INTERVISTA TC - Melini: "Il calcio è strano, e ora poco meritocratico"

15.07.2018 12:45 di  Claudia Marrone  Twitter:    vedi letture
INTERVISTA TC - Melini: "Il calcio è strano, e ora poco meritocratico"
TMW/TuttoC.com
© foto di Claudia Marrone/TuttoLegaPro.com

Un calcio nel caos, che dovrà vedrà una data importante in vista della prossima stagione: sarà infatti il giorno ultimo per poter presentare ricorsi alle bocciature precedenti, e i club a rischio stanno lavorando in tal senso. Di questo e di calciomercato, i microfoni di TuttoC.com ne parlano con l'ex DS del Santarcangelo Oberdan Melini

Tante squadre a rischio, domani giornata cruciale: in quante si salveranno?
"Tante situazioni difficili, complicate quelle di Reggiana, Fidelis Andria e Bari, disperate quelle di Cesena e Lucchese. Da tifoso del Cesena spero in un miracolo in extremis ma la situazione pare compromessa ed è davvero un peccato che un pubblico come quello del Cesena si veda costretto a ripartire dai dilettanti".

Squadre B  e under: è davvero questa la soluzione per i problemi del calcio moderno?
"Le seconde squadre è una buona idea ma concordo con il presidente Gravina sul fatto che serviva forse una altra stagione per programmare e concordare l’impatto delle stesse sulla Serie C. Quello degli under è problema complesso, personalmente sono favorevole all’incentivo sostanzioso a chi ne usufruisce, dissento dall’obbligo a prescindere. Nel calcio professionistico non può non esistere la meritocrazia; semmai credo sia imprescindibile la riduzione della squadre soprattutto in C, il sistema calcio italiano non consente e supporta 102 squadre".



Santarcangelo, piazza che ben conosce, in D: perché?
"Per anni con poco abbiamo fatto tanto, spiace vedere quella società tra i dilettanti, ma tanti troppi gli errori commessi in questa stagione".

Il mercato va comunque avanti. Tra quelli finora ufficializzati, qual'è stato il colpo di mercato che l'ha colpita di più?
"Quanto al mercato, in Serie A , da juventino doc, certamente CR7, in B mi piacciono Bonazzoli e Sgarbi mentre in C direi Fabbri al SudTirol e Nardi alla Robur Siena. Di Michele, avuto a Santarcangelo, ne conosco il grande valore, così come quello di Fabbri, credo siano colpi davvero importanti per la categoria".

Il suo futuro?
"Dopo tanta Lega Pro, seppur venendo da una breve e sfortunata parentesi a Forli, speravo in una chiamata professionistica. Non è arrivata, il calcio è un mondo strano dove non sempre la meritocrazia è premiata. Vorrà dire che andremo in giro a vedere partite, sperando che qualcuno si ricordi di quanto di buono fatto a Santarcangelo e non solo".