INTERVISTA TC - Millesi: "Avellino, manca il gettare cuore oltre ostacolo"

05.10.2021 19:00 di Raffaella Bon   vedi letture
INTERVISTA TC - Millesi: "Avellino, manca il gettare cuore oltre ostacolo"
TMW/TuttoC.com
© foto di Federico De Luca

L'ex calciatore dell'Avellino Francesco Millesi è intervenuto ai microfoni di TuttoC.com per parlare della situazione in fermento in casa Avellino, dopo la sconfitta col Monterosi: "La sconfitta col Monterosi è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. L'Avellino sta vivendo un periodo negativo e l'unica cura è rappresentata dalla vittoria. Si fa fatica ad accettare una sconfitta come questa, anche se nel calcio la voglia e la fame sono quelle che determinano. Per il Monterosi affrontare l'Avellino era qualcosa di speciale e hanno messo il cuore oltre l'ostacolo. Cosa che ultimamente non fanno i giocatori biancoverdi".

Cosa non sta funzionando?
"Ciò che non funziona è quasi tutto, manca quella voglia e quella fame e nello stesso tempo la tranquillità e la sicurezza nei propri mezzi. Lo spogliatoio è un luogo sacro, che appartiene solo a giocatori e allenatore. Tutto deve restare lì dentro, è evidente che c'è qualcosa che non va. Si possono cercare tutti gli alibi del mondo ma serve un po' di orgoglio e amor proprio per capire dove si sbaglia. La squadra perservera negli stessi errori, è confusa e frenetica sotto porta. Gioca con la paura di perdere e quando è così le cose vanno sempre male".

Ti aspettavi una classifica diversa?
"Non solo io, ma credo un po' tutti. Sarebbe un'eresia non mettere l'Avellino tra le candidate alla vittoria del campionato. Ci può stare di partire male, ma bisogna avere la forza e il coraggio per uscirne. L'Avellino non può stare in quella posizione anche se nulla è perduto. Bisogna fare un esame di coscienza e capire che si sta indossando una maglia gloriosa. Servono più fatti e meno chiacchiere".

Presto per parlare di mercato sbagliato?
"Non lo so se ci sono stati errori, non è il mio campo. Di Somma sa meglio di me cosa fare. Gli errori si fanno tutti, magari il rendimento di un giocatore può cambiare da squadra a squadra. Non credo che il mercato sia stato errato però a Avellino ci vogliono giocatori adatti a questo tipo di piazza con la cazzimma senza fossilizzarsi sulla qualità. In Lega Pro ci vuole cattiveria agonistica e fame, se hai questi requisiti sei già al 50%, il resto poi si può aggiustare".

Come si scenda in campo con lo spettro Vivarini?
"Pensare a un cambio allenatore adesso è un'arma a doppio taglio,non sapremo mai qual é la soluzione migliore. Braglia non è l'ultimo arrivato e non sentirà la pressione di un altro allenatore, è un allenatore che ha tanta esperienza per cui è abituato a questo tipo di tensione. Ovviamente se Braglia non ha problemi caratteriali con la stampa, società e tifosi, io non lo cambierei mai, piuttosto lavorerei sulla squadra perché c'è un problema di base".