INTERVISTA TC - Orlandi: “Futuro incerto: serve tutelare atleti e club”

13.11.2020 10:40 di Sebastian Donzella Twitter:    vedi letture
INTERVISTA TC - Orlandi: “Futuro incerto: serve tutelare atleti e club”
TMW/TuttoC.com
© foto di Francesco Di Leonforte/TuttoCesena.it

Sono settimane decisamente complesse quelle sta attraversando il campionato di Serie C, tra gare non disputate o rinviate, recuperi che intasano le settimane di lavoro dei club e la voglia da parte di alcuni di questi di porre fine alle ostilità per almeno un mese seguendo l’esempio della Serie D. Di tutto questo abbiamo parlato con Alessandro Orlandi, fondatore di Studio Assist & Partners.

Domanda diretta: fermare il campionato per un mese servirebbe a qualcosa?
“Da un punto di vista medico, non sono titolato a rispondere sinceramente ma possiamo tutti solo che sperare un ritorno alla normalità al più presto. Sicuramente sarà fondamentale tutelare la salute degli atleti e degli staff, ma nel contempo avere anche un occhio di riguardo per la continuità dei club. È una situazione non semplice e spiacevole, per ogni categoria coinvolta. Speriamo in un 2021 di rinascita, sotto tutti i punti di vista”.

Assistendo molti giocatori di Lega Pro avete il polso della situazione: come stanno vivendo questo momento i calciatori?
“Squadre e atleti sono costretti a navigare a vista in questo contesto. Questa situazione crea instabilità e incertezza quotidiani. Mi ripeto, è fondamentale proteggere la salute di chi scende in campo. Se non sarà più possibile, saranno inevitabili misure più drastiche”.

Le società chiedono aiuto alle istituzioni per non scomparire: hanno ragione? 
“Se verrà meno la tutela nel quotidiano dei tesserati, sarà obbligata la sosta e fin qui tutto chiaro; ma occorre pensare seriamente anche alle società, che già hanno patito pesantemente le conseguenze del precedente lockdown. Se dovessero fermarsi nuovamente, per alcune questa sosta potrebbe diventare letale. In questo caso, diventerebbe necessario il sostegno delle istituzioni per i club e gli addetti ai lavori colpiti".

Quali saranno le ripercussioni sul mercato se la situazione generale legata al Covid-19 non dovesse migliorare?
“Come accennavo prima, il contesto sportivo, soprattutto in Serie C, è costretto a ragionare alla giornata, senza programmazione e idee chiare per il futuro. Ad oggi non sappiamo chiaramente nemmeno quando inizierà il mercato invernale. Rischiamo che ci sia un’altra edizione di mercato confusa e mal pianificata, che andrà a discapito di tanti giocatori meritevoli e degli agenti costantemente operativi”.

Dal punto di vista degli agenti, come state affrontando il momento?
“La nostra fortuna è la struttura, che ci permette di essere quotidianamente a supporto dei nostri calciatori, in maniera attenta e capillare. Ottimizziamo il momento a km zero per aggiornarci, sfornare nuove idee ed essere sempre a disposizione degli assistiti”.