INTERVISTA TC Padalino: "Ai playoff non conta l'andamento del campionato"

18.05.2018 07:30 di  Raffaella Bon   vedi letture
Padalino, foto archivio
TMW/TuttoC.com
Padalino, foto archivio
© foto di Federico Gaetano/tuttolegapro.com

Ad analizzare il prossimo turno dei playoff, e il suo possibile futuro, ci ha pensato il tecnico ex Foggia, Matera e Lecce, Pasquale Padalino (in foto). Queste le sue parole in esclusiva ai taccuini di TuttoC.com.

 

Playoff giunti alla loro fase nazionale. Quale squadra ti affascina di più?
“Tra le squadre che avevo previsto avevo definito il Cosenza una meteora. Le altre per me sono scontate. Sarà un mini torneo dove non si tiene conto del campionato vissuto, basti pensare al Monza che è uscito nello scorso turno immeritatamente. L’Alessandria ha fatto una rimonta pazzesca e potrebbe anche pagare dazio dal punto di vista fisico. La squadra ha molta qualità e potrebbe pagare un po’ di stanchezza come del resto la stessa Reggiana. I granata sono una buona squadra ma hanno vissuto una stagione a corrente alternata".

Da ex allenatore del Pisa ma anche da ex allenatore di una squadra di Camilli, come la vedi questa partita?
“E’ affascinante vedere Camilli contro il suo passato. Il Pisa è una squadra costruita per vincere il campionato, mentre la Viterbese non ha la stessa qualità dei nerazzurri. Ma nel calcio nulla è scontato”.

Dal punto di vista tecnico che partita sarà?
"La Viterbese è pragmatica ed attendista, mentre il Pisa proverà a fare la partita. Anche se ricordiamo che ai nerazzurri basterebbero anche due pareggi per passare il turno”.

Chi vedi come protagonista del match?
“La differenza la possono fare gli uomini di cuore. In casa Pisa dico Negro, Eusepi e Di Quinzio”.

Il Lecce dopo aver vinto il campionato può vincere la Supercoppa?
“Vedo un Padova in vantaggio, anche in virtù della roboante vittoria sul Livorno. Sono state tre squadre protagoniste nei loro gironi con assoluto merito”.

Il tuo futuro mister?
In questo momento stiamo alla finestra ed è ancora presto per fare i giochi degli allenatori. Bisogna aspettare la fine di ogni singolo campionato”.