INTERVISTA TC - Pagliari: "Capolavoro Recanatese, vinto con calcio spettacolare"

09.05.2022 12:00 di  Raffaella Bon   vedi letture
Giovanni Pagliari
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Giovanni Pagliari
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Dopo 74 anni dall'ultima volta, la Recanatese torna a calcare il palcoscenico del professionismo. I marchigiani hanno infatti battuto ieri la Matese per 3-0 conquistando il primo posto del Girone F con tre gare ancora da giocare, ma risultando ormai imprendibile per le inseguitrici. Ai microfoni di TuttoC.com è quindi intervenuto mister Giovanni Pagliari: "E' stato un capolavoro, diciamolo sinceramente, anche perché la Recanatese non ha una tradizione calcistica professionistica. E' veramente un capolavoro ed è una soddisfazione enorme con un gruppo di ragazzi straordinario che si è messo a disposizione. Ci siamo divertiti molto".

Eravate partiti senza i favori del pronostico.
"C'erano 4-5 squadre, dal Notaresco al Pineto al Trastevere fino al Fiuggi. Ma di certo noi non eravamo i favoriti, eravamo in seconda fascia".

Quando vi siete resi conto di potercela fare?
"A novembre quando siamo arrivati primi in classifica, facendo un bellissimo calcio. Poi nel girone di ritorno quando abbiamo incontrato il Pineto e il Trastevere - la seconda e la terza - sul loro campo e abbiamo vinto. A quel punto ci siamo accorti che poteva essere la volta buona".

A chi vanno i meriti?
"Il merito principale va a chi va in campo, siamo stati bravi a creare un gruppo che dal primo giorno è andato a 200 all'ora già negli allenamenti. Poi c'è qualità visto che abbiamo anche il capocannoniere Sbaffo, ha fatto 22 gol. Poi il direttore Cianni ha fatto un gran lavoro,ci è stato sempre vicino, abbiamo condiviso tutto, ma anche la società che non ci ha mai fatto mancare nulla. Quando è così c'è una sintonia e una sincronia tra tutti i fattori".

L'arma per vincere?
"Ci vuole una società seria ed un gruppo coeso che condivide gli stessi valori, che ha la voglia di apprendere. Noi abbiamo vinto con un calcio spettacolare, ci si divertiva anche durante la settimana. Abbiamo fatto 66 gol, miglior attacco, e ne abbiamo presi solo 16, miglior difesa. I numeri sono indiscutibili oggettivamente".

Quando si prendono pochissimi gol mezzo campionato lo hai già in tasca.
"La cosa difficile è far combaciare i pochi gol presi con i tanti gol fatti. Noi siamo stati 10-11 partite senza prendere gol e sono tante. Ma il merito è di tutti quelli che hanno partecipato. Nello spogliatoio siamo 25: a parte il terzo portiere e un giovanissimo, tutti hanno giocato e si sono sentiti importanti. Questa è stata la cosa bella".

Finalmente anche lei torna in Serie C.
"La Serie C è stata il mio habitat naturale per 20 anni. La cosa strana per me è la D, ma quando l'ho fatta l'ho vinta due volte. La C a livello organizzativo è un altro campionato, molto più impegnativo".

Non vedrete l'ora di giocarvelo.
"Per ora ci godiamo il momento. Non so cosa accadrà in futuro, devo ancora parlare con la società. Vedremo: se i progetti collimeranno sarò felice di rimanere. L'importante è ciò che resterà nella storia: la storia non si cancella e questa impresa rimarrà".