INTERVISTA TC - Pellegrino: "Non è stato un anno sabbatico. Ora sto per rientrare"

INTERVISTA TC - Pellegrino: "Non è stato un anno sabbatico. Ora sto per rientrare"TMW/TuttoC.com
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
sabato 6 maggio 2023, 21:00Interviste TC
di Sebastian Donzella

Maurizio Pellegrino uomo di calcio a tutto tondo, con esperienze vincenti da calciatore, allenatore e dirigente ,dopo un anno di studi ha deciso di raccontare a TuttoC.com il suo probabilissimo rientro come Dirigente Sportivo. 
   
Quest'anno, dopo un biennio come direttore dell’area Sportiva a Catania, è rimasto fermo. Che è successo?
"In realtà non sono rimasto fermo, non è stato affatto un anno sabbatico ma pieno di lavoro per assimilare nuove idee. Ho girato l'Italia in lungo e in largo, penso di aver visto un centinaio di partite, ho aggiornato i miei metodi di lavoro. In realtà la scorsa estate avevo avuto tre opportunità, anche importanti. Però all'epoca ho avvertito l'esigenza di fermarmi per riflettere su tante cose: il lavoro fatto a Catania era stato veramente molto dispendioso dal punto di vista psicologico ed emotivo. Avevo, insomma, la necessità di tornare a guardare le cose in maniera più serena. Ho preferito riflettere e studiare piuttosto che dire sì e ritornare a lavorare. Non ho pensato al portafogli, ho pensato a tutto il resto. E penso di aver fatto bene".

E adesso? Pronto a rientrare?
"Ho già l'opportunità di tornare a lavorare, mi ha fatto molto piacere essere ancora cercato dopo questa pausa di riflessione. Vuol dire che è stato apprezzato molto il lavoro fatto a Catania. Sicuramente tornerò a lavorare, le società sono serie e prestigiose, spero di decidere al più presto ma non posso dire altro".

Nel frattempo il Catania è tornato tra i professionisti. Tornare in rossazzurro è tra le ipotesi?
"Non ho più rapporti con nessuno, non conosco nessuno, non ho sentito nessuno. Nessuno della nuova proprietà mi ha mai chiamato. Io ho fatto lo stesso: sono rimasto a guardare un lavoro straordinario fatto quest'anno, con la vittoria del campionato, la riorganizzazione e i tanti investimenti che il patron Pelligra vuole realizzare. Al Catania ho dato tutto, e non potrebbe essere altrimenti visto che l'ho vissuta da calciatore, allenatore e dirigente. Sono l'ultimo tecnico del Catania in Serie A, non posso che essere felice del ritorno tra i professionisti".

Nel frattempo Moro, con lei a Catania, ha conquistato la Serie A da protagonista a Frosinone.
"Luca a Catania era un emerito sconosciuto. Ci ho creduto io e credo che i fatti mi abbiano dato ragione. Sono davvero contento per lui come lo sono per Emanuele Pecorino, scelto dalla Juventus Next Gen, uno che esploderà a breve. Ma anche per Freddi Greco e Riccardo Cataldi che lottano per la promozione in una grande piazza come Vicenza, per Flavio Russo che a Sassuolo è diventato un bomber del campionato Primavera, per Francesco Borriello che si sta mettendo in mostra tra i pali della Primavera del Parma, e tanti altri giovani che abbiamo valorizzato,ma,al di là di chi sta facendo e farà una grande carriera, quello di Catania era un patrimonio tecnico eccezionale, reso ancor più eccezionale dal fatto che la prima squadra militasse in terza serie". 

Intanto Feralpisalò, Reggiana e Catanzaro sono salite in C mentre a breve inizieranno i playoff.
"Chi ha investito tanto e bene in termini tecnici ed economici è stato ripagato. A livello personale quello giallorosso è un ritorno in cadetteria davvero bello visto che con i calabresi ho esordito in Serie B da calciatore. Per la quarta squadra, come ogni anno, è difficile fare un pronostico. Credo sia sbagliato dire che ci sono delle favorite perché nei playoff tutto tende a equilibrarsi. Chi arriverà psicologicamente meglio degli altri agli spareggi promozione sarà il vero favorito".

Chiusura sul Sud: Catanzaro in B, Frosinone in A e Napoli che vince il campionato.
"Sono felicissimo, veramente felice. Ho tifato Napoli a più non posso. Sono felice che abbia vinto lo Scudetto. Non solo perché è Napoli , ma anche per l'espressione di gioco, per la mentalità nuova, per un collettivo che ha sempre funzionato. Ha vinto l'espressione tecnica e tattica, ha meritato di vincerlo e per questo è ancora più bello".