INTERVISTA TC - Piacenza, Scianò: "Salvezza merito del lavoro della società"

26.04.2021 19:30 di  Raffaella Bon   vedi letture
INTERVISTA TC - Piacenza, Scianò: "Salvezza merito del lavoro della società"

Il Piacenza conquista la salvezza con novanta minuti di anticipo grazie al successo in casa della Pro Vercelli. Un risultato importante per gli emiliani, indietro in classifica nella prima parte di stagione e rigenerati dalla cura Scazzola. Il direttore generale e sportivo dei biancorossi, Marco Scianò, è intervenuto ai microfoni di TuttoC.com per commentare la stagione.

La vittoria di Vercelli ha certificato l'aritmetica salvezza
"Salvezza meritata, merito del grande lavoro della società capeggiata dal presidente Pighi e dai soci Polenghi e Rigolli che hanno consentito al Piacenza di mantenere il professionismo nel tempo, gettando le basi per costruire con lungimiranza e passo dopo passo qualcosa. Il momento storico richiede grande calma, sforzi mirati e tanto ragionamento. Il merito va distribuito equamente tra tutti, senza dimenticare chi c'era nella prima parte del campionato, dai tecnici Manzo e Lunardon passando per il direttore Di Battista. Però non si può non evidenziare l'enorme lavoro svolto da mister Scazzola. Con lui abbiamo mantenuto una media da primi posti, ritengo che sia un tecnico incredibilmente sottovalutato, sia per le doti da allenatore che per quelle morali che oggi tutti gli riconosciamo"

Cosa ha portato di nuovo Scazzola?
"Ha trovato un grande feeling con la società e ha saputo porre immediatamente dei rimedi, ragionando partita dopo partita. Ha fatto quadrato con la società e i giocatori, curando soprattutto la fase difensiva e cercando di dare più certezze possibili ai giocatori visto che arrivavamo da un momento negativo e i ragazzi avevano perso un po' di fiducia. Lui ha dato i suggerimenti giusti ad ogni singolo giocatore, dando a tutti una chiave di lettura per trovare la soluzione ai problemi. Questo ha fatto la differenza"

Cosa non ha funzionato ad inizio stagione?
"Quando si resetta tutto, l'errore fa parte del gioco. È una componente che ci può stare ed è stata una fortuna che sia comparsa subito perché gli errori lasciano cicatrici fondamentali per crescere. Società, ambiente e squadra hanno una cicatrice che ora è diventata bella e importante per il nostro prosieguo. Questa è stata un'annata particolare, disastrosa per via del Covid, con tante partite ravvicinate e una quota salvezza molto alta, che difficilmente raggiungerà questi livelli in futuro. Noi avevamo un gruppo totalmente nuovo e che a gennaio è stato corretto".

La prossima stagione da dove ripartirà il Piacenza?
"Da quello che abbiamo costruito, ovvero un gruppo, perché se si vuole costruire qualcosa di importante bisogna consolidare quanti più elementi possibili della squadra e dello staff. Questo è il nostro principale obiettivo, ricordandoci che questo stesso tipo di percorso lo avevamo adottato negli anni precedenti, costruendo una squadra che nel corso degli anni è diventata sempre più forte e competitiva. Noi siamo dell'idea che l'unica strada da percorrere sia quella dei piccoli passi".

Ti aspettavi il successo del Como?
"Meritavano sia il Como che l'Alessandria, per il grande campionato che hanno disputato. Faccio i complimenti ad entrambe le società". 

Come vedi la lotta salvezza?
"Sarà una lotta molto serrata e darà ancora spettacolo. Sbilanciarsi oggi non è opportuno, anche per rispetto ai tifosi che soffrono dietro la loro squadra del cuore". 

A chi dedichi la salvezza?
"Il Piacenza ha sempre lottato per altri piazzamenti ma la salvezza non va snobbata e va contestualizzata nel periodo storico in cui ci troviamo e nella voglia della società di costruire un percorso. Il risultato lo dedico alla mia famiglia perché è fondamentale la loro vicinanza, ai tifosi perché abbiamo sofferto tutti insieme per questa maglia e infine, ma non per ordine di importanza, la dedico ai tre soci perché dietro c'è la loro grande firma. Sono tre imprenditori di livello unico che Piacenza si deve coccolare"