INTERVISTA TC - Pianese, Momentè: "E' stata dura star fermo tre mesi"

05.12.2019 07:30 di  Stefano Scarpetti   vedi letture
Momentè attaccante Pianese
TMW/TuttoC.com
Momentè attaccante Pianese
© foto di Jacopo Duranti/Tuttolegapro.com

Domenica ha permesso alla Pianese di conquistare un punto importante nel finale sul difficile campo del Novara, stiamo parlando dell'attaccante classe '87 Matteo Momentè, nato a Jesolo alla sua settima stagione consecutiva in serie C dopo le esperienze nell'ordine nella Pistoiese, Virtus Vecomp, Modena, Ancona, Bassano e Albinoleffe. Quello del "Piola" è stato il suo quarto sigillo stagionale in undici partite. Ai microfoni di TuttoC.com ha parlato dell'esperienza che sta vivendo in toscana ai piedi dell'Amiata.

Partiamo dal gol decisivo siglato domenica scorsa, una rete che vi ha permesso di cogliere un risultato importante in trasferta

"Per noi era importante fare risultato su un campo difficile come quello di Novara, fra l'altro venivamo da una brutta sconfitta maturata in casa nella settimana precedente contro il Como, è stato fondamentale tornare a muovere la classifica".

Come si sta trovando a Piancastagnaio?

"La prima fase dal mio arrivo qui è stata complicata, anche perché ho dovuto fare i conti con una frattura al perone che sembrava potesse essere risolvibile nel giro di un mese, invece ce ne sono voluti tre per guarire. E' stata dura guardare i compagni da fuori senza poter dare il proprio contributo alla causa, per fortuna tutto questo è ormai alla spalle".

Un campionato molto livellato, anche in zona salvezza si è alzato il livello tecnico: è d'accordo?

"Nel girone A se escludiamo il Monza che fa un campionato a sé, c'è grande equilibrio generale dove tutti possono fare punti e le gare si possono portare a casa per singoli episodi".

Voi probabilmente avete lo svantaggio di non poter sfruttare al meglio il fattore campo, giocando le gare interne a Grosseto

"Per i nuovi arrivati come noi Grosseto ormai rappresenta una seconda casa, è chiaro che per chi è alla Pianese da più anni non è così, sia per la società che per i tifosi poter giocare le proprie gare a Piancastagnaio rappresenterebbe un motivo di orgoglio. Certo ogni volta ci facciamo molti chilometri, quasi come se dovessimo giocare in trasferta, ma la situazione è questa e ci adeguiamo di conseguenza".

Sabato allo "Zecchini" arriva una delle sorprese del girone: il Pontedera

"Sicuramente dati alla mano la compagine granata ha fatto fino a questo momento molto bene in campionato, noi pur rispettando i nostri avversari siamo chiamati però a dare il massimo, fare di tutto per portare a casa i tre punti".

Lei in passato ha vissuto situazioni particolari in club in difficoltà economica, come giudica questa annata da questo punto di vista?

"Rispetto al passato ci sono stati minori casi innegabilmente, la speranza è che l'anno prossimo non ci sia nessuna società in questo tipo di situazioni. Io ci sono passato. Non è facile vivere annate con appartenenti del club, staff tecnico e calciatori che non percepiscono nessun tipo di gratifica a livello economico".