INTERVISTA TC - Pontedera, Maraia: "Rapporto speciale con il club"

28.11.2019 07:30 di Stefano Scarpetti   vedi letture
Ivan Maraia tecnico Pontedera
TMW/TuttoC.com
Ivan Maraia tecnico Pontedera
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

E' una delle sorprese più belle di questo girone A, il Pontedera di Ivan Maraia capace di conquistare 28 punti in 15 partite condividendo il secondo posto con il Renate. I toscani sono ormai abbonati a stupire, ma a questo punto riguardo ai granata non dobbiamo più meravigliarci: rappresenta una realtà del calcio di terza serie, lo dimostrano i risultati degli ultimi anni e i calciatori passati dalla "Città della vespa" poi passati in serie superiori. Di questo e di molto altro ne ha parlato in esclusiva a Tuttoc.com il tecnico Ivan Maraia:

Mister rispetto allo scorso anno stanno arrivando vittorie anche contro le big del campionato, c'è qualcosa di diverso?

"In realtà la volontà di fare punti anche contro le grandi c'era anche nella scorsa stagione. Quest'anno c'è stata la crescita di alcuni giocatori, a questo bisogna aggiungere il fatto che i risultati danno morale e fiducia, rappresentano una spinta incredibile permettendo di affrontare gli allenamenti e le singole partite con entusiasmo. Non dobbiamo con questo perdere lo spirito che ci ha contraddistinto fin qui, anche perchè il campionato è molto difficile ed equilibrato".

Il vostro obiettivo di partenza alla vigilia del torneo era la salvezza, adesso pensate a qualcosa di più?

" Con 28 punti a quattro giornate dal termine stiamo avvicinandoci al nostro obiettivo primario. ci mancano 15 punti alla matematica certezza di raggiungerlo. Una volta arrivati a 43 possiamo pensare ad altro, cercando una posizione migliore in vista dei playoff. Bisogna comunque essere sul pezzo, la classifica è molto corta, ci sono molte squadre racchiuse in pochi punti".

Lei ha da poco superato le 100 presenze in panchine, stanno arrivando risultati importanti: eppure l'inizio non era stato facile

" Si in effetti inizialmente i dubbi erano molti, non ultimi anche quelli sulle proprie capacità essendo alla prima esperienza da tecnico della prima squadra. Quando i risultati non arrivavano, soprattutto nel primo anno ho cercato di non ascoltare niente e concentrarmi esclusivamente sul lavoro, e i risultati fortunatamente sono arrivati".

Aver giocato nel Pontedera aiuta a dare qualcosa in più nel suo lavoro di allenatore?

"Premetto che dedizione, concentrazione e attenzione oltre a professionalità ci sarebbe in qualsiasi altra piazza, è innegabile che io qui ho giocato per cinque stagioni, e sono all'ottava stagione da allenatore sono portato a dare qualcosa di più. Sono grato a questa società che mi ha dato tanto, quindi do il massimo per una sorta di riconoscenza verso il club".

Tornando alla squadra, non sono mancati gli infortuni in questa primo scorcio di campionato, la squadra ha sempre sopperito senza scomporsi: c'è un segreto?

In effetti c'è stato il problema di Caponi, oltre a quello di De Cenco, Piana e Tommasini. E' chiaro che quello del nostro capitano è stato più lungo, la forza di questa squadra è il gruppo, e la competitivà esistente al suo interno. Tutti danno il massimo durante gli allenamenti, non nascondo che questo mi mette in difficoltà nelle scelte per le partite domenicali. Ovviamente sono molto contento di vedere questo atteggiamento da parte di tutti".

Il Monza destinato a fare un campionato a se?

"Penso proprio di si, anche se il girone di andata deve concludersi con 11 punti di margine e il valore di cui dispone è destinata ad essere l'unica candidata alla vittoria finale, dietro vedo Carrarese, Alessandria, Novara e Pro Vercelli oltre alla stessa Robur Siena. Anche se sono ridimensionate rispetto al passato rappresentano comunque squadre di buon livello, senza dimenticare il Renate e la Juventus Under 23 che deve recuperare due gare"