INTERVISTA TC - Pres Potenza: "Basta scuse: servono gironi nazionali"

24.08.2020 23:00 di  Sebastian Donzella  Twitter:    vedi letture
INTERVISTA TC - Pres Potenza: "Basta scuse: servono gironi nazionali"
© foto di Salvatore Colucci

Una stagione storica seguita da un’iscrizione complicata. Sempre con la volontà di tenere alto il nome del Potenza. TuttoC.com ha intervistato il patron dei rossoblu, Salvatore Caiata, per analizzare le ultime novità tra i lucani e in Lega Pro. 

Emerson, Giosa e Franca ai saluti. E anche mister Raffaele. Il Potenza cambia volto.
“Il gruppo degli ultimi anni ha dato il massimo per questa maglia. Un ciclo finisce e ne inizia un altro. L’importante è capire quando deve finire un’esperienza. La scelta di separarci è stata condivisa nella maggior parte dei casi mentre qualcuno lo avremmo mantenuto volentieri ma ha preferito andare via e rispettiamo tale scelta. Da quest'anno vedrete il Potenza 2.0: ripartiremo con grande stima nel mister che guiderà la squadra. Ci saranno innesti di grande esperienza e anche molti giovani per abbassare l'età media".

A proposito di giovani, cosa pensa delle nuove norme, con le liste a 22?
"Sono favorevole: non possiamo lamentarci della sostenibilità della Lega Pro e poi non muoverci affinché diventi insostenibile. Al momento questa scelta può creare malumori ma nel medio e lungo termine sarà una scelta vantaggiosa. Noi, ad esempio, l'anno scorso avevamo tanti over in squadra ma non tanti giocatori. Abbiamo sempre pensato che fosse inutile tesserarne troppi: meglio pochi ma buoni. Da quest'anno, però, aumenteremo il numero degli under: una scelta obbligata dal fatto che le risorse sono sempre più limitate e gli stadi saranno chiusi. Inoltre a immettere liquidità in società siamo, come al solito, io e i miei due vice che ringrazio. Però siamo sempre aperti a nuove collaborazioni".

Che tipo di over sceglierete? In questi anni sono stati la vostra forza...
"Ci piacerebbe continuare sulla falsariga del recente passato. Abbiamo tesserato, negli anni, calciatori che erano considerati finiti da parte degli addetti ai lavori. Poi, però, da noi hanno dimostrato che così non era e qualcuno, a 40 anni, è riuscito a ottenere biennali in altre società. Di sicuro non faremo il colpo che fa clamore d'estate ma poi non produce risultati d'inverno. E' evidente che a Potenza si creino condizioni ideali per calciatori di una certà età che hanno ancora tanto da dare al calcio. Per questo speriamo di poter trovare over del genere, talentuosi su cui in pochi sono disposti a puntare. Spiace solo che non ci sia una grossa tutela per le squadre anche se i tuoi tesserati hanno contratti pluriennali ma vogliono andare via".

Si preannuncia un Girone C spettacolare: Bari, Palermo, Ternana e via di questo passo...
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Dobbiamo prendere coscienza del fatto che non è più immaginabile continuare a creare i gironi in questa maniera: si creano evidenti disparità tra i vari raggruppamenti. Per equità sarebbe auspicabile avere tre gironi nazionali, anche per migliorare la spettacolarizzazione di un campionato definito, appunto, nazionale. Non giocandosi la Coppa Italia di Serie C, inoltre, ci saranno meno obblighi settimanali".

E i costi?
"Il costo non può essere più una scusa per non adottare questo criterio. Sosteniamo costi professionistici da tutti i i punti di vista. Al limite aumenta un po’ la distanza delle trasferte ma il problema non credo siano i 30mila euro di viaggi in più quando siamo costretti a spendere 400mila per tamponi e altro. A tal proposito, spero che l'attuale protocollo venga adeguato: attualmente è rigido e complicato e sottopone le società a grandissimo sforzo economico e logistico. E' allucinante che nelle strutture sanitarie gli addetti debbano eseguire il tampone ogni 14 giorni mentre noi siam costretti a farlo ogni 4 e vi assicuro che è uno strazio. Ed è ancora più folle pensare che tra Serie C e D ci sia un'enorme differenza: non mi sembra che il virus distingua tra professionisti e dilettanti".

Chiudiamo con il Caiata politico. Che ha lavorato per la Lega Pro anche in Parlamento.
"Mi prendo volentieri il merito per aver ottenuto il credito d’imposta. Una battaglia condotta sia alla Camera dei Deputati che in commissione, con emendamenti presentati dal sottoscritto come primo firmatario. Insieme al presidente Ghirelli, che ha coordinato il lavoro con il Comitato 4.0, abbiamo dato una grossa mano alla Serie C. Ma io non mi fermo: adesso sto lavorando per introdurre, finalmente, il semiprofessionismo in Lega Pro".