INTERVISTA TC - Renate, Rossetti: "Con Cevoli la svolta. Ora non ci poniamo limiti"

13.10.2021 20:30 di  Matteo Ferri   vedi letture
INTERVISTA TC - Renate, Rossetti: "Con Cevoli la svolta. Ora non ci poniamo limiti"
TMW/TuttoC.com
© foto di Sinisa Erakovic/Foto Olimpia

Tre gol in otto partite per Simone Rossetti, attaccante di un Renate letteralmente rigenerato dalla cura Cevoli. Il bomber delle Pantere ha spiegato a TuttoC.com i motivi di un rendimento così positivo: "Sicuramente la continuità ha influito. Quella continuità che avevo trovato anche nella seconda metà della scorsa stagione e che mi era mancata nelle prime stagioni tra i professionisti. Poi c'è anche il fatto che la squadra sta girando molto bene e questo mi aiuta molto perché non è semplice fare gol per un attaccante, se la squadra produce poco. Io sono fortunato perché sta andando tutto bene e la squadra sta giocando ottime partite. Io sto trovando una buona continuità, spero di essere solo all'inizio".

Cosa non ha funzionato con Parravicini? Con Cevoli avete preso a macinare ad un ritmo da promozione diretta
"Nel calcio spesso bisogna essere al posto giusto nel momento giusto. Evidentemente per le caratteristiche del mister non eravamo i calciatori adatti. Purtroppo è andata così, ci dispiace per lui, la società ha fatto delle valutazioni che vanno rispettate e che dal punto di vista dei risultati stanno premiando". 

Siete terzi dietro a Padova e Sudtirol, che non a caso sono le due squadre che vi hanno battuto. Sono loro le favorite? E che ruolo può recitare il Renate?
"Non c'era bisogno di otto partite per capire che quelle due sarebbero state le favorite alla vittoria finale. Noi vogliamo cavalcare l'entusiasmo che abbiamo ora, per adesso non ci poniamo né limiti né obiettivi, pensiamo ad una partita alla volta e poi vedremo che succede".

Segnate tanto e soprattutto segnate in molti, visto che già 8 giocatori hanno fatto almeno un gol. Merito soltanto del cambio di modulo?
"Ci sono tanti fattori, forse anche il cambio di modulo. Le scelte di Parravicini probabilmente erano meno adatte alle caratteristiche della rosa mentre Cevoli ha avuto il merito di mettere i giocatori giusti al posto giusto".

A proposito di modulo, con Cevoli giocate col 4-3-1-2 che è poi il modulo con cui avevi fatto bene a Imola con Dionisi. Ti aspettavi una scalata così rapida del mister verso la Serie A?
"Così rapida no, ma ero sicuro che sarebbe arrivato in alto. È bravo e se lo merita, i risultati parlano per lui. Pensavo che impiegasse un po' di più ad arrivare così in alto, magari disputando qualche altra stagione di apprendistato nelle categorie inferiori ed invece ha letteralmente bruciato le tappe. Con noi fece una grande stagione, anche grazie ai giocatori". 

L'anno scorso sei stato tra i protagonisti della risalita in classifica del Novara, ti aspettavi un epilogo simile? C'era il sentore durante la stagione?
"Probabilmente sì ma non volevamo pensarci e ci concentravamo a mantenere la categoria. Speravamo che non si concludesse così perché Novara è una piazza che non meritava una fine del genere. Purtroppo è andata così e sono sicuro che si risolleverà presto, sto seguendo la nuova società e mi fa piacere che abbiano iniziato bene perché Novara deve tornare presto nelle categorie che merita". 

Lunedì la Pro Vercelli in crisi, meglio per voi o c'è il rischio che arrivino ancora più arrabbiati?
"Per il valore della rosa, che non è così inferiore a Padova e Sudtirol, il fatto che stanno attraversando un momento difficile la rende ancora più pericolosa. Saranno assetati di punti perché vorranno recuperare in classifica, noi proveremo a fare la nostra partita e a fermarli".