INTERVISTA TC - Sottili: "In serie C circolano pochi soldi"

07.07.2022 07:30 di Stefano Scarpetti   vedi letture
Mister Sottili
TMW/TuttoC.com
Mister Sottili
© foto di Federico Gaetano

Stefano Sottili esperto allenatore toscano classe '69 con alle spalle 15 anni di panchine professionistiche è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Tuttoc.com, per parlare non soltanto della sua ultima esperienza vissuta nella stagione scorsa, dando un giudizio generale al mondo della terza serie, che si appresta ad affrontare una nuova stagione agonistica:

Mister come giudica complessivamente l'esperienza alla Juve Stabia?

"Complessivamente positiva anche se chiaramente avrei voluto terminarla. Tuttavia alcuni obiettivi sono stati raggiunti come quelli della crescita e valorizzazione di alcuni giocatori come Stoppa. E' una esperienza utile per accrescere il mio bagaglio di conoscenze, utile in chiave futura, quando sarò chiamato a prestare la mia professionalità a chi mi chiamerà".

In questo senso qualcosa si è mosso in questi mesi?

"Certo alcune chiamate ci sono state, ma obiettivamente bisogna ammettere che sono molti gli allenatori senza contratto, quindi le società sono chiamate a scegliere fra diversi profili, molti di più di quanti erano in passato, quindi si allungano i tempi. In alcune circostanze possono pervenire delle offerte non soddisfacenti, i tecnici più esperti in alcune circostanze chiedono di portarsi il proprio staff, non sempre questo è possibile. Quindi c'è da incastrare varie situazioni, non è facilissimo riuscirci".

Una serie C che quindi palesa difficoltà a livello economico generale, su questo è stato determinante il covid?

"Sicuramente la pandemia ha complicato maggiormente la situazione, rendendola più evidente ma certe problematiche erano esistenti anche in precedenza. Nella  nostra categoria circolano pochi soldi, per una diversa ripartizioni dei proventi rispetto alle altre due categorie professionistiche. Quindi i presidenti troppo spesso sono costretti a mettere fondi di tasca propria per riequilibrare i conti, certe società rimangono in linea di galleggiamento grazie alla passione di singoli imprenditori appassionati".

Anche la Toscana non è più "L'isola felice" di un tempo sotto questo punto di vista

"Basti pensare che società come il Livorno probabilmente quest'anno sarà costretta a disputare il secondo campionato consecutivo di Eccellenza, salvo possibili ripescaggi. In serie D ci sono nobili decadute del calibro di Arezzo, Prato, e Pistoiese. A queste squadre auguro di tornare quanto prima nei professionisti, e che le altre presenti in terza serie possano mantenere la categoria. Lo scorso anno ha fatto un buon campionato la Lucchese, mentre Montevarchi e Pontedera si sono salvati con agilità"