INTERVISTA TC - Vibonese, Roselli: "A Palermo cortissimi ma ce la giocheremo"

05.04.2021 21:40 di Raffaella Bon   vedi letture
INTERVISTA TC - Vibonese, Roselli: "A Palermo cortissimi ma ce la giocheremo"
© foto di Ufficio Stampa Vibonese

La Vibonese e non solo tra gli argomenti trattati nell'intervista esclusiva concessa ai microfoni di TuttoC.com da Giorgio Roselli, allenatore rossoblu: 

Mister, come si sta trovando in questa nuova avventura a Vibo Valentia?
"Benissimo, ho fatto tre anni a Cosenza, dunque conoscevo le realtà della regione così come avevo conosciuto il presidente Caffo. Mi è venuto a prendere lui all'aeroporto a Lamezia, da questo si capisce l'umiltà e la disponibilità della persona. Sono contento di essere stato chiamato dal direttore sportivo Condò, persona che io non conoscevo. E quando ti chiama un direttore che non ti conosce significa che ti stima come allenatore. Sicuramente una buona cosa".

Il momento della squadra?
"Sono qui da nove partite, la squadra veniva da tredici gare senza vittorie, aveva molti problemi. Non li abbiamo proprio risolti ma abbiamo fatto sei pareggi, c'è stata la sconfitta di Terni quindi la vittoria sul Teramo e poi abbiamo perso con il Bari. Le cose stanno andando per il verso giusto ma nelle ultime quattro gare c'è un calendario complicato. Andiamo a Palermo, quindi l'Avellino, poi lo scontro diretto con il Bisceglie fuori casa, per finire con la Turris. Finisse adesso il campionato sarebbe fatta, purtroppo non è così e ce la dovremo giocare fino all'ultimo secondo dell'ultima gara".

Tra l'altro la squadra è stata colpita dal Covid.
"La Vibonese era stata colpita da un cluster in precedenza. Poi dopo la gara con il Monopoli in casa è ripartito il problema. Adesso abbiamo un calciatore che è stato fermato dai medici e tre positivi che sono indisponibili".

Che partita sarà quella con il Palermo?
"Per noi ogni punto, ogni risultato positivo può essere decisivo. Dobbiamo puntare a raccogliere il più possibile in ogni partita. Ce la metteremo tutti. Normale che saremo cortissimi a causa delle assenze per Covid, infortunio e squalifiche. Ma i ragazzini che vanno dentro, i 2000, 2001, 2002, fanno tutto al massimo. Le partite bisogna giocarle, rispettiamo il calcio". 

Da ex allenatore della Sambenedettese, un commento sulla situazione del club marchigiano?
"Purtroppo la Samb negli ultimi vent'anni non ha mai avuto pace. Una piazza fantastica ma che troppo spesso è stata gestita in maniera superficiale, non consona al valore della gente, dell'ambiente che è di categoria superiore. Ma al di là dell'ambiente quel che conta sono le società". 

Se ne potrà uscire?
"La vedo complicata, mi auguro che arrivi qualcuno che metta a posto le cose. Ma quando si allungano così i tempi, quando gli stipendi arretrati cominciano a diventare così tanti, diventa sempre più complicato". 

Un giudizio invece sul torneo della Ternana, promossa in Serie B?
"Ha fatto un campionato irripetibile, al di là dei valori, superiori a tutti, forse tranne al Bari che, dal mio punto di vista, si è complicato la vita. Da metà torneo in poi la Ternana ha giocato un campionato ha parte, ha strameritato di vincere e ha posto come gruppo squadra e allenatore le basi per una buona Serie B".

Per il Bari secondo flop consecutivo?
"Come ho detto prima nel calcio e per il calcio ci vuole rispetto, magari il Bari vincerà ai playoff. Dunque alla fine saremo qui a dire un'altra cosa. Sicuramente sul piano della continuità di risultati, il Bari non poteva fare il campionato della Ternana. Ha deluso le aspettative, al contrario di Avellino, Catanzaro, tutte le squadre che sono lì e che non avevano le potenzialità di Ternana e Bari ma hanno fatto un grande campionato". 

A proposito di Avellino, i biancoverdi dove possono arrivare?
"Sono una società e una squadra di grande livello, con un allenatore secondo a nessuno. Credo che ai playoff saranno una brutta gatta da pelare per chiunque".