Intervista TC

Pastore: "Nessun contatto con la Cavese, uscita una notizia infondata"

05.04.2024 19:00 di  Raffaella Bon   vedi letture
Pastore: "Nessun contatto con la Cavese, uscita una notizia infondata"
TMW/TuttoC.com
© foto di Luigi Gasia/TuttoNocerina.com

Il direttore sportivo Ivano Pastore è intervenuto ai microfoni di TuttoC.com per parlare degli argomenti più caldi in Serie C: "Il Cesena ha strameritato di vincere il campionato. È il classico esempio di come, attraverso la programmazione, si ottengano i risultati.  I numeri di questa cavalcata parlano da soli, ma vorrei sottolineare i tanti giovani schierati, provenienti dal settore giovanile. Toscano ha confermato ancora una volta di essere un top in questa categoria. Complimenti anche ad Artico. Per fare meglio, quest’anno il Cesena avrebbe dovuto solo vincere. E lo ha fatto"

Qual è il segreto della Juve Stabia?
"Per la Juve Stabia sarà la monday night più importante della stagione. Potrà regalare ai suoi tifosi la serie B. Inaspettata sì, ma meritata. Non conoscono personalmente Lovisa, ma è al suo secondo campionato vinto. Quest’anno sicuramente ha un valore diverso, per la prima volta usciva dalla sua comfort zone. Il binomio con mister Pagliuca è stato pressoché perfetto. Hanno messo insieme un gruppo fatto di calciatori "affamati" e di gente di categoria. Ma il capolavoro è stato quello di puntellare la rosa a gennaio senza intaccare gli equilibri".

Chi è stato il volto da copertina?
"Sarebbe facile rispondere Adorante, per prestazioni e gol, ma io penso che vada sempre elogiato il gruppo. Quindi il protagonista per me è stato proprio mister Pagliuca. Ogni volta che ho visto giocare la Juve Stabia, ho avuto sempre l’impressione di una squadra con una identità ben precisa".

Si aspettava un Mantova così?
"Come per la Juve Stabia, credo che nessuno si potesse aspettare la (quasi) vittoria del Mantova. Ripartire dopo una retrocessione non è mai semplice. Avevano pensato ad un progetto a medio lungo termine, invece Botturi ha costruito un giocattolo quasi perfetto. Dopo l’ottimo lavoro alla Pro Sesto della passata stagione, ha confermato le sue qualità in questa. Non dimentichiamo che con coraggio ha puntato prima su Andreoletti alla Pro Sesto e quest’anno  su Possanzini, vincendo entrambe le scommesse".

Possanzini valore aggiunto?
"Il Mantova è piacevole da vedere, gioca un calcio propositivo. Sicuramente Possanzini farà un percorso importante. Ovvio che più si sale e più c’è bisogno della qualità per proporre un certo tipo di calcio".

Ancora casi spinosi in Serie C...
"Purtroppo ogni anno ci ritroviamo a commentare situazioni del genere. È un peccato, perché parliamo di due realtà molto importanti. Il Brindisi si riaffacciava nei professionisti dopo decenni ed è triste per come sta finendo. Per l’Alessandria purtroppo è stata un’agonia, si sapeva che sarebbe andata così. La speranza  è sempre la stessa, quella di non dover più vedere certe cose".

Quest'anno sei sceso in D.
"Dopo i due anni ad Ascoli, mi avevano prospettato la possibilità di poter gestire il Prato, per far crescere la società in ogni sua componente e per riportare, con un progetto biennale, il club in Lega Pro. Ma nel calcio capita che obiettivi e programmi cambino in corso d'opera".

Si parla di Cavese, cosa c'è di vero?
"Non so chi abbia fatto uscire questa notizia, io non ho avuto nessun contatto con la società. E del resto la Cavese sta facendo un gran campionato, è quasi arrivata all’obiettivo della promozione e il lavoro fatto dal DS Lo Giudice e dal suo vice De Liguori è sotto gli occhi di tutti. Auguro loro di tagliare quanto prima il traguardo e di proseguire a Cava, per la crescita del loro progetto".