Intervista TC

Banchieri: "Rimini? Dispiace tanto ma così non va. FVS? Chi lo critica non vede i benefici"

Banchieri: "Rimini? Dispiace tanto ma così non va. FVS? Chi lo critica non vede i benefici"TMW/TuttoC.com
Ieri alle 23:00Primo piano
di Sebastian Donzella

L'esperto tecnico Simone Banchieri, ex tra le altre di Novara, Vis Pesaro e Messina, ai microfoni di TuttoC.com, ha analizzato le ultime novità in Lega Pro.

Mister, da oggi in C le squadre sono 59.

“Il mio primo pensiero è per i tecnici, i dirigenti, i calciatori e tutti i tesserati, per le loro famiglie e per tutto il settore giovanile. Per tutti quelli, insomma, che hanno tenuto il Rimini in piedi in tutto questo tempo. Non posso che provare dispiacere per tutti loro. Il mio secondo pensiero, ma la domanda ormai si ripete da tanti anni, riguarda le iscrizioni: come fanno certi club a passare i controlli in estate e poi saltare in aria pochi mesi dopo? Per la politica del calcio questo è il tema più rilevante. Anche perché queste situazioni falsano i campionati, non consentono un andamento che segua la logica sportiva: l’andamento attuale, invece, vede club che guadagnano posizioni perché avevano perso col Rimini e altri che ne perdono perché avevano battuto i romagnoli. Un controsenso, onestamente non va bene. È una situazione già vissuta a Messina, quando ci tolsero ben nove punti per le tre vittorie nelle tre gare allora disputate con Taranto e Turris. Fu una batosta niente male. Ci riprendemmo ma ricordo il senso di ingiustizia e impotenza”.

Nelle ultime settimane sono piovute tante critiche verso il tanto bistrattato FVS.

“Come tutte le novità hanno bisogno di miglioramenti nel tempo. Tanti parlano del fatto che ci sono poche telecamere o che si perde troppo tempo. Ma bisognerebbe sottolineare quanto di buono l’FVS ha fatto per la categoria: ci sono sempre meno gol convalidati in netto fuorigioco e sempre meno rigori non dati per falli evidenti. Qualche errore dai direttori di gara viene ancora commesso ma fa parte del gioco. È ovvio che, nelle situazioni limite, avere più telecamere aiuterebbe a prendere decisioni migliori. Ma non possiamo demonizzare la tecnologia né dire che prima le cose andavano meglio. Prima, a fine gara, spesso avevi tanti dubbi su certe decisioni arbitrali. Adesso ne hai molte meno. L’FVS può e deve essere migliorato? Certo. Ma di sicuro è molto positivo avercelo”.


Spazio al calcio giocato. Nel Girone A il Vicenza ha 9 punti di vantaggio sulla seconda in classifica. È l’anno dei berici?
“I biancorossi stanno raccogliendo quanto di buono hanno seminato negli ultimi anni. Da tempo provano a vincere il campionato e credo che questo sia l’anno giusto. Hanno già messo una certa distanza dalle altre ma sanno benissimo che non possono adagiarsi sugli allori. L’anno scorso anche il Padova aveva un vantaggio abissale, proprio su di loro, per poi vincere il campionato all’ultima curva. Senza dimenticare l’incredibile sorpasso della Cremonese sull’Alessandria. Ma i vicentini sanno benissimo tutto ciò e cercheranno di non ritrovarsi in determinate situazioni”.

Nel Girone B, invece, l’esclusione del Rimini consente al Ravenna di acciuffare l’Arezzo. Sette punti dietro l’Ascoli.
“Il cambio del punteggio è relativo: l’Arezzo avrà una partita in più da disputare quindi avrà l’occasione di riportarsi a +3. Sarà comunque una bella lotta perché sono tre club che puntano alla B. I toscani hanno preparato il terreno da almeno un paio d’anni, ci provano in maniera seria, forti di un dirigente ottimo come Cutolo che ha sapientemente migliorato la rosa di anno in anno. Ma il Ravenna, seppur neopromossa, ha tutte le carte in regola perché ha fatto, e continua a fare, grossi investimenti grazie alla proprietà Cipriani e a un direttore dall’enorme esperienza come Braida. Basti pensare all’arrivo in queste ore di Viola: parliamo di un giocatore che pochi mesi fa giocava stabilmente in Serie A. L’Ascoli, infine, non lo scopriamo di certo oggi. È vero che ha uno svantaggio di punti rispetto alle altre ma è pur sempre una squadra di categoria, solida, che sa come si vincono i campionati e non vuole mollare”. 

Girone C: Catania e Salernitana appaiate, Cosenza e Benevento due punti più giù.

“Tutte grandi piazze in un girone davvero incredibile. Meriterebbero tutte la promozione, sia per le rose che hanno sia per la passione delle piazze. Se dovessi puntare un centesimo? Lo farei sugli etnei, specificando però che non vorrei togliere nulla alle altre. Non dimentichiamoci che lì sopra ci sarebbe anche il Trapani se non fosse per la penalizzazione. Insomma, un girone con tante big, davvero impossibile capire chi la spunterà. Di sicuro dovranno stare attente giornata per giornata: il calore delle piazze del Sud ti porta ad avere insidie anche sul campo dei club sulla carta più deboli”.

Come vedi le squadre B?

“Direi bene. L’Inter sta facendo benissimo, ha ammortizzato subito l’impatto con la categoria ma l’aveva già messo ampiamente in conto. Anche se qualcuno storcerà il naso, anche il Milan era ben messo, visti i tanti nomi di spicco in rosa. Poi qualcosa non è evidentemente andato per il verso giusto ma occhio, perché in D stanno facendo bene. Juventus Next Gen e Atalanta sono, infine, a metà classifica ma stanno conoscendo i nuovi gironi e non ho dubbi che saliranno ancora. Tutte le Under hanno giocatori fortissimi così come li hanno avuti in passato: pensiamo a gente come Yildiz, Huijsen, Miretti e tanti altri tra Serie A e B.
Non c’è dubbio che i giovani forti ci sono, lo dimostra anche l’Italia U17 che chiude il Mondiale al terzo posto. E questi ragazzi non li trovi solo tra le big di A. Penso al mio Novara, a Barbieri in A, che lanciai in campo giovanissimo. A Bellich, Stoppa, Schiavi, Collodel, Cassandro, Cagnano, Panico e Nardi, che stanno continuando ad avere ottime carriere tra i professionisti sia in Serie B sia vincendo campionati in C. Vederli crescere vale più di tante medaglie e titoli. Senza dimenticare, in quel Novara, Fonseca che vince il campionato argentino prendendosi la nazionale uruguagia e Bortolussi attuale capocannoniere della Serie B”.

Il Messina, a un passo dall’esclusione, ha trovato una nuova proprietà. Si salverà con 14 punti di penalità? 
“Ce la farà di sicuro. Sarò di parte perché quello col Messina è un amore reciproco che durerà per sempre: lo Stretto, l’essere la tredicesima città per popolazione con 250mila abitanti, la passione della tifoseria. Un posto magico, lì ho vissuto emozioni uniche in una città che vive di calcio. Ho avuto la fortuna di starci. E di starci benissimo, perché lì riconoscono il lavoro, la serietà, la professionalità, la competenza. Ancora oggi, a Torino dove vivo, mi fermano tifosi giallorossi per ringraziarmi. Penso ancora a Luciani che arriva da 3 gol in carriera e ne fa 13 con me in due mesi, a Dumbravanu che avete visto contro l’Italia in TV e che prima di me non giocava, a Gelli che ora fa benissimo in B a Frosinone". 

Quando rivedremo Banchieri in panchina?
“Alcuni club mi hanno chiamato ma non ho trovato le giuste condizioni per accettare. Ma niente nomi, non sarebbe corretto per i club e per i miei colleghi attualmente in quelle piazze. La volontà di tornare ad allenare è sempre tanta, la passione e il pensiero ti portano sempre là. Speriamo di ritornare presto, insomma”.