D'Alessio: "Al Milan Futuro disorganizzazione. U23 importanti, ma devono essere gestite bene"

Leonardo D’Alessio, nuovo terzino del Novara, si è presentato in conferenza stampa ai suoi nuovi tifosi azzurri.

Che tipo di giocatore sei?
"Sono un terzino di spinta, ma ho capito che in Serie C la fase difensiva è fondamentale. Sto cercando un equilibrio per garantire solidità e, allo stesso tempo, essere offensivo, come vuole il mister, portando magari qualche numero davanti".

Avete un allenatore abituato a lavorare con i giovani. Lo noti nello spogliatoio?
"Sì, il mister l’ho conosciuto nelle giovanili. Si vede che ha esperienza con i giovani, ci parla, ci dà attenzione, ma è anche esigente. Pretende molto, il che fa bene a tutti".

Cosa si percepisce in club come Roma e Milan?
"Ho fatto 9 anni alla Roma e 3 al Milan. Più ti avvicini alla prima squadra, più trovi intensità unica. I giocatori sono disponibili, danno consigli, e devi rubare con gli occhi. L’esperienza al Milan Futuro è stata formativa, anche se c’era disorganizzazione. A Novara trovo una società molto più preparata, che mi aiuterà a crescere".

Cosa non ha funzionato l’anno scorso al Milan Futuro?
"Le Under 23 sono progetti importanti, ma devono essere gestiti bene. I talenti sono tanti, ma l’anno scorso non sempre abbiamo lavorato come gruppo unico, il che ha reso difficile preparare le partite. In Serie C l’agonismo è fondamentale, e senza coesione diventa dura".

Under 23 come Juventus e Inter, che affronterete, possono essere carte coperte. Come le approcciate?
"Le Under 23 sono imprevedibili, vanno studiate. Con il Milan abbiamo giocato qui a Novara, in uno stadio complicato, e quando lavoravamo come gruppo unico abbiamo fatto una grande partita, pur andando in svantaggio. Contro Juventus e Inter servirà più agonismo, perché tecnicamente sono forti".