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Nocciolini: "Ravenna, il 1° posto non è un caso. Il Girone C è il più complicato"

Nocciolini: "Ravenna, il 1° posto non è un caso. Il Girone C è il più complicato"TMW/TuttoC.com
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Oggi alle 09:30Primo piano
di Lorenzo Carini

L'attaccante Manuel Nocciolini, ora alla Fidentina Borgo San Donnino nell'Eccellenza emiliano-romagnola ma con lunghi trascorsi in Serie C, ha fatto il punto della situazione sul campionato di terza serie in un'intervista esclusiva ai microfoni di TuttoC.com.

Il Ravenna è veramente una sorpresa o ci si poteva attendere un inizio così dopo la campagna acquisti estiva?
"A Ravenna c'è una proprietà solida e la società è strutturata molto bene, il primo posto non è un caso. Recentemente hanno fatto un gran colpo sul mercato prendendo Viola, ex Serie A: per portare un giocatore come lui in terza serie significa che c'è dietro un progetto veramente importante e interessante. In giallorosso ho passato due anni stupendi, sono stato benissimo e anche la società di allora era il top: mi sono sempre sentito come in famiglia. Sono contento per i risultati che stanno ottenendo, Ravenna è una piazza importante e se lo merita".

Il Ravenna riuscirà a lottare fino alla fine con Arezzo e Ascoli?
"Secondo me sì. Credo che la proprietà non si fermerà soltanto all'acquisto di Viola: fossi in loro, proverei a centrare la Serie B già quest'anno, anche se magari non rientra nei progetti iniziali. Arezzo e Ascoli sono ottime squadre, ma provarci non costa nulla".

Altre due neopromosse come Forlì e Sambenedettese sono partite discretamente, poi hanno cominciato ad accusare il salto di categoria...
"La Serie C non è un campionato facile perché il salto dalla Serie D è abbastanza grande. A San Benedetto ho trascorso cinque mesi stupendi, al di là del fallimento: il posto è fantastico e ho scelto di legarmi ai rossoblù perché era già da qualche anno che mi stavano dietro, ma purtroppo non è andata come speravo. La squadra non è stata costruita male, ma ora stanno pagando qualcosa. Anche a Forlì stessa cosa, la squadra è molto simile a quella dell'anno scorso: sono partiti con l'entusiasmo del professionismo e adesso non stanno andando benissimo, ma mi auguro riescano a salvarsi perché anche lì mi sono trovato bene con la piazza e ho lasciato bei ricordi".

Nel Girone A, il Vicenza avrà strada spianata fino alla Serie B?
"Il distacco dalla seconda è già abbastanza ampio. A Vicenza c'è una proprietà molto forte che sta provando a fare il salto già da diversi anni, ora spero riescano a centrare l'obiettivo perché la piazza è molto importante e il tifo biancorosso è caldissimo".

Come valuta la corsa alla promozione nel Girone C?
"Al di là delle favorite o di piazze più blasonate, nel Girone C c'è sempre il fattore campo a fare la differenza. E' il raggruppamento più complicato ed equilibrato, in qualsiasi squadra è difficile giocare. A Benevento c'è un allenatore giovane come Floro Flores, che fino a poco tempo fa era in Primavera e che si è calato benissimo nella nuova realtà: sempre in giallorosso giocano due amici come Vannucchi e Salvemini, quindi faccio il tifo per loro".

Il Giugliano, sua ex squadra, ha deciso di affidarsi a un tecnico d'esperienza come Capuano...
"Ho avuto il mister durante la mia esperienza al Taranto. Dipende dal momento in cui viene preso, ma può fare la differenza in un campionato come la Serie C. E' molto preparato ed è una persona con un carisma veramente forte".

Tra i tre gironi, qual è quello più difficile per un calciatore?
"Penso che il Girone A e il Girone B siano un po' più tecnici, mentre nel Girone C incidono maggiormente i fattori agonistici e lì si cresce ancora di più come persone prima che come calciatori. Rispetto a qualche anno fa, credo che il livello tecnico si sia abbassato in tutti e tre i raggruppamenti: nel C c'è qualcosa in più da gestire a livello nervoso. Io mi sono sempre esaltato a giocare di fronte al grande pubblico e in una bella atmosfera, ogni calciatore deve ambire a palcoscenici importanti e sognare di scendere in campo di fronte a 40-50mila persone".

Chiudiamo con un pronostico: quali saranno le vincitrici dei tre gironi?
"Punto su Vicenza, Ravenna e Benevento".

Chi la spunterà ai Playoff?
"E' difficile dirlo perché sono complicatissimi, molto più lunghi rispetto a quando li feci io con il Parma. Le seconde classificate entrano in gioco molto tardi: se finisci bene il campionato, fermarsi per un po' di tempo può rivelarsi un'arma a doppio taglio".