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Parravicini: "Ravenna non è neopromossa classica. Si giocherà la B fino in fondo"

Parravicini: "Ravenna non è neopromossa classica. Si giocherà la B fino in fondo"TMW/TuttoC.com
Francesco Parravicini
© foto di Maurizio Del Conte Photographer
Oggi alle 11:30Altre news
di Valeria Debbia

Francesco Parravicini, tecnico ex Pro Sesto e Sangiuliano City, è intervenuto nel corso di 'A Tutta C', trasmissione in onda su TMW Radio e iL 61.

Mister, partiamo da Livorno: piazza esigente, Formisano sulla graticola ma resiste. Come si lavora in un clima così?

"È dura, servono spalle larghe. Livorno è tra le piazze più importanti d’Italia, chiamata la Napoli del Centro per il tifo appassionato. Per allenarla bisogna essere pronti: tapparsi le orecchie, credere nel proprio lavoro, andare avanti, ascoltare poco le voci inutili e concentrarsi sul campo".

Sempre girone B: Torres e Perugia faticano, nonostante siano squadre blasonate. Segno di un livello Serie C più alto o momenti transitori?

"Il livello si è alzato, soprattutto degli allenatori: hanno una preparazione eccellente. Ogni partita è difficile, anche contro rose meno attrezzate ma con tecnici bravi. Squadre che sulla carta dovevano dominare inciampano: se incappi in risultati negativi, rialzarsi non è semplice".

Ancora Girone B: Arezzo favorita in estate, sta rispondendo sul campo. Ma il Ravenna vince lo scontro con l'Ascoli, che resta a -4. Chi la spunta?

"L’Arezzo è la favorita, mantiene i pronostici con un percorso netto e positivo. Ma è tutto aperto: Ravenna a un punto, Ascoli a quattro nonostante la sconfitta nello scontro diretto. La lotta per la promozione sarà avvincente fino alla fine, come negli altri gironi".

Il Ravenna neopromosso così in alto: se l’aspettava?

"Sì, ma non è una neopromossa classica. C'è una proprietà importantissima, che ha fatto investimenti pesanti già l’anno scorso per salire. Un allenatore sottovalutato in passato ma con risultati positivi. Una realtà in cui persino la Lega Pro è stretta: vuole assolutamente andare oltre. Ha tutte le carte per giocarsi il campionato fino in fondo".

Passiamo al Girone A: Vicenza sembra l’anno buono dopo due delusioni. Sta dominando.

"Lo sta dominando, paradossalmente con una squadra sulla carta meno attrezzata. Va messo in risalto il lavoro di Fabio Gallo: come all’Entella, ha puntato su sostanza, giocatori che conoscono la categoria, affamati. Rispetto alle annate precedenti con nomi meno altisonanti ma adatti a soffrire in C, ora ha un gruppo motivato. Il Padova l’anno prima aveva fatto lo stesso: scelte vincenti per questa categoria".

Per il Cittadella un inizio complicato, anche se molti l’avevano indicata favorita. Quanto pesa la retrocessione inaspettata?

"Dall’esterno non è facile dirlo. Le retrocessioni pesano, a volte più a lungo. Cittadella è realtà seria, consolidata, con i piedi per terra. Probabilmente ha subito lo scotto, ma non troppo. Ci saranno state altre problematiche iniziali che non conosciamo. Ora i risultati dicono che ha intrapreso la strada giusta: con società, rosa e Iori, ha tutto per continuare positivamente e magari ambire a una rimonta, anche se davanti c’è una squadra che corre forte".