Amodio: "Avellino col freno a mano tirato, non lo vedo da piani alti"

03.12.2022 10:30 di Marco Pieracci Twitter:    vedi letture
Amodio: "Avellino col freno a mano tirato, non lo vedo da piani alti"
TMW/TuttoC.com
© foto di Matteo Ferri

Doppio ex di Avellino e Turris, Roberto Amodio, è stato intervistato da Il Mattino: "Sono stato di recente al Partenio- Lombardi e mi sono emozionato,
ecco perché voglio essere sincero: questa squadra ha poca qualità, non è molto offensiva e oggi è bloccata in questa poca sicura posizione di classifica. Contro la Juve Stabia ho visto un Avellino col freno a mano tirato, un collettivo che proprio non riesce ad andare all’arrembaggio. Una squadra che non vuole vincere, a tratti impaurita. E’ stata una gara tutto sommato equilibrata, ma gli irpini non hanno creato molto: una compagine che fa fatica a saltare l’uomo e che soffre un po’ anche a centrocampo. Nessuna occasione da gol,ma gli irpini debbono necessariamente tirarsi fuori dalla zona poco sicura della classifica. Mi aspettavo una partita più gagliarda. L’Avellino ha battuto il Taranto con un bel po’ di reti, ma la formazione pugliese non era uno schiacciasassi. Del resto, contro la Juve Stabia, ecco di nuovo un Avellino a corto di idee. Non voglio fare una critica a chi ha costruito questo gruppo, però, alla luce del cammino fatto finora in campionato, non è un collettivo molto incisivo, per giunta c’è anche una difesa non proprio granitica. Ad Avellino non si viene a fare il compitino.

Mi aspettavo altro sinceramente. La Turris non è una formazione in grande salute e i biancoverdi debbono fare bottino pieno. Fermo restando che questo è un campionato mediocre, l’Avellino, però, è una squadra con poco gioco. In questo momento del campionato, non vedo una formazione da piani alti della classifica. La società ha mandato via giocatori che avrebbero potuto dare un contributo a questo collettivo. Non voglio puntare il dito contro D’Agostino, perché sta spendendo abbastanza per questa squadra, ma si è fidato di gente che sta da un pezzo nel mondo del calcio e oggi i risultati non invitano di certo a fare i salti di gioia. Francamente, neppure lo scorso anno c’era una compagine di livello alto. Massimo è un buon allenatore, stimato, però, non dobbiamo guardare al Rastelli di alcuni anni fa, quello che vinse molto in biancoverde e che, per giunta, aveva altri giocatori, E’ un allenatore pratico, che non rischia tanto, ma oggi il materiale a disposizione è quello. Un Avellino costretto giocoforza a dare continuità ai risultati, ma non vedo una squadra brillante. Proprio perché è un campionato livellato verso il basso, contro la Turris
bisogna tentare il colpaccio, ma in campo ci vorrà un Avellino con più coraggio e meno timore. Una squadra che, proprio perché non è una corazzata,
almeno il carattere deve tirarlo fuori. L’undici di Rastelli deve comunque puntare a raggiungere i playoff, al di là del piazzamento nella post season. Ovviamente, bisognerà intervenire a gennaio, con un paio di giocatori di categoria”.