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Arzignano, Serafini: “Annata sofferta: tutti abbiamo imparato qualcosa”

17.06.2024 19:30 di  Sebastian Donzella  Twitter:    vedi letture
Arzignano, Serafini: “Annata sofferta: tutti abbiamo imparato qualcosa”
TMW/TuttoC.com

Mattia Serafini, direttore sportivo dell’Arzignano Valchiampo, è intervenuto ai microfoni di Tmw Radio per parlare della stagione dei veneti. Lo ha fatto durante la trasmissione A Tutta C.

Com’è nata l’idea di diventare direttore sportivo?
“Non è stata proprio una mia idea, ma del presidente del Chiampo d’allora, che mi chiamò nell’estate del 2015 per affrontare questa avventura. Avevo un secondo lavoro,  che consisteva nello scrivere degli articoli su squadre di prima e seconda categoria, oltre a fare il geometra. Accettai subito di buon grado l’offerta e quell’anno vincemmo il campionato. Fu una stagione speciale”.

Nel 2023 è stato premiato come miglior Ds sportivo emergente. In quel momento è cambiato qualcosa nell’approccio al suo mondo?
“Penso che negli anni non sono mai cambiato come person, ma spero di essere cambiato negli atteggiamenti e nelle competenze. La passione è il motore principale per questa attività. Spero di essere migliorato e cresciuto ancora tra qualche anno”.

Nonostante gli algoritmi lei preferisce ancora visionare i giocatori di persona.
“Credo nel supporto dei dati e nel supporto video, ma gli va dato il peso che merita. Per vedere una partita dal vivo faccio molto volentieri chilometri, perché grazie al campo si percepiscono molte più situazioni che possono aiutare a sbagliar meno. Ci sono tante sfaccettature nella costruzione di una rosa, ma vedere più partite dal vivo aiuta”.

Il Vicenza è la squadra del suo territorio, come ha vissuto la finale dei play-off?
“Io sono vicentino, e in quanto tale tifo Vicenza. Ho vissuto la finale sperando che ce la facessimo, anche per i tifosi, perché sono calorosi e molto affettivi. Il verdetto del campo ha però detto che la Carrarese ha meritato la promozione. Hanno fatto un percorso straordinario, simile a quello del Lecco dell’anno scorso”.

Che giudizio fa dell’annata dell’Arzignano?
“È stata un’annata sofferta, ma nella quale tutti abbiamo imparato qualcosa. Cercherò di migliorare e far sì che questa stagione sia stata d’insegnamento. Alla fine ci siamo salvati e mi sento di ringraziare tutti”.

Che idea si è fatto dell’Atalanta U23 e in generale delle realtà U23 in Serie C?
“Le vedo bene, per le società più blasonate siano una fucina di talenti. Sposo questo progetto perché tanti ragazzi, che magari si sarebbero persi in giro, possono avere molte più possibilità. La Serie C è un campionato formativo, non ti regala niente. Toglieranno magari dello spazio ad alcune squadre di provincia, però ben vengano questi percorsi per i ragazzi, soprattutto se italiani”.

C’è stata una partita che ha rappresentato la stagione?
“L’ultima partita, perché abbiamo conseguito un risultato positivo ed è stato l’emblema della stagione. Ci siamo arrivati con l’orgoglio perché, nonostante fossimo passati in svantaggio subito, abbiamo poi pareggiato e sofferto insieme”.

Per il suo futuro?
“Ho dei sogni e molta voglia di fare questo lavoro. Vedremo con il tempo e con le stagioni se potrò fare ancora questo lavoro. Il calcio è la mia passione e mi sento un privilegiato, spero di proseguire con persone speciali. Per il resto si vedrà”.