Caldirola: "A Benevento mi sono sentito rinato. Ma poi è arrivato il Monza"

Caldirola: "A Benevento mi sono sentito rinato. Ma poi è arrivato il Monza"TMW/TuttoC.com
Luca Caldirola
Oggi alle 17:45Altre news
di Valeria Debbia

Luca Caldirola, ex difensore del Benevento, attualmente in forza al Monza, è stato ospite del podcast OCW Talk, ricordando la sua avventura in giallorosso, dove ha militato tra il 2019 e il 2021 conquistando la Serie A con mister Inzaghi in panchina: “Al Werder Brema mi mandano a giocare nell’U23, ero all’ultimo anno di contratto e non avevo trovato squadra in estate. Mi dicono ‘Puoi allenarti ma non puoi giocare’, sono stati i mesi più difficili […] Cambio procuratore, gli dico “Dammi una mano”. Se non avessi trovato squadra a gennaio, avrei detto ‘basta’. Il mio agente Davide Lippi mi dice ‘Te lo dico con tutto il cuore, l’unica squadra che ti vuole è il Benevento’. Il Benevento? Mi permetto di parlare così perché mia moglie è di Benevento e ci vado spesso. Ma dove è Benevento? Lo cerco sulla cartina, vicino Napoli. Dove gioca? In Serie B. Dico va bene, mi fanno sei mesi di contratto e poi vediamo. Dico: Vabbè, se l’ultima chance deve essere questa, me la gioco e vado a vedere che succede“.

La prima impressione sulla città e le visite mediche: “Arrivo a Benevento, guardo la città e dico ‘Dove sono finito?’. In Germania c’era ordine e precisione, tutto perfetto. Ho mille amici a Benevento, ora la amo, però… Chiamo il mio procuratore e gli dico ‘Ma dove m’hai portato?’. Gli faccio ‘No, non posso star qua’. Arrivo e faccio le visite, ma non le passo. Dico ‘Scusa ma che succede?’. ‘Eh hai questo problema al cuore, alterazioni…’ e io non avevo mai avuto niente. Quel periodo che avevo passato aveva inciso, ora ho la dermatite che mi è uscita in quel periodo. Mi attaccano l’holter per due giorni e alla fine tutto ok, firmo“.

La rinascita: “Solo il fatto di cambiare posto e gente, non so, con italiani e molto affettuosi. I primi giorni sono uscito con i compagni, mi hanno portato a mangiare. In Germania era come fosse un lavoro, fai quello che devi fare e poi vai a casa. Con i compagni non c’era tutto questo rapporto. Lì mi sono sentito rinato, sono molto calorosi. Iniziavo a star bene, poi ho iniziato a giocare. Perdiamo i playoff e poi a luglio viene Pippo Inzaghi“.

Chiusura sull'addio al Benevento e sulla chiamata del Monza: “Un giorno mi arriva un messaggio: ‘Signor Caldirola sono il Dottor Galliani, mi richiami’. Tutta la storia del Milan in un attimo. Lo chiamo e mi dice ‘Vuole ritornare a casa?’. La risposta è stata ‘Sì, certo’. Non ero tanto contento di lasciare Benevento, stavo bene lì: avevo trovato la moglie e mi era appena nata la figlia. Avevo solo un anno di contratto a quasi 30 anni, dall’altro lato il Monza mi proponeva più anni: c’erano Berlusconi e Galliani, erano appena arrivati in Serie A e c’era ambizione“.