Capitan Grauso: "Odio il calcio parlato. Vedo un grande futuro per questo Monza"

Capitan Grauso: "Odio il calcio parlato. Vedo un grande futuro per questo Monza"TMW/TuttoC.com
Claudio Grauso
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giovedì 30 maggio 2013, 13:00Altre news
di Valeria DEBBIA

Domenica 2 giugno si avvicina. L'appuntamento con la semifinale di ritorno dei play-off Bassano-Monza è sempre più imminente e il capitano biancorosso Claudio Grauso ha introdotto l'ambiente alla sfida - dai microfoni di Monza-News.it - partendo dall'analisi del match di andata, con qualche puntualizzazione di quanto si è visto sul campo: "Le immagini hanno dimostrato che non c'era il rigore per il presunto fallo di Franchino su Berrettoni. Inoltre ho visto che non c'era neppure la punizione dal limite che è stata fischiata su Castelli. Ma l'arbitraggio in sé è stato buono. Non ci sono stati episodi eclatanti. E' stato imparziale, non favorendo alcuna delle due squadre. E' stata una bella battaglia. Forse non è stata la nostra miglior partita, ma loro sono un'ottima squadra e noi dobbiamo sempre tener presente che ci sono gli avversari. Noi abbiamo giocato in modo più intelligente rispetto ad altre partite di campionato. Abbiamo fatto la partita che dovevamo fare. E anche al ritorno non andremo lì a difenderci, perché non sappiamo giocare in quel modo. Faremo la nostra solita partita: noi abbiamo un filo conduttore che è quello tenuto durante tutto il campionato e anche nei play-off continueremo su questa falsariga".

A proposito di favori e sfavori arbitrali Grauso ricorda quanto successo nella sua carriera, quando vestiva la maglia del Mantova nel campionato di Serie B 2005/06: "All'andata della finale play-off vincemmo 4-2 con due rigori: quelli del Torino passarono una settimana a lamentarsi e puntualmente al ritorno ci venne fischiato un rigore contro. Ogni partita, però, fa storia a sé. Io spero solo sia una bella partita". Ma l'intento del capitano non è certo quello di alimentare polemiche visto che afferma: "Ho sempre odiato il calcio parlato. Ad esempio quello che si vede nelle trasmissioni televisive in cui si parla solo di moviola e di arbitri. Mi piacerebbe che in Italia ci fossero più trasmissioni che approfondiscano gli aspetti tecnici e le cose belle del calcio. E' chiaro che chi subisce o pensa di avere subìto un torto potrà dire: "E' facile parlare quando il torto non lo hai subìto tu". Capisco anche questo. Però anche io in passato ho subìto un sacco di torti... Insomma sarebbe bello cambiare questo tipo di cultura".



Per il Monza sarebbe una delusione non agguantare la promozione: "Purtroppo devo dire di sì. Perché comunque ci siamo meritati sul campo la promozione. Come ha detto il mister (Asta, ndr), un campionato lo abbiamo già vinto ed ora dobbiamo andare a vincere il secondo - spiega. - So che le altre squadre non saranno d'accordo con questi discorsi. Diranno che se abbiamo punti di penalizzazione è perché ce li siamo meritati, però purtroppo noi giocatori siamo finiti in questo meccanismo senza avere colpe. Sapevamo dei quattro punti già all'inizio dell'anno, poi purtroppo se ne sono aggiunti altri due. Ma siamo stati bravi lo stesso: guardiamo sempre e solo all'aspetto positivo. Ad inizio anno già arrivare ai play-off sarebbe stato una bella cosa, ora che ci siamo non guardiamo al fatto che saremmo potuti essere già in vacanza".

E sul futuro a breve e lungo termine Grauso conclude così: "Vedo una squadra matura che sa le proprie potenzialità, i propri pregi e i propri difetti. Sa che può vincere. Per quello che riguarda il futuro più in là, invece, vedo che si possono fare grandi cose: se pensiamo a come erano all'inizio del campionato i nostri giovani, cioè che facevano sempre la loro partita però magari non erano determinanti, e come sono ora, che ci fanno vincere le partite vuol dire che il futuro per questa società sarà roseo".