Cavese, debiti da 700mila euro a un milione. Della Monica addio

Cavese, debiti da 700mila euro a un milione. Della Monica addio
mercoledì 12 maggio 2010, 16:10Altre news
di Alessandro Del Grosso
fonte resport.it

Adesso il campo ha passato la parola alle istituzioni. Sul rettangolo verde la Cavese si è salvata, ora dovrà farlo il club e soprattutto l´amministrazione cittadina, chiamata all’oneroso compito di stabilire contatti per salvare la prima divisione. La conferenza stampa d´addio dell´attuale proprietà è solo l´ultimo atto di una situazione annunciata in precedenza.



Simbolicamente, il titolo della Cavese è stato consegnato al sindaco Marco Galdi, che non potrà iscrivere la squadra se non trova imprenditori. Il primo cittadino, affiancato dall´assessore allo sport Carmine Adinolfi, ha però annunciato che già ci sono dei contatti. Della Monica, patron della Cavese da dieci anni, si è sentito di mettere in chiaro i conti della società, che - secondo il patron - ha pagato i contributi ai dipendenti, ma la voce più grossa nella colonna del passivo è quella degli stipendi arretrati ai calciatori. "Per salvare la Cavese serve una cifra che va di 700mila euro ad un milione - spiega Della Monica - I soldi da trovare subito sono circa 350mila euro".

Della Monica, quindi, lascia dopo 10 anni in cui ha ottenuto grandissimi risultati. Il patron è stato quasi costretto a dire addio alla società metelliana, vista la crisi della "Cavamarket", l´azienda che rischia di mandare a casa 500 dipendenti. I nuovi proprietari, quindi, avranno il compito gravoso di trattare con i calciatori i contratti esistenti e soprattutto le spettanze arretrate per ottenere le liberatorie per l´iscrizione al prossimo campionato di Prima divisione. La situazione debitoria, comunque, non è gravissima, però oltre ai debiti, chi rileverà la Cavese dovrà anche garantire la gestione del campionato. Il futuro è incerto, ma speriamo che l´ottimismo del sindaco Galdi sia un importante volano per l´arrivo di forze economiche che garantiscano la continuità del calcio a cava de´ Tirreni.