Cavese, ore decisive per la permanenza in Lega Pro

Cavese, ore decisive per la permanenza in Lega ProTMW/TuttoC.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 5 luglio 2010, 13:20Altre news
di Luca Esposito
fonte la città - Marco Mattiello
Della Monica deve versare soldi ai giocatori per avere le liberatorie

Pochi giorni di tempo per evitare di tornare indietro di 20 anni, a quei giorni che per la Cavese significarono l’addio al calcio dei professionisti, con la successiva "umiliazione" di dover ripartire dall’Eccellenza, acquisendo il titolo dell’Intrepida. Per non precipitare, c’è da fare in fretta tutto quel che significa salvataggio. Probabilmente non sará possibile evitare la momentanea bocciatura del 7 luglio. Ma ci sará ancora una chance, vera, da sfruttare per arrivare al traguardo entro il 10 luglio, sanando gli inadempimenti pur nella consapevolezza di andare incontro a penalizzazioni in punti.

A partire da stamattina, ulteriore necessitá di coordinarsi e di cercare di accelerare il passo per tutte le componenti: l’amministrazione comunale partendo da Galdi e Adinolfi, la proprietá uscente Della Monica alle prese con il nodo complesso delle liberatorie, il gruppo folto di imprenditori destinato a diventare la nuova proprietá ricapitalizzando, chi si è fatto garante della necessaria fideiussione. 

La partita delle partite va giocata bene e con tempismo, proprio per dare un senso a tutti gli sforzi fatti ed a tutti i movimenti avvenuti dal giorno dell’apertura della crisi. Il ruolo dei protagonisti che scenderanno in campo è di peso diverso. La colletta, il mettersi assieme degli imprenditori ed il lavoro di regia del Comune sono cose che avranno un senso solo se si riuscirá a chiudere un paio di partite nell’ambito della unica partita. In primo luogo la partita delle "integrazioni" contrattuali, dei soldi che ancora spettano ai tesserati: solo Della Monica, a questo punto, può ottenere le liberatorie aggiuntive e per farlo dovrá cercare un’intesa veloce e di sicuro sborsare altri quattrini. E’ l’ostacolo numero uno da superare, il "vecchio" che deve regolare conti che il "nuovo" non può farsi carico.

Solo così la situazione si schiarirá ed avrá subito altri effetti, tipo la fideiussione da presentare in modi perfettamente corrispondente alle norme, garanzia morale e bancaria ribadita da Giovanni Lombardi pur tra i distinguo sottolineati nei giorni scorsi. Attendono i tifosi. Ma nel caso di Cava mai attesa è stata più vigile e propositiva. In qualsiasi modo si concluda la telenovela, il sogno può diventare o è giá diventato realtá. Nel senso di "Sogno Cavese", l’associazione di tifosi ideata allo scoppio della crisi, mostratasi giá fattiva in fase di operazione salvataggio, vogliosa di dare un contributo in seguito. L’altra sera, cariche delineate: Francesco Bove presidente, Paolo Polacco vice presidente, Rino Santin ovviamente presidente onorario e 60 soci, che oltre ad aderire, hanno ribadito con forza il concetto base: il calcio ha bisogno di imprenditori ma resta fondamentalmente della gente.