FeralpiSalò, la storia di Francesco Finocchio: quando il talento vince sul razzismo

FeralpiSalò, la storia di Francesco Finocchio: quando il talento vince sul razzismoTMW/TuttoC.com
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mercoledì 6 febbraio 2013, 19:20Altre news
di Nicolò Schira
fonte Ufficio Stampa FeralpiSalò

Francesco Finocchio, è stato l'ospite telefonico della consueta rubrica di Radio Rai sulla Lega Pro. Venti minuti in diretta per parlare, con il centrocampista della FeralpiSalò, del razzismo e del bullismo, piaghe che purtroppo hanno afflitto il nostro calcio e che sono tornate tristemente alla ribalta, dopo alcuni cupi ed altrettanto eclatanti fatti di cronaca (caso Boateng, suicidio della 14enne Carolina a Novara).

Francesco, ragazzo mulatto e dal cognome non certo facile da portare, soprattutto in età adolescenziale, è senza dubbio la persona che può portare l'esempio positivo di come qualsiasi pregiudizio sia errato, soprattutto se le migliori risposte si danno poi su un campo da calcio.

L'esempio illustre? Kakà. "Uno con un nome simile non lo prenderei mai!", esclamò Luciano Moggi, ai tempi dg della Juve, quando seppe del blitz del ds del Milan Braida in Brasile, per portare in Italia il giocatore. Che poi vinse tutto in rossonero, fino al Pallone d'oro.

"Credo che la colpa sia dell'ignoranza - spiega il fantasista. Non mi viene nemmeno da arrabbiarmi con certe persone. Certo, credo che il calcio possa fare da cassa di risonanza non solo per episodi negativi, ma anche per le proteste e per esempi drastici ma educativi. La FeralpiSalò ed io diciamo no al razzismo. E se dovessero insultarmi? Farei come Boateng".

Sul bullismo, poi. "Ovvio che ci sono stati episodi in cui sono stato preso in giro per il cognome, era un po' difficile evitarlo. Ma per fortuna nulla di grave, anche se posso capire come si sentano certi giovani presi di mira. Per quanto mi riguarda ho lo spirito brasiliano, sorrido alla vita. E con per il mio cognome ci hanno rimesso più gli altri di me". Come quella volta che l'allenatore della Primavera del Bologna, ex mister di Francesco, urlò durante il match contro il Parma: "Finocchio, buttala fuori!" e venne espulso perché l'arbitro, non accortosi che in distinta compariva quel cognome, lo scambiò per un insulto...