FOCUS TC - Serie C, la Top 11 dei playoff 2018/19

Modulo 4-3-1-2
18.06.2019 07:30 di Marco Pieracci   vedi letture
Matteo Brunori Sandri
TMW/TuttoC.com
Matteo Brunori Sandri
© foto di Federico Gaetano

Con la promozione ottenuta sabato sera dal Trapani, è calato il sipario sulla stagione di Serie C. I siciliani fanno compagnia al Pisa, che aveva staccato il pass per la Serie B una settimana prima al Nereo Rocco di Trieste e alle tre squadre vincitrici dei rispettivi gironi: Virtus Entella, Pordenone e Juve Stabia. I playoff non hanno tradito le attese: gol (2,66 partita) ed emozioni hanno reso avvincente la coda del campionato. Questa la Top 11 scelta da TuttoC.com, schierata col modulo 4-3-1-2.

PORTIERE

Stefano Gori (Pisa): subisce due reti evitabili nella semifinale di andata contro l'Arezzo, ma da lì in poi diventa determinante. Para un rigore decisivo a Cutolo e nel momento di maggior difficoltà della finale di ritorno contro la Triestina compie una sensazionale parata di istinto su Costantino. Saracinesca.

DIFENSORI

Pedro Costa Ferreira (Trapani): chiamatelo mister promozione. In granata centra la quarta in carriera (seconda consecutiva) dopo il doppio salto dalla D alla Lega Pro unica col Messina (2012-14) e quella dello scorso anno a Lecce. Lui che nasce trequartista e che Italiano ha reinventato terzino destro.

Simone Benedetti (Pisa): i suoi playoff iniziano in salita a causa di una brutta gomitata ricevuta da Biasci che lo costringerà a giocare con una vistosa fasciatura al capo le restanti partite. Non salterà neanche un minuto, comandando la difesa in modo impeccabile. Muro invalicabile nei frangenti più delicati. 

Anthony Taugordeau (Trapani): dopo Costa Ferreira un'altra geniale intuizione del visionario tecnico dei siciliani che fa dell'esperto regista francese un centrale difensivo in grado di far partire la manovra dal basso senza perdere il prezioso contributo in zona gol: suo il suggello nella finale col Piacenza.

Paolo Frascatore (Triestina): arrivato a gennaio dal Carpi, è diventato subito un punto fermo dell’undici di Pavanel. Terzino moderno, puntuale sia in fase di copertura che di spinta. Colpisce per la capacità di leggere in anticipo le situazioni. 

CENTROCAMPISTI

Francesco Lodi (Catania): suo il gol più bello dei playoff e forse degli ultimi anni. Vede il portiere del Trapani Dini lontano dai pali e lo sorprende con una conclusione telecomandata dalla linea di centrocampo. Classe ed un pizzico di sana follia. Poi concederà anche il bis dal dischetto, illudendo gli etnei. 

Robert Gucher (Pisa): è rimasto rifiutando proposte provenienti dalla B per riscattare un torneo deludente e dimostrare a tutti il proprio valore. Lui che ha calcato i campi di A ma ha voluto rimettersi in discussione con umiltà. Leader assoluto del centrocampo. Segna un gol pesantissimo contro la Carrarese e firma quello che chiude i giochi a Trieste.

Francesco Corapi (Trapani): quantità e qualità al servizio della causa. Il folletto calabrese riesce ad abbinare queste qualità come pochi altri giocatori in categoria. Con la fascia di capitano al braccio trascina i compagni verso il miracolo sportivo, considerando le premesse iniziali e le vicissitudini successive. Imprescindibile.

TREQUARTISTA

Pasquale Maiorino (Feralpisalò): il migliore per distacco dei suoi. Devastante tra le linee, tutte le trame offensive dei gardesani transitano dai suoi piedi. Dispensa tante giocate di qualità, sempre utili e mai fini a se stesse. Sforna assist e timbra due volte il cartellino, autentico capolavoro contro la Triestina. Funambolo.

ATTACCANTI

Matteo Brunori (Arezzo): una sentenza dentro l'area piccola. Va a bersaglio quattro volte in cinque partite, alla media di uno ogni 108 minuti. Bomber dal repertorio completo: potente e forte nel gioco aereo, ma nello stesso tempo rapido e letale sotto porta. Splendido il raddoppio in girata contro la Viterbese.

Michele Marconi (Pisa): capocannoniere dei playoff, insieme a Brunori. Dopo la tripletta con l'Alessandria nella finale di Coppa Italia un anno fa dimostra ancora una volta di sapersi esaltare negli appuntamenti che contano. Al lavoro per la squadra unisce una freddezza glaciale negli ultimi sedici metri. Cecchino.

ALLENATORE

Alessio Dionisi (Imolese): non ce ne vogliano D'Angelo e Italiano, tecnici di valore assoluto che si sono meritati sul campo la possibilità di allenare in B, ma il giovane mister della formazione romagnola merita un elogio per ciò di straordinario che è riuscito a fare al timone di questa matricola terribile, capace di concludere al terzo posto il primo campionato tra i professionisti e di eliminare negli spareggi promozione il Monza milionario di Berlusconi. Applausi.