Il salernitano Rocco Hunt rifiuta di cantare il nuovo inno del Napoli

Secondo quanto riportato da Il Mattino, il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis avrebbe proposto a Rocco Hunt, il ventenne di origini salernitane che ha conquistato la notorietà vincendo la sezione nuove proposte dell’ultima edizione del Festival di Sanremo con il brano dal titolo “Nu juorno buono”, di collaborare al progetto per il nuovo inno della squadra partenopea. Ma Rocco Hunt si è subito tirato fuori dalla competizione: “Non sono un tifoso, ho detto di no ad un invito simile della Salernitana, che però non era trapelato sui mass media. Un inno a ritmo di rap ci sta benissimo, l’idea è più che indovinata, ma lo deve scrivere un tifoso vero, penso a "Grazie Roma" di Antonello Venditti, come al Nino D’Angelo ragazzo della curva B. Io non sono ragazzo di nessun curva, non posso barare".
Non c’è che dire e anche il presidente Aurelio De Laurentiis, dapprima spiazzato per il rifiuto ma poi felice per la chiarezza, non batte ciglio, convenendo con il giovane Rocco Hunt che un inno è una cosa importante, racconta l’amore e la passione per una squadra e non può essere scritto o cantato in modo distaccato o impersonale.
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