TMW Radio

Mandorlini: "Gallo? Bravo allenatore, Vicenza deve tornare nel calcio che conta"

Mandorlini: "Gallo? Bravo allenatore, Vicenza deve tornare nel calcio che conta"TMW/TuttoC.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Ieri alle 11:40Altre news
di Lorenzo Carini

L'esperto allenatore Andrea Mandorlini è intervenuto nel corso della trasmissione "A Tutta C" su TMW Radio per commentare vari temi relativi al campionato di Serie C: "Il Girone C è ricco di squadre importanti e grandi piazze, sarà molto difficile: è sempre stato complicato e ricco di competitività tra le varie società. Ravenna? Il ripescaggio è stato bello perché sono arrivati secondi in campionato e hanno vinto Playoff e Coppa Italia: la proprietà è fortissima, è una famiglia storica di Ravenna. Mio figlio fa il direttore sportivo lì, anche il Girone B è molto competitivo: ci sono Ascoli, Perugia, Ternana... C'è stato poco tempo per costruire la squadra, il ritiro è appena iniziato anche se i giocatori si allenavano già da sette-otto giorni. Ho iniziato ad allenare al Ravenna, mio figlio ha giocato e concluso la carriera lì".

Su Gallo a Vicenza: "Fabio viene da un campionato vinto. La piazza di Vicenza è difficile e avrebbe meritato di andare in B assieme al Padova, ma i Playoff sono tremendi. Bisogna ripartire e riformare la squadra, ma Gallo è un bravo allenatore: Vicenza deve tornare nel calcio che conta. Zamuner è stato un mio giocatore, poi procuratore dei miei figli e ora direttore sportivo: è giovane e bravissimo, ha tanta voglia di far bene in una piazza esigente e gli auguro tutto il bene possibile. Scontro Vicenza-Cittadella? Il Cittadella farà una squadra per tornare subito in B, dopo tanti anni è incappata in una retrocessione e la vedo tra le favorite come il Vicenza. Anche il Brescia farà una rosa forte, ci sono diverse squadre che possono ambire a vincere il campionato".

Sulla Triestina: "Dispiace, è una piazza storica e importante. Non mi piace giudicare, ma credo che dovrebbe esserci un'autorità di controllo. Mi auguro che tutto vada per il meglio e che si riesca a vendere la società per poi disputare regolarmente il campionato".

Sugli aspetti tattici della Serie C: "E' cresciuto tutto, quando ho iniziato io c'erano meno allenamenti mentre adesso si sa e si conosce tutto. La nostra scuola di allenatori è all'avanguardia e cerca in tutti i modi di metterti a conoscenza delle cose nuove che si presentano nel calcio mondiale. La qualità del gioco è cresciuta, così come le idee degli allenatori anche se sono i calciatori a far la differenza. Sono favorevolissimo ai giovani, ma deve giocare chi è bravo. Il valore del nostro calcio deve riprendersi perché non siamo andati alle ultime edizioni del Mondiali. Forse abbiamo perso un po' la nostra identità di base, ma fa parte dei tempi che cambiano".

Ascoli-Ravenna, un amarcord: "Ascoli è stata la mia fortuna, in Serie C vedo poco una piazza del genere ma sta affrontando tanti anni difficili. Pulcinelli ha lasciato, c'è grande entusiasmo con la nuova proprietà e mi sembra che siano stati superati i 2000 abbonamenti. Tutte le squadre in cui ho allenato o giocato hanno fatto la Serie A per tanti anni, l'Ascoli meriterebbe di ritornarci".

Sulla questione del VAR a chiamata: "E' un bel passo avanti. Ma sono importanti le persone. Orsato è il massimo a cui si può puntare, è un bene che ci sia lui a dirigere queste nuove situazioni perché è una grande persona. Con lui le cose miglioreranno".