Vicini ai tifosi del Catania. Il caso Triestina: ma il passato cosa ha insegnato? Rossi da "libro Cuore"

Vicini ai tifosi del Catania. Il caso Triestina: ma il passato cosa ha insegnato? Rossi da "libro Cuore"TMW/TuttoC.com
Oggi alle 00:00Il Punto
di Luca Esposito

Editoriale di oggi che si apre con un enorme in bocca al lupo ai tifosi del Catania che stanno combattendo la partita più importante di sempre. Erano partiti da casa con l'obiettivo di sostenere la squadra del cuore nella sgambatura di oggi pomeriggio, ora sono ricoverati in ospedale in prognosi riservata a causa di un gravissimo incidente stradale. Tutto il mondo ultras italiano, da Nord a Sud, si stringe al fianco della curva Sud rossoblu e di un popolo che sta vivendo ore di angoscia e trepidazione. L'auspicio è che tutto possa essere quanto prima archiviato come un brutto ricordo e che presto ciascuno di loro potrà tornare a cantare sugli spalti del Massimino. Estendiamo l'abbraccio alle famiglie e agli affetti più cari. Parlare di calcio come nulla fosse dinanzi a queste notizie terribili non è mai facile, noi ci proviamo anche in segno di rispetto per i tanti lettori del nostro portale. E iniziamo con una riflessione che riguarda il caso Triestina-Rimini. Il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha evidenziato le difficoltà delle due società, con gli alabardati che non hanno nemmeno iniziato il ritiro e tesserati che se ne andranno alla spicciolata. Avevamo detto una marea di volte in passato che i criteri per le iscrizioni dovessero essere più severi. Non basta aver pagato gli stipendi fino a giugno: ogni squadra deve dimostrare di avere le risorse necessarie nel medio-lungo periodo e non soltanto per evitare la cancellazione dal campionato. Qui stiamo parlando di professionismo e non è possibile che atleti, allenatori e dirigenti non sappiano ancora se faranno parte di un club e se riceveranno puntualmente lo stipendio. E per tanti di loro c'è il rischio di un anno di stop senza ingaggio, visto che le panchine sono già tutte occupate e il mercato si sta muovendo rapidamente. Agli organi competenti il compito di intervenire subito, evitando di far partire realtà che sono poi destinate alla cancellazione come accaduto a Taranto e Turris e al Catania qualche tempo fa. Se nemmeno stavolta il passato è stato da insegnamento vuol dire davvero che non c'è alcuna voglia di cambiare questo sistema.

Oggi sono stati compilati i gironi e, in attesa dei calendari e degli accoppiamenti della coppa Italia, diciamo la nostra su un altro tema che ci sta a cuore: i divieti per i tifosi. Non sono state ascoltate le istanze di Questure e Prefetture che - soprattutto in Campania - chiedevano un criterio non geografico. Invece la Lega e la FIGC hanno fatto di testa loro, col rischio concreto che al Sud la maggior parte delle gare si disputerà - nella migliore delle ipotesi - senza spettatori nel settore riservato agli ospiti. Possibile che nel 2025 non si riesca a trovare una soluzione affinché nessuno debba sentirsi penalizzato? A cosa è servita la tessera del tifoso o qualsivoglia altra schedatura forzata se Cavese-Salernitana non prevederà una vendita libera di biglietti? Tutto molto triste. E il fatto che ai tifosi granata vengano precluse le trasferte per 4 mesi è un qualcosa che lascia tanto amaro in bocca agli appassionati di calcio. Non si lanciano i sediolini in campo, non si aggredisce uno steward, ma condannare una città e una provincia con decine di migliaia di tifosi per il gesto di pochi sconsiderati (già daspati) è una forzatura oltre che un danno ad una Salernitana priva del dodicesimo uomo per tutto un girone. E sappiamo da quelle parti quanto questa componente possa fare la differenza, soprattutto in una categoria del genere. Quanto al mercato, la regina è senza dubbio il Benevento. Aver creato un mix di giovani e gente di categoria fa capire che la proprietà e il direttore sportivo hanno imparato tanto dalle esperienze pregresse, con Tumminello che costituisce la vera e propria ciliegina sulla torta senza dimenticare Maita in mediana e Scognamillo al centro della difesa. Una corazzata ad oggi superiore al pur ottimo Catania e a quel Trapani che merita un plauso: Antonini, partendo da -8, ha investito prendendo 15 giocatori in 10 giorni. Nelle stesse condizioni chi mai lo avrebbe fatto? A Foggia, invece, enorme punto interrogativo ma la scelta da libro Cuore di Delio Rossi che riconcilia con i valori del calcio. Un tecnico che due anni e mezzo fa lasciò per troppo amore e per il grande coinvolgimento emotivo che torna nella sua casa calcistica nel momento di difficoltà, rinunciando a un triennale pur di mettersi in discussione e con la consapevolezza che ci sarà da soffrire per salvarsi a causa del ridimensionamento economico messo in atto dalla società capitanata da Canonico. Certo, i sentimentalismi non basteranno e bisogna capire come mai "a Foggia non vuole venire nessuno", ma se la piazza saprà accettare la realtà calandosi nel momento ci sono comunque i presupposti per mantenere la categoria.  
La Salernitana, invece, è ancora un cantiere aperto. In attesa di capire se stavolta andrà in porto il progetto per il nuovo stadio (giocare almeno due anni in un impianto provvisorio è una incognita), la dirigenza è chiamata a prendere altri 8-9 calciatori per completare una rosa lacunosa. In difesa mancano due difensori di livello, in mediana Capomaggio è un punto interrogativo visto che Salerno non è Cerignola sul piano delle pressioni e in avanti si va verso la firma di Liguori che, per le note vicende personali, sarà inviso alla curva Sud. Ogni volta che una trattativa richiede un esborso economico ci sono sempre ostacoli e se la società, dopo due retrocessioni di fila, continuerà a spendere solo quanto incassa correrà davvero il rischio di giocare in uno stadio vuoto e con i tifosi in contestazione. Per il resto ci aspettiamo un mese di agosto più intenso, visto che in generale è un mercato non particolarmente entusiasmante. L'Union Brescia (che sostituisce la FeralpiSalò, per buona pace dei tifosi di un club che stava diventando una bella realtà professionistica) si sta muovendo bene facendo leva sul blasone (ma il "vero" Brescia potrebbe militare nel dilettantismo, sarebbe un bel caos), il Vicenza ha perso qualche pezzo pregiato (Della Morte, Ferrari, Ronaldo, Laezza) ma ha messo a disposizione del mister elementi interessanti in attesa dell'arrivo di un attaccante da doppia cifra, devono fare decisamente di più Perugia, Ascoli, Cittadella, Crotone, Cosenza e Ternana, con gli umbri alle prese con problemi societari che hanno richiesto il ritorno sulla scena del Sindaco ed ex presidente Bandecchi.