Rimini, Marco Brighi da 100 e lode: "Traguardo che fa piacere"

Rimini, Marco Brighi da 100 e lode: "Traguardo che fa piacere"TMW/TuttoC.com
Marco Brighi
© foto di Gilberto Poggi/TuttoLegaPro.com
giovedì 10 gennaio 2013, 14:00Altre news
di Alessio LAMANNA
fonte Nuovo Quotidiano di Rimini

Ci sono traguardi che prescindono dalla categoria o dal momento che sta attraversando la squadra. Marco Brighi sta per tagliare quello delle cento presenze in maglia biancorossa (campionato e play-off compresi) e il “Brianteo” di Monza dovrebbe fare da palcoscenico per quello che resta comunque un segno distintivo nella carriera di qualunque giocatore: “Certo, in questo momento dovremmo pensare più alla classifica che ad altro – ammette il capitano del Rimini però non nascondo che mi fa piacere aver giocato così tante partite con la maglia della squadra della mia città. E’ sicuramente una gran bella cosa”.

Era il 2 settembre 2001 quando Marco Brighi giocò la sua prima gara da professionista con la maglia a scacchi. C’era un gran sole e il Rimini superò il Gualdo 2-1 con la prima doppietta di Di Nicola (in mezzo il gol di un giovane Matteini): “Quella dell’esordio è la partita che ricordo più facilmente – continua Brighi – anche perché fui espulso per doppia ammonizione. Avevo 18 anni e a quei tempi era fin troppo facile l’accostamento con mio fratello Matteo (esploso due stagioni prima, ndr) ma fu un gran bel campionato. Del resto la squadra era forte e per un giovane come me era più facile emergere in un simile collettivo. Poi ovviamente c’è la finale con la Turris che ci ha dato la promozione in C2, un ricordo bello non soltanto per me”.

E mentre Marco Brighi si appresta a diventare “centenario”, il futuro prossimo dice trasferta a Monza: “Ci servono i punti senza guardare troppo in faccia all’avversario, anche se sappiamo trattarsi di una squadra molto forte con davanti giocatori dotati di grande estro come Gasbarroni. In questo momento dobbiamo pensare solo alla classifica, estraniandoci dalle chiacchiere, dalla sfortuna, dai nostri errori e da tutto il resto che può essere il mercato o le trattative per il passaggio di proprietà della società”. All’andata i biancorossi furono sconfitti ben oltre i propri demeriti, la prima di tante partite finite con l’amaro in bocca: “Di quella gara dobbiamo tenere vivo il ricordo che giocando bene, come sappiamo, possiamo mettere in difficoltà anche una squadra come il Monza. E’ chiaro che un giocatore come Gasbarroni va limitato perché è la fonte principale del loro gioco, ma ci sono altri elementi a cui prestare attenzione. Solo con la massima concentrazione possiamo fare risultato in un match così difficile”.