Salernitana, perso un intero patrimonio. Rispunta l'ex patron Aliberti

"Nessuno paragoni questa mancata iscrizione con quanto è accaduto nell'estate del 2005". Aniello Aliberti dal suo eremo di San Giuseppe lancia un avvertimento a chi ha accostato le vicende della Salernitana di Lombardi alla sua esperienza. "Qua siamo di fronte ad una mancata iscrizione, sei anni fa furono ben altre le motivazioni che portarono alla cancellazione della Salernitana Sport. In tanti hanno dimenticato che ricapitalizzai per 7 milioni e 700mila euro oltre ad istruire una pratica per la rateizzazione per il debito con l'erario. Ci fu una lunga battaglia fino al Consiglio di Stato con delle sentenze "pezzotto" quanto il lodo Petrucci". Mastica amaro Aliberti. "Con l'obbrobrio del Lodo Petrucci la Salernitana è stata espropriata. Dai calciatori a tutti i beni di proprietà tra i quali Castel Rovere e gli immobili di San Giuseppe Vesuviano. Fu fatto un danno enorme ma, sotto quest'aspetto, la querelle è tutt'altro che finita. Piuttosto quest'epilogo deve far riflettere chi in questi anni è andata a vedere una cosa senza nè arte nè parte. Saranno contenti quelli che il 9 agosto 2005 brindarono all'hotel Baia per l'esclusione della Salernitana dalla serie B. Imborgia, Soglia, Lombardi ed altri. Magari ci sarà qualcuno che starà brindando anche ora". Per il patron dell'Agria non è Lombardi il principale responsabile del nuovo flop del calcio salernitano. "Nel 2005 c'erano delle pseudo istituzioni ed un sindaco provvisorio- prosegue Aliberti- e ricordo che proprio dalla segreteria del Comune partì il fax per attivare il Lodo Petrucci. All'epoca si accontentarono di barattare una C1 che non ci apparteneva con la serie B che era la nostra categoria. Lombardi ed i soci dell'Ance furono messi dalle istituzioni nelle condizioni di rilevare quel titolo e fare i guai che hanno fatto. Le responsabilità sono loro più di Lombardi".
Si riparte dalla D... C'è chi spinge per un ritorno di Aniello Aliberti alla guida del club granata. "Non posso fare niente, ora tocca ai salernitani dopo di disastri compiuti da questi in sei anni. Casillo pronto a tornare con Murolo? Per cortesia, parlo dei vivi. Passiamo alla prossima domanda. Ripeto: la mia Salernitana è stata fatta a pezzi e svenduta. Prendete il lotto di San Giuseppe, valeva cinque milioni di euro e l'hanno venduto all'asta a 700mila euro. Per non parlare di Castel Rovere valutato solo 400mila euro. Una distruzione totale ma non finisce qua perché fin quando avrà fiato lotterò per far valere le mie ragioni. Dalla mia ho la sentenza del tribunale di Napoli che abbatte definitivamente questo mostro giuridico del Lodo". Sotto quest'aspetto Aliberti annuncia importanti novità. "Sentenza parziale perché se non farà ricorso la curatela lo farò in prima persona. Mi spiego meglio, il perito ha valutato la Salernitana 6 milioni e mezzo di euro ed è stato fissato il risarcimento per 3 milioni e mezzo. Vorrei capire il perché ed è per questo che farò presentare ricorso. E non finisce qui. Avviaremo una procedura contro la Figc al Tar del Lazio perché il tribunale di Napoli ha dichiarato di non essere competente in materia. Dovranno pagare io non mi arrendo ed aspetto sempre la sentenza del Tar del Lazio in relazione al contenzioso con l'Agenzia delle Entrate. Poi vorrei capire perché vogliono far ripartire questa nuova squadra dalla D. A noi la negarono, ora il signor Tavecchio afferma che bisogna basta pagare 300mila euro. Dovrebbero ripartire anche loro dalla terza categoria come toccò a noi. In ogni caso: la battaglia non è finita qui".
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