Inizia il mercato - Cosa aspettarsi dal Renate: è caccia agli under

Inizia il mercato - Cosa aspettarsi dal Renate: è caccia agli underTMW/TuttoC.com
L'anno che verrà
© foto di Sarah Furnari/TuttoLegaPro.com
lunedì 1 gennaio 2024, 21:00Girone A
di Francesco Moscatelli
In collaborazione con Matteo Fumagalli de "Il Giornale di Carate"

Anno nuovo, situazione anche nuova. La vittoria contro il Trento (1-0, 23 dicembre) ha permesso quantomeno di togliere un po' di tensione a poche ore dal Natale e feste correlate, ma il giro di boa vede ad ogni modo un Renate un po' attardato. Storicamente, negli ultimi anni, le Pantere hanno sempre offerto buoni andamenti nel girone di andata per poi calare nel corso della primavera: quest'anno i trend sembrano essersi invertiti. O meglio, in Brianza si spera che la fioritura arrivi proprio a primavera, laddove i tre punti contano qualcosa di più che tre punti. Invertire è dunque la parola d'ordine, tra un panettone e una calza dove quest'anno c'è un po' troppo carbone. 

Anno nuovo e sarà, in primo luogo, sostanzialmente guida tecnica nuova. Niente Pavanel, la missione di uscire dalle sabbie mobili è tutta nelle mani di Colombo. Non può fare testo l'esordio con i trentini, troppo poco tempo per impostare soluzioni tattiche: la pausa natalizia è dunque propizia per immagazzinare nuovi dettami e capire qualcosa di più sulla rosa che, ovviamente, come in ogni cambio di allenatore, vede azzerarsi o quasi ogni tipo di gerarchia. Ed è proprio per l'avvicendamento dicembrino che appare ancora più complicato riempire le caselle nel gioco del calciomercato: chi va e chi resta, innanzitutto; e poi chi arriva.

Anzi no. Niente poi, il tempo stringe e sarà probabile che chi arriva sarà prima, perché poi potrebbe essere tardi e le altre non aspettano. E allora, diciamo innanziutto che non dovrebbe essere un mercato nerazzurro che attende gli ultimi giri di lancette della sessione (gong fissato per il 31 gennaio alle ore 20) per dare il benvenuto ai volti nuovi.

Secondo quali criteri si muoverà il tandem Crippa-Magoni? Innanzitutto l'estate ha prodotto un mercato in entrata di pedine piuttosto esperte (sopra la media in rifermento a queste latitudini): è probabile che gennaio, in tema di acquisti, provi un po' a riequilibrare questo fabbisogno di gioventù con arrivi squisitamente under (dal 2001 in avanti). La storia di Alberto Colombo parla poi di un modulo usato in via preferenziale (3-5-2), ma è altrettanto vero che per Colombo modulo non vuol dire dogma, anche perché tale impostazione in diverse occasioni se l'è trovata sul proprio cammino, gestendola a volte anche felicemente come è accaduto a Monopoli. Per una squadra abituata da alcuni anni al 4-3-3 questo potrebbe rappresentare un cambiamento di pelle, ma solo fino ad un certo punto. Quanto attualmente è marcata la duttilità negli elementi della rosa attuale? Il Renate reparto per reparto: stato dell'arte e primi battiti di un 2024 di rabbia e d'orgoglio.

Difesa - Tra i pali improbabili stravolgimenti. Fallani in pole (nonostante un girone di andata non sempre all'altezza) e Ombra a cercare di sovvertire una gerarchia fino a questo momento piuttosto granitica. Nel pacchetto arretrato già appaiono i motivi di quel "cambiamento di pelle fino ad un certo punto": a sinistra Possenti e Bracaglia sono piuttosto intercambiabili, adattabili quali braccetti mancini così come terzini di uno schieramento a quattro (e lo stesso vale per Anghileri a destra, ma lì Auriletto dovrebbe essere una garanzia ed è più probabile che il capitano sia dunque chiamato a fare più il "pendolo" a tutta fascia). Se cambiamento di modulo fosse, uno dei due andrebbe a fare il "quinto" di centrocampo e, di conseguenza, almeno un arrivo in difesa possibilmente mancino potrebbe attivare i radar della coppia dirigenziale renatese, visto anche la sfortuna che ha colpito Munaretti nella rottura del suo crociato ad inizio ottobre. In uscita possibile un prestito in D per il giovane Nicolini. 

Centrocampo - Con esterni sempre più "ruolo chiave", soprattutto in un possibile 3-5-2, gli sforzi si concentreranno prevedibilmente proprio sulle corsie. Garetto, Esposito e Baldassin, ognuno a suo modo, appaiono un gradino più in alto nelle gerarchie, gerarchie che vedono invece un Gasperi (già utilizzato ad intermittenza) non così semplice da posizionare nell'attuale mediana. Il lavoro dietro la scrivania sarà dunque soprattutto sui laterali: le titolarità appunto non mancherebbero (Anghileri e uno tra Possenti e Bracaglia), ma a livello numerico qualcosa serve anche perché il capitano, da un mese perfettamente abile e arruolato, arriva comunque da un lungo periodo di infermeria. 

Attacco - Tutto ruota sempre intorno al modulo, qui più che in altri reparti perché se fosse davvero 3-5-2 allora gli esterni offensivi (in particolare Procaccio e Ghezzi, quest'ultimo anch'egli sulla via del recupero, mentre Sartore è già a Trapani) sarebbero le pedine più sacrificabili. Bianchimano resterebbe sempre al centro del villaggio, confidando su una forma fisica che dovrebbe finalmente assisterlo anziché frenarlo dopo tanti anni di tribolazioni. Bianchimano paradossalmente più sicuro rispetto a Sorrentino, il cui contratto in scadenza è un dato da tenere in considerazione: dovrebbe rimanere, ma se arrivasse un'offerta... Molto difficile invece rivedere Maletic in maglia azzurra (non che finora lo si fosse visto con frequenza) mentre a ronzare intorno alla punta nativa della vicina Carate Brianza dovrebbe esserci una delle poche note liete di questo girone di andata, quel Marco Tremolada già autore di tre reti e tenuto in grande considerazione pur non essendo di proprietà. In alternativa Rolando, cui la qualità dovrebbe garantire comunque un posto da titolare o un ruolo da dodicesimo, come seconda punta o mezzala offensiva che raccorda. 

Settimo posto lo scorso anno al giro di boa (dopo l'Arzignano, poi ci fu la "prima" di ritorno, con il Novara, a due passi dal Natale), quattordicesimo posto quest'anno. Si, non vi è dubbio. Sarà mercato. Sarà (davvero) di riparazione.