Pessotto a TC: "Squadre B? A parte la Juve nessuno le considera importanti"

Gianluca Pessotto, punto di riferimento fondamentale per la Juventus, unica società italiana ad aver puntato sulle seconde squadre, con l’Under 23 impegnata nel girone A di Serie C, è intervenuto ai microfoni di TuttoC.com nella rubrica 'il club dei 100'. Pessotto ha parlato approfonditamente del progetto squadre B che, anche su queste pagine, abbiano definito tante volte importante, ma nessun altro ha finora seguito: “Secondo me, a parte la Juventus nessuno lo considera davvero importante. Ed è un peccato: dopo la Svezia, ci sono state tante parole, sembrava potesse essere un punto di svolta importante. Invece sono passati quattro anni e siamo rimasti da soli, pur avendo avuto degli interlocutori incredibili come la FIGC e la Lega Pro col presidente Ghirelli. Eppure ci sono nazioni che lo fanno da anni: si vede che qualche risultato lo hanno ottenuto. Il Portogallo, per esempio, aveva rinunciato alle seconde squadre e poi le ha fatte ripartire: si sono resi conto che c’erano dei buchi generazionali. Noi pensavamo e pensiamo che possa essere un anello di congiunzione fondamentale. Certo, mi rendo conto che non sia semplice: la seconda è una squadra a tutti gli effetti.
Comporta oneri, organizzazione, uno stadio in cui giocare. Non è semplice, ma penso che sia importante. Quando racconto la mia storia, parlo della C come di uno step fondamentale. Oggi abbiamo la possibilità di aiutare i nostri ragazzi ad affrontarlo, perché le seconde squadre diminuiscono il rischio: qualche giocatore lo perdi comunque, qualcun altro arriverà comunque, ma molti li salvi. I numeri sono confortanti, abbiamo registrato un aumento esponenziale di presenze in prima squadra da parte di calciatori cresciuti nel nostro settore giovanile. E l’obiettivo è avere giocatori formati nell’Under 23 che entrino in pianta stabile in prima squadra. Ma, ripeto, essere da soli non aiuta: avere altre seconde squadre consentirebbe di scambiarsi informazioni, crescere assieme, ragionare di sistema. È un peccato che non sia così, anche perché noi siamo molto contenti dei risultati che abbiamo ottenuto finora”.
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