Pessotto a TC: "Squadre B? A parte la Juve nessuno le considera importanti"

Pessotto a TC: "Squadre B? A parte la Juve nessuno le considera importanti"TMW/TuttoC.com
Gianluca Pessotto
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
domenica 13 marzo 2022, 17:00Girone A
di Valeria Debbia

Gianluca Pessotto, punto di riferimento fondamentale per la Juventus, unica società italiana ad aver puntato sulle seconde squadre, con l’Under 23 impegnata nel girone A di Serie C, è intervenuto ai microfoni di TuttoC.com nella rubrica 'il club dei 100'. Pessotto ha parlato approfonditamente del progetto squadre B che, anche su queste pagine, abbiano definito tante volte importante, ma nessun altro ha finora seguito: “Secondo me, a parte la Juventus nessuno lo considera davvero importante. Ed è un peccato: dopo la Svezia, ci sono state tante parole, sembrava potesse essere un punto di svolta importante. Invece sono passati quattro anni e siamo rimasti da soli, pur avendo avuto degli interlocutori incredibili come la FIGC e la Lega Pro col presidente Ghirelli. Eppure ci sono nazioni che lo fanno da anni: si vede che qualche risultato lo hanno ottenuto. Il Portogallo, per esempio, aveva rinunciato alle seconde squadre e poi le ha fatte ripartire: si sono resi conto che c’erano dei buchi generazionali. Noi pensavamo e pensiamo che possa essere un anello di congiunzione fondamentale. Certo, mi rendo conto che non sia semplice: la seconda è una squadra a tutti gli effetti.

Comporta oneri, organizzazione, uno stadio in cui giocare. Non è semplice, ma penso che sia importante. Quando racconto la mia storia, parlo della C come di uno step fondamentale. Oggi abbiamo la possibilità di aiutare i nostri ragazzi ad affrontarlo, perché le seconde squadre diminuiscono il rischio: qualche giocatore lo perdi comunque, qualcun altro arriverà comunque, ma molti li salvi. I numeri sono confortanti, abbiamo registrato un aumento esponenziale di presenze in prima squadra da parte di calciatori cresciuti nel nostro settore giovanile. E l’obiettivo è avere giocatori formati nell’Under 23 che entrino in pianta stabile in prima squadra. Ma, ripeto, essere da soli non aiuta: avere altre seconde squadre consentirebbe di scambiarsi informazioni, crescere assieme, ragionare di sistema. È un peccato che non sia così, anche perché noi siamo molto contenti dei risultati che abbiamo ottenuto finora”.