Top & Flop di Mantova-AlbinoLeffe

23.01.2022 18:22 di Francesco Moscatelli   vedi letture
Manconi, TOP AlbinoLeffe
TMW/TuttoC.com
Manconi, TOP AlbinoLeffe
© foto di Federico Gaetano

Un gol per parte, un gol per tempo. Siglati dai calciatori in copertina, come nella migliore tradizione dei cartoni animati giapponesi. In riva al Mincio il campo non è rotondo, il pallone quando lo calci non è ovale, la partita è durata 97 minuti e non tre pomeriggi, ma gli spettatori hanno comunque avuto modo di apprezzare due squadre, Mantova e AlbinoLeffe, che possono senza dubbio ambire, laddove sistemassero le rispettive lacune, a qualcosa di più. Un 1-1 divertente, tutto sommato giusto, firmato da compagini che non riescono a nascondere come il girone di andata abbia offerto loro più di un grattacapo, ognuna di esse per motivi differenti. Seriani che passano in vantaggio all'ottavo minuto con Manconi (decimo gol per lui pur avendo saltato metà delle partite), poi sono più i padroni di casa che gli ospiti a provare a pungere ma l'intervallo vede i virgiliani prendere un the senza zucchero. Gli errori sottoporta -pesanti- dello stesso Manconi prima e di Tomaselli poi lasciano il risultato in bilico. E qui, a quattro minuti dal termine, il patatrac (o il premio di una rincorsa): Genevier scomposto su Pilati, Guccione dagli undici metri (primo rigore fischiato a favore dei mantovani in questa stagione) non sbaglia. 1-1 e classifiche che non si smuovono. Ma Mantova e AlbinoLeffe, ognuna a suo modo, ci sono. 

Vediamo ora coloro che, a nostro avviso, sono risultati essere i migliori e i peggiori nel match disputato questo pomeriggio allo stadio "Danilo Martelli" di Mantova.

TOP:

Guccione + le scelte in corsa di Galderisi (Mantova): ora non c'è più l'imbarazzo di dover raccontare che il proprio miglior marcatore in questa stagione è un difensore centrale (Milillo). A togliere le castagne dal fuoco, oggi e più in generale, sembra essere sempre Guccione, trequartista ora capocannoniere dei virgiliani con quattro reti. Freddissimo dal dischetto che lo ha visto di fronte ad un portiere che, quest'anno, di penalty ne ha neutralizzati più d'uno, il classe '92 mantovano d'origine e di maglia materializza un punto che vale più di una semplice tacca sul libretto della graduatoria. Privo di fatto di un attaccante puro dopo il forfait in extremis di Paudice, è proprio Guccione a firmare le occasioni più pericolose, anche nei minuti successivi (un paio di occasioni) al vantaggio ospite. Un pareggio meritato quello colto dalla squadra biancobandata, frutto soprattutto di un cambio di passo tra il primo e secondo tempo: un cambio di passo che è diventato un cambio di modulo (difesa a tre) che ha portato nei minuti finali Milillo a costituire un punto di riferimento in area avversaria. Galderisi, nonostante alcune assenze, è riuscito a miscelare le certezze con qualche variazione sul tema, attingendo ad una panchina piuttosto profonda. Ogni tanto le serve drastiche, seppur dolorose, servono. CLASSIFICA CHE RESTA TRABALLANTE, MA BAROMETRO CHE VIRA SU BEL TEMPO

Manconi + una distinta ora (quasi) completa (AlbinoLeffe): che Manconi abbia un tecnica "fuori categoria" sarebbe quasi ridicolo farlo notare all'alba del 2022. Anche in riva al Mincio la seconda punta milanese ha evidenziato un tasso di letalità che pochi possono vantare, trovando l'angolino più lontano dopo aver senza pietà sfruttato un errore altrui. Ciò che stupisce è la constatazione che solo un malanno fisico può frenare il classe '94. Jacopo è impermeabile a tutto: alle "solite" voci di mercato, alle legittime aspirazioni, ai confronti e ai ricorsi storici. Jacopo, quando scende in campo, ha in mente una cosa soltanto: la porta. Suo il gol prima della pausa (il primo nella storia dell'AlbinoLeffe Stadium, peraltro), suo il primo gol dopo la pausa. Nessuno può distrarre Jacopo dal suo passatempo preferito: fare gol ai portieri avversari. E' stato un AlbinoLeffe ordinato, finalmente recuperato in ogni reparto con ritorni che potrebbero regalare un "cambio di passo" nel girone di ritorno: questa è la notizia più importante, al di là di un risultato che, modalità a parte, va comunque accettato di buon grado. Ora Marcolini ha alternative nel pacchetto arretrato (con Riva preziosissimo jolly in almeno due caselle su tre), alternative a centrocampo (Gelli deve trovare ancora il ritmo partita, oggi è sembrato un po' "indietro" come naturale che fosse ma il suo ritorno ha quasi il valore di un nuovo acquisto), alternative in attacco, con il lusso di un Sacha Cori oggi spettatore. Stadio inaugurato + infermeria (quasi) vuota: lo vogliamo chiamare un "nuovo campionato"? OLTRE L'AMAREZZA, QUALCHE SEGNALE CHE FA BEN SPERARE

FLOP:

Militari-Silvestro (Mantova): il "flop" in questa domenica di fine gennaio, lo decide direttamente il mister. Non tornano dagli spogliatoi né Militari, autore del passaggio fatale che consegna la palla nei piedi di Manconi che poi realizza, né Silvestro apparso evanescente sulla mancina. Sostituzioni lecite che propongono nella ripresa un Mantova più volitivo, anche se pure dopo il vantaggio ospite la squadra virgiliana ha mostrato una discreta reazione con una doppia occasione di Guccione. Tra i meno positivi ci sarebbe anche Zappa, sempre piuttosto isolato nella sua posizione di terminale offensivo, ma l'unico ex della gara, a sua parziale discolpa, non doveva nemmeno giocare dal primo minuto, catapultato in campo all'ultimo momento dopo il forfait in extremis di Paudice. Non sono mancate le assenze in casa mantovana -De Cenco in primis- e, nonostante ciò la squadra ha offerto almeno una prestazione di volontà. E Galderisi deve ripartire da questo dato. INSUFFICIENZE RIMEDIATE IN TEMPO 

Michelotti + ingenuità difensive non nuove (AlbinoLeffe): primo tempo di grande difficoltà per il laterale classe 2001 che, contro Piovanello, ha faticato oltremodo in fase di copertura. Nato probabilmente come terzino di spinta (e infatti in bluceleste è attivo come "quinto" in mediana) il trentino scuola Chievo e Cagliari è chiamato a migliorare nel contenimento. Sostituito nel corso dell'intervallo, Marcolini ha optato per una soluzione diametralmente opposta, ossia per un "quinto" che è prima di tutto difensore e poi esterno (Gușu), ottenendo risultati più rassicuranti. Il rammarico della domenica bluceleste sono ancora una volta i ripiegamenti difensivi che regalano penalty facili facili per l'avversario di turno. Era successo a Crema (Cori su Varas), era successo a Sesto San Giovanni (Giorgione su Brentan), è successo anche a Mantova (Genevier su Pilati). Ma pure a Lecco (Nichetti su Petrovic), anche se lì il tabellino finale era risultato al palato come una crepes con la crema di nocciole. Tanti ripiegamenti che denotano spirito di sacrificio, anche e soprattutto di coloro che hanno più di qualche anno di esperienza. Però troppa foga, troppa irruenza e, in questo campionato così equilibrato, basta una frazione di secondo per rovinare un bel pomeriggio. Non facile trovare la soluzione per questa criticità ancora presente nelle pieghe dell'annata seriana. Forse si farebbe prima a segnare un gol in più. E fine delle trasmissioni. PER DORMIRE SONNI TRANQUILLI ORA SERVE UNA VITTORIA