Top & Flop di Novara-AlbinoLeffe

30.06.2020 23:52 di Francesco Moscatelli   vedi letture
Filippo Nardi, TOP Novara
TMW/TuttoC.com
Filippo Nardi, TOP Novara
© foto di Federico Gaetano

Bastava un pareggio. Sì, ma che rischi! 

E' il Novara a vincere in una sera il doppio passaggio del turno (successivamente ci sarebbe stato il rinunciatario Pontedera, dunque si va direttamente al terzo). Lo fa al termine di uno 0-0 che racconta tutta l'esperienza piemontese nel gestire una situazione forse oltremodo complicata. Perché l'AlbinoLeffe tradito alla vigilia da troppi polpacci parte subito forte, facendosi preferire per tutta la prima frazione, eccetto un fisiologico ritorno degli azzurri. Gelli e Sibilli più di Gonzalez e Bortolussi, non v'è dubbio. Occasioni create o buttate? E' difficile dare definizioni, certo è che quel palo esterno di Canestrelli e il salvataggio di Pogliano quasi sulla linea su tiro di Sibilli sono i primi flash che vengono in mente quando si riavvolge il nastro. Secondo tempo più equilibrato, con Novara pericoloso con Nardi e Peralta e in generale più a suo agio nell'incanalare la partita su ritmi ovviamente non più vorticosi. Un AlbinoLeffe che ha dato il massimo, un Novara che il meglio lo può e lo deve ancora offrire. Quest'anno non c'è da essere impazienti: registrato un verdetto, si scriverà subito, nero su bianco, una nuova verità. 

Ecco coloro che, a nostro avviso, sono risultati essere i migliori e i peggiori nel match disputato questa sera al "Silvio Piola" di Novara.

TOP:

Nardi (Novara): la giovane (giovane...diciamo che è l'età giusta per diventare determinanti in questa categoria se si vuole dire qualcosa di profondo nel calcio che conta) mezzala dimostra di avere le idee più fresche, sia in fase di rifinitura che in ottica realizzativa. A un quarto d'ora dal termine firma l'occasione azzurra meglio costruita del match, con un testa a testa vinto ai danni di Gușu e un tiro a giro che finisce poco fuori il secondo palo. Barbieri è ormai "il nome" (anche oggi inesauribile il laterale diciassettenne!) ma -non ci stancheremo mai di ripeterlo- con tempistiche più umane (e forse anche più "equilibrate") a Novarello stanno crescendo giovani di sicuro avvenire. Nardi è senz'altro l'esempio più evidente, ma è un nome in buona compagnia. Decisivi, ai fini della conservazione del risultato, anche l'esperienza di Buzzegoli e il discreto primo tempo di Piscitella, l'unico a tenere probabilmente botta ad una frazione sempre molto di stampo bluceleste. Più in generale, la catena di sinistra ha convinto complessivamente di più. BUONE NUOVE NOTIZIE TRA UN TOTEM E L'ALTRO...

Esserci. Ed esserci stati con forza e personalità (AlbinoLeffe): solo Top, nessun Flop, sia ben chiaro. Il fischio iniziale aveva rappresentato il raggiungimento di un primo obiettivo: esserci per tutto ciò che è stato in questi mesi e che questa società può ancora rappresentare, in valle così come nella nuova casa di Zanica. Il fischio finale ha rappresentato il raggiungimento di un secondo obiettivo: esserci stati non "per onor di firma", ma cercando il risultato (che avrebbe avuto quasi del clamoroso) fino all'ultimo. Nonostante due assenze pesanti come macigni, nonostante le forze ormai al minimo, nonostante l'improbabile (e fisicamente impossibile da reggere) 3-4-3 mai visto e mai studiato prima (assalti all'arma bianca a parte...). E' questo l'AlbinoLeffe che i tifosi vogliono: mai banale, sempre propositivo, fin dalle prime battute (due conclusioni nei primi 270 secondi di gioco). Doveva essere una squadra ormai in disarmo dopo il mercato (unidirezionale) invernale, è stata invece una primavera e una serata estiva sorprendente. Certo, per mantenere quel piccolo blasone costruito faticosamente negli anni un mercato anche in entrata ora non è più rinviabile. Ma intanto la compagine seriana può godersi una estate di tante piccole soddisfazioni, sperando in un po' di tranquillità dopo una prima parte di 2020 molto difficile, per forza di cose, a livello ambientale: la soddisfazione di essere riusciti a valorizzare alcuni giovani promettentissimi (Canestrelli e Savini in primis, al di là dell'infortunio del portierino) e aver soprattutto di aver dato una dimensione da vero calciatore ad alcuni elementi che inizialmente hanno faticato a fare quel salto di qualità che separa i forti dagli inespressi. In questo senso è stata la serata della verità per Sibilli, esterno nel quale già mister Alvini credeva molto. C'è voluto un po', ma quest'anno il campano ha dimostrato di saper prendere in mano la squadra. Il talento, a questi livelli, è presente in tanti giovani: in alcuni esce da solo, in altri deve essere aiutato dal lavoro giornaliero. E quando è così, la soddisfazione è ancora maggiore. Buona Estate AlbinoLeffe, è stato un anno impegnativo, nella testa prima che nelle gambe. Ora è davvero riposo. IL DOVERE DI UN RISULTATO SPORTIVO E IL DOVERE DI UNA RESPONSABILITA' SOCIALE

FLOP:

L'approccio e la prevedibilità (Novara): non bene le prime battute di gioco nelle quali i piemontesi sono stati quasi "aggrediti". Non bene nemmeno gli iniziali lanci lunghi, facile preda di un terzetto arretrato seriano molto attrezzato a livello fisico. Nel corso della prima frazione gli azzurri sono anche usciti dalla propria area con un paio di occasioni di rilievo, ma è indubbio che i primi quarantacinque minuti di gara rappresentino uno scampato pericolo per gli uomini di Banchieri. Un po' sottotono Gonzalez (sostituito ad inizio ripresa), così come non è stata facile la serata per Bortolussi che, quando ha visto che non era la sua festa, si è dato alle sportellate e al gioco sporco, compiti ampiamente previsti dal suo ruolo. Complessivamente aver mantenuto inviolata la porta di Lanni è senz'altro un merito che, da solo, basta giustificare un passaggio del turno che non ammette disquisizioni, ma è chiaro che è un Novara che ora dovrà produrre molto di più di quello proposto nella serata odierna per poter incidere in questi playoff. Oggi il poco è bastato. Fra una settimana probabilmente non più. SUBITO AL LAVORO PER UN CAMBIO DI PASSO

Niente e nessuno (AlbinoLeffe): inutile girarci intorno. E' un AlbinoLeffe che poteva rappresentare una mina vagante qualora fossero presenti tutti i suoi fattori-chiave. Cori e Giorgione sono fattori-chiave, non scopriamo l'acqua calda oggi sul tramontar di giugno 2020. Oggi non c'erano ed è inutile rimpiangerli. Anzi, nel primo tempo il tandem offensivo un po' atipico Gelli-Sibilli ha quasi scompaginato le carte non offrendo a Sbraga e sodali punti di riferimento all'interno della propria area. Non c'erano e dunque è stato fatto il possibile, tantopiù che nessuno di fatto manca davvero all'appello in questa serata. Forse non la migliore rappresentazione di Genevier (manovra a volte troppo "ragionata"), forse non la migliore rappresentazione di Gonzi (intermittente come spesso gli accade), ma non è qui il punto. E' una "Celeste" che non si è risparmiata, fino all'ultimo. E questo, in una gara così particolare come quella di questa sera, è davvero l'unico aspetto che rimarrà una volta spenta l'ultima luce del "Piola". E' un AlbinoLeffe che chiude in crescita, probabilmente nel punto in cui poteva e doveva chiudere. E questo fa ben sperare. BARRA DRITTA VERSO NUOVI ORIZZONTI