Top & Flop di Piacenza-Como

Il Piacenza fa bottino pieno tra le mura amiche contro la capolista Como grazie al gol nella ripresa di Corbari e l’ottima prestazione da parte dell’intero gruppo squadra. Per loro è successo ritrovato con tre punti in tasca in chiave salvezza, per gli ospiti è delusione totale con l’attuale vetta che fra 24 ore potrebbe esser occupata dalla Pro Vercelli.
Inizio di gara che stenta a decollare sotto il punto di vista delle emozioni, e così sarà per l’arco di tutti i primi 45’. La prima chance dei padroni di casa è al 14esimo con Cesarini che serve Gonzi, quest’ultimo a tu per tu con Facchin si fa anticipare. Al minuto 22’ Palma raccoglie una mina vagante a centrocampo e conclude in porta, la sfera sorvola la traversa di un metro circa facendo correre un brivido alla difesa del Como. La prima conclusione reale del Como arriva alla mezz’ora del primo tempo quando Gatto riceve da rimessa laterale sulla catena Mancina, si accentra e di collo pieno calcia in direzione secondo palo ma la traiettoria vede la sfera finire ampiamente al lato. Al minuto 34’ è ghiotta occasione per i Lupi, su schema da punizione Cesarini viene trovato in area piccola e tenta la girata per trovare il grande gol: gran bella idea, esecuzione insufficiente con la palla alta di un paio di metri rispetto alla porta difesa da Facchin. Sessanta secondi più tardi è sempre l’11 in casacca rossa con inserti bianchi che dall’interno dell’area tenta il tocco morbido indirizzato sul secondo palo, chiamando all’intervento plastico il ‘portiere dei biancoclù che smanaccia in angolo. Al minuto 38’ ci riprova Gatto per gli ospiti, ma il tiro termina abbondantemente alto. Nel finale di prima frazione sono proteste veementi di marca piacentina per due tocchi dubbi in area di rigore avversaria, tale dinamica comporta poco dopo l’espulsione del tecnico del Piacenza Scazzola che lascia anzitempo l’area tecnica di competenza.
Il secondo tempo vede il Como partire con l’acceleratore premuto tenendo le redini della gara alla continua ricerca del vantaggio. Ciò nonostante le trame di gioco e la ricerca degli avanti con continue verticalizzazioni non portano a grandi occasioni da gol, bensì ciò accade dal lato opposto dove il Piacenza è capace ad attenuare gli attacchi avversari e ripartire. Al minuto 50’ ci prova di potenza Gonzi dai trenta metri costringendo Facchin a far sua la preda in due tempi, poco dopo è il solito Cesarini a cercare la grande magia, in questo caso una rabona, ma non impensierisce il portiere avversario. Arrigoni al minuto 71’ cerca di riattivare i suoi con un tiro da fuori da dimenticare, poi sul ribaltamento di fronte sono nuovamente proteste per un presunto rigore non assegnato al Piacenza. La reazione questa volta arriva però sul campo e un’offensiva improvvisa del Piacenza vede Gonzi suggerire sul secondo palo dove Corbari con il piattone calcia e con l’ausilio del palo interno trova il che verrà il grande successo dei suoi. Nel finale a nulla servirà la girandola dei cambi per gli ospiti che nel tentativo di far male si aprono e lasciano spazio al Piacenza che colleziona diverse occasioni. Prima Palma e poi Lamesta ci provano da fuori senza fortuna, poi al minuto 89’ Corbari su angolo colpisce la traversa andando ad un passo dalla doppietta personale. Da segnalare l’espulsione di Crescenzi, capitano dei lombardi, per doppia ammonizione al minuto 87’.
TOP
Cesarini (Piacenza): ha tante qualità e lo fa vedere sul campo, seppur non trovi mai la via del gol è colui che precede con la maggior parte delle nitide occasioni il gol di Corbari. Parte come riferimento offensivo nel tridente e seppur sia prediletto per un ruolo da ala non fa rimpiangere la scelta del mister. Esce tra gli applausi dei pochi presenti. ARMA VINCENTE
Gatto (Como): l’uomo più rappresentativo di questa squadra quest’oggi non trova la rete, ciò nonostante è la pedina con più inventiva e giocate tra i piedi. Prova a concludere in porta in alcune occasioni e spesso mette in apprensione la difesa avversaria, ma tutto questo non basta. SUFFICIENTE
FLOP
Galazzi (Piacenza): gara ben disputata da tutti, ma senza dubbio nel complesso è lui la pedina che meno fa la differenza lì in avanti. Oscurato dai bei movimenti oltre che giocate di Gonzi e Cesarini si può giustificare la sua prestazione al limite della sufficienza. IN OMBRA
Secondo tempo Como: tutta la squadra si fa trovare impreparata, sembrerebbe quasi aver dimenticato quanto di buono fatto fino ad oggi in campionato. Il miglior attacco del campionato si trasforma in un reparto da provinciale, troppe verticalizzazioni alla ricerca degli attaccanti e molta imprecisione da parte degli interni di centrocampo. DA DIMENTICARE
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