Top & Flop di Pro Vercelli-Renate
Saranno "solo" 24 i punti, ma è difficile che ci si appisoli quando gioca questa Pro Vercelli. Qualcosa succede sempre e allora anche gli avversari, come un Renate apparso convincente, si adoprano a fare altrettanto. Non tanto alla voce "tiri nello specchio", quanto alla voglia di giocare la palla, cercare lo spazio, intavolare un fraseggio. E non importa che poi lo spettacolo arrivi più che altro dai calci piazzati, se questi sono tirati bene. E, a volte, parati bene. Pro Vercelli e Renate è finita 1-1, con un gol per tempo. Il sinistro di Karlsson su punizione nella prima frazione, l'inzuccata di Comi su assist pregevole di Asane Sow nella ripresa. Tutto racchiuso in due miracoli dei portieri e tanta voglia di portare a casa i tre punti. Poi, tra sfortuna e qualche limite, non sempre ci si riesce. Ma non è un pomeriggio buttato, nemmeno per chi guarda.
Vediamo ora coloro che, a nostro avviso, sono risultati essere i migliori e i peggiori nella partita disputata questo pomeriggio allo Stadio "Silvio Piola" di Vercelli.
TOP:
Livieri-El Bouchataoui-Comi (Pro Vercelli): la squadra vista oggi ha dimostrato di essere un laboratorio interessantissimo per questa serie C assettata di cose nuove. E se si è palesato forse uno dei migliori Renate di stagione, il merito va anche dato a questa compagine fresca, sbarazzina, che vuole giocare davvero a calcio. Una compagine che magari non riesce sempre a giocare davvero a calcio, ma in ogni caso ci prova. Ed è così che nascono partite finalmente godibili. La Pro Vercelli è una squadra che gioca e che ti "costringe" a fare altrettanto. E così emergono anche piccole imprese individuali: la "paratona" di Livieri sulla seconda punizione di Karlsson, la quantità industriale di palloni giocati da El Bouchataoi che co-firma anche l'impresa di Tommaso Nobile e il solito marchio sul tabellino di Comi che, peraltro, ritrova la via del gol dopo due mesi insolitamente non semplicissimi da un punto di vista realizzativo. Una Pro Vercelli cui manca qualche punto in classifica, ma una Pro Vercelli che non annoia mai. PICCOLE TITUBANZE ALL'INIZIO DEL PERCORSO, MA LA BASE C'E'
Nobile-Karlsson-Anelli (Renate): altri Renate, di altre epoche, si sarebbero chiusi all'interno della propria area a protezione prima del vantaggio e poi del pareggio. Non quello di oggi che, fino al minuto 97 ha provato a fare lo scalpo nonostante non avesse nemmeno una panchina particolarmente ricca dalla quale attingere. E' questo il dato piacevolmente significativo che la truppa nerazzurra si deve portare a casa imboccando prima la A26 e poi la A4: un atteggiamento positivo, costruttivo, diciamo pure ambizioso. E così sono anche tanti i singoli ad uscire bene da questa prova: Nobile ha tolto le ragnatele dal palo interno su punizione di El Bouchataoui; Karlsson (preziosissimo anche spalle alla porta, un acquisto molto funzionale quello dell'islandese) zitto zitto replica il gol di settimana scorsa e conferma con un'altra punizione ben battuta di essere un punto fermo in questo esercizio; Anelli è il completamento ideale di Karlsson (sì, è indubbiamente al momento la coppia d'attacco meglio assortita) e anche oggi ha corso per quattro (prendendo botte per cinque). E infine aggiungiamoci pure il piccolo Ruiz: ad inizio anno aveva sorpreso per la sua velocità, ora sta implementando, con grande applicazione, anche una generosa fase difensiva. UN RENATE CHE NON HA AVUTO PAURA
FLOP:
Huiberts-Haoudi (Pro Vercelli): a livello generale va rivisto e analizzato il dato per cui, nonostante il gioco fosse nei piedi vercellesi, Nobile è tornato negli spogliatoi sostanzialmente con i guantoni lindi e puliti. Giocare così tanti palloni e tornare all'intervallo sotto di un gol sarà senz'altro tema di dibattito da qui alla gara di Coppa contro il Latina. Guardando questi giovani c'è sempre la sensazione di avere sotto i piedi un enorme lago sotterraneo di potenzialità, ma una potenzialità che ancora fatica ad esprimersi. Ma in parecchi casi è soprattutto un "normale" problema di gioventù. Errori (tipo quello che ha portato al calcio di punizione di Karlsson) che non ci si aspetterebbe da Huiberts, tanto per fare un nome. Ancora un po' di (comprensibilissima) ruggine da parte di Haoudi, oggi un po' approssimativo nei suggerimenti (uno in modo particolare sul finale di partita che ha fatto evaporare una clamorosa superiorità numerica). Infine, davvero goffa la simulazione in area di Akpa Akpro: nun se fà. LAMPI MA ANCHE TANTI, PICCOLI ERRORI
Spedalieri-Calì (Renate): è un buon punto quello conquistato al "Piola", anche perché le pantere non hanno mai regalato interi spezzoni di partita, pur dovendo contenere una notevole pressione dei locali. E quindi parliamo più che altro di aspetti migliorabili. Spedalieri viene un po' incantato dalle magie di Asane Sow in occasione del gol, mentre Calì deve ancora ricercare quella continuità che lo possa ri-portare ai livelli dello scorso anno (per lui e per il Renate assolutamente di grazia). Due giocatori che lo scorso anno avevano fatto molto bene e che in questa stagione non sempre ripropongono quel peso specifico nelle rispettive prestazioni. Bene la pericolosità trovata oggi su calcio piazzato perché è una squadra che conferma di faticare a trovare lo specchio della porta. E poi continua il difficile rapporto con le scelte arbitrali: nel dubbio è molto raro che la squadra di Foschi trovi qualche decisione favorevole. MANCA QUALCHE PUNTO, IN CLASSIFICA E ANCHE NELLE PRESTAZIONI INDIVIDUALI
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