Vicepres Lecco: "Stiamo cercando un centrale e una seconda punta"

Vicepres Lecco: "Stiamo cercando un centrale e una seconda punta"TMW/TuttoC.com
Ieri alle 17:00Girone A
di Giacomo Principato

Tantissimi i temi toccati da Francesco Aliberti, vicepresidente del Lecco, nell'intervista concessa a Leccochannelnews.it. Tema centrale, ovviamente, il calciomercato in corso: "Sono arrivato da poco, ma ho già visto la struttura e a livello alberghiero è fantastica; credo sia perfetta per un ritiro, sembra più da Serie A che da Serie C, quindi sono molto soddisfatto di vedere tutto per la prima volta. Per quanto riguarda le operazioni di mercato, rispetto all’ultima intervista che ho rilasciato non abbiamo grandi novità. Ci mancano fondamentalmente due ruoli, ovvero un difensore centrale e un attaccante, più che altro seconda punta o sottopunta, come piace definirla al mister. E quelli sono i due ruoli che stiamo cercando. Poi, ribadisco, abbiamo chiaramente degli uomini in più rispetto a quella che è la lista che dovremo presentare a inizio campionato e quindi dovremmo lavorare anche in uscita. Lì abbiamo delle situazioni di giocatori che tendenzialmente non faranno parte del progetto e quindi spero che questo ritiro sia stato anche utile allo staff per definire chi dovrà uscire. E poi abbiamo due o tre giocatori, inutile negarlo, che hanno comunque un certo appeal di mercato e quindi vediamo se arriveranno delle offerte congrue, poi in base a quello il direttore riuscirà a definire lo scacchiere".

Un occhio anche al progetto, giudicato come a medio termine: "È una percezione sicuramente corretta, figlia di una logica che noi abbiamo comunque dato come imprinting a prescindere da quello che sarà il futuro della famiglia Aliberti nella Calcio Lecco. Noi abbiamo preso il Lecco dopo esserci trovati in cordata con gli americani e poi totalmente da soli; non abbiamo voluto far sparire la squadra dal professionismo. Mio padre ha sempre dato una scadenza, diciamo, di tre anni per questo progetto e fondamentalmente non è cambiato nulla, nel senso che il calcio comunque è una società e tutte le società sono in vendita o sono vendibili, trattabili, ma in ogni caso poi nella vita può succedere di tutto e quindi non sai mai se venderai domani o tra dieci anni. È difficile definire questa cosa. Chi cambia spesso in genere non va bene, altre puntano sulla continuità e funzionano: a prescindere da tutto, abbiamo deciso comunque di creare un progetto a lungo termine che in questa categoria già guarda ai due anni. Ci vanno dentro i rinnovi dei giocatori e dello staff, il campo e tutto quello che abbiamo detto: vogliamo restituire la società – quando sarà – migliore rispetto a quando l’abbiamo trovata, quindi questa progettualità c’è a prescindere. Al momento non abbiamo nessuna novità su questo fronte, quindi siamo sempre noi al 100%. E non vedo, francamente, delle novità nei prossimi mesi. Poi, ripeto, se domani arriva uno sceicco che dice: “Ok, parliamone”, tutte le società sono in vendita e se ne può parlare".

La rosa costruita soddisfa il numero 2 del club, che ha ottime aspettative: "Confermo che la squadra, secondo me, può lottare per le prime posizioni; lo percepisco dall’unità, dallo spogliatoio che si è creato tra i giovani, di gente che comunque anche per le proprie carriere vuole farsi vedere. Per quanto riguarda il monte ingaggi, alla fine sarà in linea con quello dell’anno scorso che comunque non era banale e che, dati alla mano, è maggiore rispetto alla media dei tre gironi. Molti giocatori che abbiamo preso sono arrivati su input del mister e non li conoscevamo. Però, posso garantire che comunque sono di assoluto valore e che vengono da un campionato di Serie D tedesca nemmeno lontanamente paragonabile alla Serie D italiana per tanti motivi. Questi giocatori, sconosciuti per noi italiani, in realtà hanno dei contratti di livello pari, se non superiore, a quelli medi della Serie C. Non è che se sono sconosciuti allora vengono qui per due noccioline, permettetemi il termine. Ci abbiamo puntato e abbiamo lavorato per rimanere nel nostro monte ingaggi. Quest’anno la situazione è molto diversa rispetto a un anno fa: siamo più tranquilli, possiamo programmare e fare subito le cose. Abbiamo un mister che ci ha dato degli input ben precisi, chiedendoci dei giocatori ben precisi e ha fatto le trattative lui stesso, quasi, a un certo punto. E quindi questo entusiasmo chiaramente poi si è trascinato anche nello spogliatoio: credo e spero, ma soprattutto sono abbastanza sicuro che lo vedremo anche poi sul campo".