Juve Stabia, Pochesci: "Non sono venuto per riscaldare una minestra"

01.02.2023 17:30 di  Valeria Debbia  Twitter:    vedi letture
Alessandro Pochesci
TMW/TuttoC.com
Alessandro Pochesci
© foto di Giuseppe Scialla

Alessandro Pochesci si è presentato quest'oggi quale nuovo tecnico della Juve Stabia: "Avevo già sfiorato questa società lo scorso anno, poi si sono fatte altre scelte. Non ci ho pensato neanche un secondo: la Juve Stabia è una sfida bella. Quando vieni chiamato di solito è perché la classifica è precaria o c'è un problema serio. Io ho trovato una società organizzata, anche se la squadra è un po' triste ma molto compatta. Mi è piaciuto l'atteggiamento di domenica su un campo difficile, anzi terribile. Aver vinto quella partita è importante, anche se bisogna fare meglio. Senza l'allenatore che li aveva fino a quel momento condotti, si poteva avere una ripercussione. E' stato bravo il mister (Giorgio Lucenti, ndr) che ha fatto una bella mossa a 15' dalla fine mettendosi a cinque, facendo capire che questa squadra può cambiare pelle: ecco, io sono qui per far cambiare pelle a questa squadra. Io presi un vostro giocatore fuori rosa, me lo proposero in Serie B e tutti mi diedero del matto: ma a me il calcio ha insegnato che tutti possono cambiare. Questo giocatore è Montalto: quando portai Montalto a Terni, andai in conferenza stampa e dissi guardate che Montalto vi farà 20 gol. Tutti a ridere, ma Montalto fece 20 gol. La società ha operato bene: nel Girone C, a parte le prime 3, puoi vincere o perdere con tutti. Siamo quarti, quindi la società, la dirigenza e la squadra funzionano. Io sono qui anche per migliorare. Ci vuole senso di appartenenza: voglio risentire il pubblico che nel 2016 sul 2-0 all'80' ha trascinato una squadra morta in campo, io voglio quel muro umano che ho visto a Fondi. Una tifoseria così l'ho ritrovata a Terni. Castellammare ha un forte senso di appartenenza: noi dobbiamo giocare con l'anima. Ci sarà un cambiamento forte, radicale, perché per me questa squadra può fare bene, come d'altronde ha fatto bene. Ma i ragazzi devono avere il sorriso. Si soffre tutti insieme, ma il calcio è gioia e noi dobbiamo dare emozioni. Io spero che le mie parole portino quel pubblico. Dobbiamo cambiare l'impossibile in possibile. Non sono venuto per riscaldare una minestra ma voglio dare le mie idee".

"A me piace questa rosa. Ma è normale che devi prendere il colpo grosso. Giocare per l'alta classifica o trovarsi in alta classifica sono cose diverse, cambia l'atteggiamento. Stavamo per prendere Mendes dell'Ascoli. Non vedrete mai la mia squadra rintanata dentro l'area. Io ho frenesia, il mio modo di allenare è diverso. Io sono tranquillo quando abbiamo la palla, quando non l'abbiamo dobbiamo sbrigarci a rubarla. Questa è la mentalità su cui lavorerò. Datemi un po' di tempo e vi farò divertire".