Latina, Bruno: “Sconfitta mentale, dobbiamo crescere”

Latina, Bruno: “Sconfitta mentale, dobbiamo crescere”TMW/TuttoC.com
© foto di Matteo Ferri
Ieri alle 22:40Girone C
di Laerte Salvini

Il Latina inciampa al “Francioni” e interrompe la striscia positiva di quattro risultati utili consecutivi, cedendo 0-1 al Giugliano in una gara difficile e segnata da un approccio troppo morbido. A fine partita, il tecnico Alessandro Bruno ha analizzato con lucidità la prestazione dei suoi, senza cercare alibi:“I timori della vigilia si sono purtroppo verificati. Non abbiamo giocato con la stessa attenzione e determinazione delle ultime gare. Probabilmente la squadra si è sentita appagata. Avevo provato a tenere alta la tensione, ma non siamo riusciti a mettere in campo ciò che avevamo preparato. Nel secondo tempo molto meglio, abbiamo creato di più e condotto il gioco, ma non è questo il punto. Ho cambiato, ho inserito tutti gli offensivi che avevo, ma è la mentalità che manca. Dobbiamo lavorare tanto su questo, perché non possiamo permetterci di alternare una buona gara a una prestazione scialba”.

Sul piano tattico, l’allenatore ha ammesso le difficoltà nel trovare spazi: “Le transizioni non ci sono state, il Giugliano si è chiuso e ci ha costretto a cercare la giocata giusta. Abbiamo insistito troppo sui cross, quando avremmo dovuto variare di più. Il secondo tempo è stato a senso unico, ma non siamo riusciti a trovare lo spunto vincente. Merito a loro, che hanno fatto la loro partita e portano via un risultato giusto”.

Bruno ha poi chiarito l’assenza di Marenco, fermato da un problema muscolare in rifinitura, e ha evidenziato la necessità di una crescita mentale collettiva: “Il contraccolpo non deve esserci, ma serve accelerare il percorso di maturazione. Il Girone C è durissimo, non possiamo permetterci cali di concentrazione. Dobbiamo imparare a restare dentro la partita dal primo minuto e a mantenere sempre alta l’intensità”.

Infine, una riflessione sullo sviluppo offensivo e sugli esterni: “È vero, la catena di sinistra ha lavorato meglio di quella di destra, ma il problema non è tattico, è di atteggiamento. Quando c’è da fare il salto di qualità, veniamo meno. Serve convinzione, non possiamo restare sulle montagne russe. Il secondo tempo è stato buono, ma questo spirito dobbiamo averlo sempre”.