Monopoli, andamento di stagione simile a quello del 2021

Non è la prima volta che il Monopoli attraversa un inizio di stagione complicato sotto la guida di Alberto Colombo. Anzi, il precedente peggiore risale proprio all’autunno 2021, quello che poi si trasformò in una delle annate più sorprendenti della storia recente biancoverde, culminata con la cavalcata playoff e i quarti di finale contro il Catanzaro.
Allora, ottobre si aprì con tre sconfitte consecutive: il 3 ottobre al “San Nicola” con il gol di Scavone, poi il ko interno per 1-2 contro il Campobasso e infine la caduta allo “Zaccheria”. Una serie che mise Colombo sulla graticola e spinse l’allora amministratore unico Alessandro Laricchia a un durissimo richiamo pubblico: “Tutti, dal primo all’ultimo, sono in discussione”. Quella sfuriata segnò la svolta. Dal 18 ottobre in poi, il Monopoli cambiò marcia, infilando tre vittorie consecutive (Juve Stabia, Catanzaro e Monterosi) e una striscia di sette risultati utili di fila, fino alla sconfitta di Palermo.
Oggi, mentre la squadra cerca nuove certezze sul campo, restano irrisolti i nodi infrastrutturali. Il Quotidiano di Puglia evidenzia come il terreno del “Veneziani” resti un problema cronico, solo parzialmente risolvibile con gli interventi previsti a fine stagione — rifacimento del manto in sintetico e restyling degli spogliatoi. Intanto, dalla riforma Zola, che premia gli investimenti in strutture e settore giovanile, il club ha incassato meno di 50.000 euro, sotto la media delle società di Lega Pro, segnale di un divario strutturale che continua a pesare.
In estate, era stato quasi definito un accordo per allenarsi presso la Bs Soccer Team di Fasano, ma motivi logistici e la volontà di restare in città hanno fatto sfumare l’intesa. Così la squadra prosegue ad allenarsi sul manto usurato del “Carrieri”, considerato una delle cause dei numerosi infortuni muscolari della scorsa stagione.
Resta poi aperta la questione di un centro sportivo vero e proprio, con foresteria per il vivaio: un progetto evocato più volte ma mai realizzato. La futura riqualificazione del “Veneziani” potrà alleviare parte dei problemi, ma senza un investimento strutturale più ampio, la sensazione — come si legge nel quotidiano — è che “passi il santo e passi la festa”, lasciando intatto uno dei principali limiti del calcio monopolitano.
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