Picerno, la fragilità difensiva pesa: 20 gol subiti in 10 giornate
L’AZ Picerno vive una fase critica della stagione, aggravata da una carenza difensiva ormai strutturale. Con 20 gol incassati in 10 partite – media di 2 a gara – la squadra di Valerio Bertotto mostra una fragilità che la condanna al terzultimo posto del girone C di Serie C, con appena 9 punti e una proiezione preoccupante da 0,9 punti a partita. I numeri parlano chiaro: il Picerno segna in media 1,2 gol ma ne subisce il doppio, concedendo occasioni a raffica e lasciando invariato un trend negativo già emerso nelle ultime stagioni.
La fase difensiva è il tallone d’Achille di una squadra che pure prova a proporre calcio e possesso: 54% di controllo palla medio, 10,3 tiri a gara e un xG offensivo di 1,23 non bastano quando l’xG contro sale a 1,64. La retroguardia guidata da Granata, Pistolesi, Frison e Perri è finora la più battuta tra le squadre a quota singola in classifica: nessun clean sheet nelle prime dieci giornate, 70% delle partite chiuse con entrambe le squadre a segno e un gol subito ogni 45 minuti effettivi.
La distribuzione temporale delle reti incassate rivela un ulteriore dato allarmante: il Picerno tende a subire presto e spesso, con un picco di vulnerabilità tra il 20° e il 30° minuto (20% dei gol totali concessi), segno di un approccio mentale ancora fragile. Il portiere Elia Summa, con una media di 2 gol subiti a partita, paga le disattenzioni di un sistema difensivo che non riesce a garantire compattezza nei momenti chiave.
Sul piano individuale, il reparto arretrato mostra carenze di sincronismo e concentrazione. Gli stessi centrali difensivi registrano dati medi preoccupanti: Granata (1,86 contrasti vinti/90’), Pistolesi (1,98), Frison (2,10), Perri (2,52) — numeri che rivelano un volume di duelli elevato ma poco efficace nel contenimento. Ne deriva una squadra costretta spesso a rincorrere: in 7 partite su 10 il Picerno ha chiuso il primo tempo in svantaggio.
A rendere più complesso il quadro, anche la mancanza di equilibrio tattico: il 70% dei match termina con più di 2,5 gol totali, media complessiva di 3,2 reti a gara. Un dato che conferma il carattere spettacolare ma vulnerabile del gruppo lucano. Per risalire, servirà una sterzata immediata sul piano difensivo: compattezza, linee corte e maggiore intensità negli uno contro uno. Senza un cambio di rotta dietro, l’AZ Picerno rischia di trasformare un avvio negativo in una stagione di sofferenza.
Testata giornalistica Aut.Trib. Arezzo n. 7/2017 del 29/11/2017
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