Potenza, nuovo stadio e progetto sportivo legati a doppio filo

Il Potenza negli scorsi giorni ha presentato l'ambizioso progetto del nuovo stadio. Una struttura che, a massima capienza, potrebbe ospitare dodimila persone. Un'idea voluta fortemente dal presidente Salvatore Caiata. Ma si tratta di una proposta, perché ancora non è stato ottenuto il "via libera" dalle istituzioni. 

"Si tratta di una struttura green, a basso impatto architettonico, che andrebbe ad inserirsi in un'area che diventerebbe un vero e proprio polo di sviluppo per la città. Richiede investimenti importanti ma li attira. Vorremmo realizzarla tutta in project financing, ovvero tutta tramite capitale privato, senza distrarre risorse pubbliche verso obiettivi più o meno condivisibili". Così il patron rossoblù nel corso della presentazione. 

"Noi non possiamo pretendere che questa struttura venga realizzata. Ma chiediamo delle risposte, che siano positive o negative. Vogliamo sapere se possiamo farla o no. Questo tipo di progettualità viaggia parallelamente alla pianificazione sportiva, è innegabile. E siccome la pianificazione sportiva non si fa in un giorno, dobbiamo sapere quale dobbiamo fare. Se vogliamo pensare ad un futuro radioso, abbiamo bisogno delle strutture, la certezza d avere ambienti e spazi dove questi investimenti possono essere sfruttati. L'importante è che ci siano certezze".

Caiata insomma ha fatto intendere che il futuro sportivo del Potenza è strettamente legato a quello della realizzazione dell'impianto. Senza una struttura di questo livello, il club non potrà mai davvero puntare in alto. Ma intanto a dar manforte a Caiata è intervenuto anche Francesco Ghirelli, presidente della Lega Pro: "Sarebbe opportuno prendere in attenta e veloce considerazione il progetto presentato dal presidente Caiata. Si approfondisca nel merito, si valutino le compatibilità ma sarebbe delittuoso appassionarsi ad un dibattito fallimentare che nega sviluppo al progetto di crescita del Potenza calcio. Se non ci doteremo di stadi nuovi, di case accoglienti, il calcio in Italia ed a Potenza non ha futuro”.

Adesso la palla proverbialmente passa a Regione e Comune.