Salernitana, Capomaggio: "Riportiamo i granata nella categoria che meritano"

Il centrocampista della Salernitana Galo Capomaggio ha rilasciato alcune dichiarazioni alla carta stampata dopo l'allenamento mattutino all'Arechi. Ecco le sue dichiarazioni: "Volevamo partire così forte e bene con due grandi vittorie. La squadra ha tanti margini di crescita ma abbiamo dimostrato che siamo un bel gruppo, sappiamo anche soffrire e abbiamo portati i risultati a casa".
Cosa pensa dell'arrivo di Tascone?
"Abbiamo giocato insieme tre anni, ci conosciamo molto bene in campo e fuori. Ci darà una grande mano ma anche con gli altri acquisti, vista la sosta, potremo conoscerci meglio e farci trovare pronti per le tante gare ravvicinate che ci aspettano".
C'è la possibilità di creare un gruppo unito, abbiamo visto già tanti sorrisi.
"Siamo sulla buona strada, basta solo inserire i nuovi ma il gruppo c'è ed è compatto. Ha una bella metodologia di lavoro, lo avevo già notato in ritiro. Dobbiamo continuare su questa strada perchè possiamo toglierci delle soddisfazioni".
Vincendo anche gare sporche come quella di Cosenza.
"L'obiettivo è quello. Siamo a settembre e le prime partite bisogna portarle a casa anche senza tanto gioco. C'è margine di crescita, con serenità è meglio".
Qual è questo margine di crescita?
"Ampio, siamo tutti nuovi e quindi serve un po' di tempo ma è importante partire con le vittorie e conoscerci meglio con serenità".
Salernitana, Crotone, Benevento e Catania le squadre che lotteranno per un posto in Serie B?
"Queste ma anche altre, il campionato è equilibrato e ci saranno sicuramente delle sorprese. Bisogna stare attenti a tutte le squadre e non dare niente per scontato. Giocare tutte le partite al meglio".
Come sta Capomaggio?
"Quelli strutturati come me forse hanno bisogno di un po' più di tempo ma aver fatto già tre gare complete mi ha aiutato. Devo continuare sulal strada del lavoro".
Cosa serve per arrivare alla Serie B, sfumata lo scorso anno proprio all'ultimo.
"Non deve mancare atteggiamento, voglia, fame e il gruppo. Sono cose da tenere per tutto il campionato".
Pronto anche per giocare da difensore?
"Se c'è bisogno non c'è nessun problema, l'ho già fatto anche in amichevole e anche negli anni passati. È un ruolo che mi piace quindi sono a completa disposizione del mister".
Come si sta trovando nella piazza di Salerno dopo due mesi?
"Molto bene. La scelta è stata giusta e voglio continuare questo percorso al meglio delle mie possibilità. È un ambiente importante".
Salerno può essere la grande occasione per giocare nel calcio che conta in Italia.
"Sono partito da categorie inferiori e sono contento di aver raggiunto Salerno. Nessuno mi ha regalato niente e penso di essermelo meritato. Ora devo dimostrarlo in questa piazza per proseguire la mia carriera nel migliore dei modi".
Come è nata l'idea di arrivare in Italia?
"Sono partita dall'Estudiantes in cui ho fatto il settore giovanile. A 21 anni ho deciso di venire in Italia, è stata una scelta personale e condivisa con la famiglia. Un percorso con tanto lavoro e tanti sogni che piano piano stiamo provando a far diventare realtà".
Che aria si respira nello spogliatoio dopo due vittorie?
"Positiva, erano due partite importanti, a Cosenza era difficile. Lo spogliatoio è tranquillo. Ci stiamo già preparando per queste due settimane di fuoco in cui giochiamo ogni tre giorni".
Il rapporto con Faggiano e Raffaele?
"Rapporto sincero e professionale. Ho sentito la loro fiducia, mi volevano dall'inizio del mercato quindi ho accettato. Ora penso a fare il meglio per la Salernitana".
Quanta voglia c'è di giocare finalmente con i tifosi?
"Tanta voglia di ritrovare i tifosi. Sarà la prima partita con loro, sarà una grande emozione, vogliamo vincere per farli contenti".
Capomaggio-Tascone sarà la coppia del centrocampo granata che vorrà fare bene come a Cerignola?
"Lo decide il mister. Siamo tutti a disposizione. Vedremo come giocheremo. Tascone può darci una grande mano, deve mettersi a disposizione come tutti gli altri. Di solito io faccio il play e lui la mezzala ma poi in campo si gira molto".
Buscè ha detto di aver sofferto la fisicità della Salernitana. È la vostra caratteristica migliore?
"Siamo una squadra molto strutturata, in tanti sopra il metro e novanta. All'inizio forse ti costa un po' trovare la miglior condizione ma poi è tutto più semplice".
Come procede l'ambientamento?
"Mi trovo molto bene. Piano piano mi sto ambientando".
La tua famiglia è in Italia?
"Mio padre è in Puglia, vediamo se nei prossimi mesi potrà venire qui. È un fanatico del calcio, è contento e mi segue ovunque".
Hai detto subito sì alla Salernitana o hai avuto qualche perplessità?
"Ho subito detto di sì perchè volevo giocare in questa piazza e non ho avuto dubbi".
L'abbraccio finale di Cosenza è stato quasi una liberazione per le pressioni post Sorrento e Siracusa?
"L'abbraccio significa gioia di vincere. Abbiamo vinto e abbiamo esultato. Tutte le squadre vogliono vincere, non c'è nulla di scontato e bisogna lottare fino alla fine".
Sul patron Iervolino.
"La società ci è venuta a trovare, mi ha fatto una grande impressione insieme a tutti i suoi collaboratori. Ora tocca a noi fare il meglio per portare la Salernitana dove merita".
Differenze tra essere outsider come il Cerignola e giocare per vincere come la Salernitana.
"Ogni partita devi provare a vincerla, non ho doppi pensieri quando scendo in campo. Vedremo cosa succederà, ci prepariamo per vincere".
L'idolo quando giocavi in Argentina?
"Un riferimento è Veron, che ora è il presidente dell'Estudiantes ma anche tanti altri che seguivo da piccolo".
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