Top & Flop di Catania-Siracusa

Il derby di Sicilia torna dopo sei anni e il Catania lo fa suo con personalità, sfruttando la superiorità tecnica e mentale nei momenti chiave. Il 2-0 finale contro un Siracusa volenteroso ma troppo fragile fotografa la distanza che ancora separa due squadre agli antipodi per ambizioni, struttura e maturità.
Allo stadio Angelo Massimino, davanti a un pubblico numeroso e caldo, la squadra di Mimmo Toscano non incanta, ma costruisce una vittoria di sostanza, facendo leva sulla compattezza difensiva e sulla capacità di colpire al momento giusto.
La partita si apre subito in discesa per i rossazzurri: al 5’ Lunetta approfitta di un errore di Sapola in uscita e batte Farroni con freddezza. È un gol che indirizza la sfida e consente al Catania di gestire tempi e ritmo. Il Siracusa prova a reagire, ma la costruzione resta prevedibile, con Contini isolato davanti e poche linee di passaggio utili. L’unico vero sussulto arriva da Limonelli, che impegna Dini con un tiro deviato da Di Tacchio.
Per il resto, è il Catania a comandare: Jimenez e Cicerelli garantiscono vivacità sulle corsie, Casasola e Donnarumma spingono con continuità, mentre Lunetta sfiora più volte la doppietta, trovando però un ottimo Farroni. L’arbitro Gauzolino gestisce una gara spezzettata, segnata da diversi interventi del VAR e da una lunga serie di contrasti a centrocampo. Il primo tempo si chiude sull’1-0, risultato giusto ma non definitivo.
Nella ripresa Toscano toglie Quaini, ammonito, per inserire Corbari, mossa che dà maggiore equilibrio alla manovra. Il Siracusa tenta di alzare il baricentro, ma senza reali sbocchi: Candiano e Parigini faticano a creare spazi, e la squadra di Turati perde lucidità. Il Catania ne approfitta al 64’, quando Mario Ierardi, uno dei migliori in campo, firma il raddoppio con una conclusione precisa dal limite. È il terzo centro stagionale per il difensore, che si conferma tra le sorprese più felici di questo avvio di stagione.
Nel finale i rossazzurri controllano con autorità. Toscano gestisce i cambi, inserisce forze fresche (Raimo, Caturano, D’Ausilio) e sfiora anche il 3-0 con lo stesso Caturano, anticipato da un ottimo Puzone. Il Siracusa si spegne definitivamente, incapace di costruire occasioni nitide nonostante i tentativi isolati di Contini e Capanni. Il triplice fischio sancisce la vittoria del Catania, che sale in classifica e conferma la propria solidità, mentre per il Siracusa resta la sensazione di una squadra ancora in cerca di identità e di continuità.
Una prova di maturità per il gruppo di Toscano, che senza strafare mostra la concretezza di chi conosce i propri obiettivi. Per il Siracusa, invece, un derby amaro ma utile per comprendere la durezza del nuovo palcoscenico della Serie C.
TOP
Mario Ierardi (Catania):Terzo gol in campionato, ma soprattutto una prestazione da leader. Ierardi guida la linea difensiva con autorevolezza, vince duelli aerei e anticipa costantemente Contini. Il raddoppio è la ciliegina su una partita di totale concentrazione: tempismo perfetto, piede caldo, mentalità da veterano. Toscano gli affida sempre più responsabilità e lui risponde con continuità da giocatore di categoria superiore.
Limonelli (Siracusa):È l’unico degli ospiti a dare la sensazione di poter cambiare l’inerzia. Propositivo tra le linee, intraprendente palla al piede, spesso costretto a cercare soluzioni individuali per mancanza di supporto. La sua conclusione nel primo tempo è l’unica che impegna Dini. Mostra coraggio e qualità, ma paga la solitudine in un contesto tattico ancora acerbo.
FLOP
Di Tacchio (Catania):Partita di sacrificio, ma con troppi errori in costruzione. L’esperienza non basta a mascherare una serata imprecisa, segnata da passaggi forzati e qualche fallo evitabile. Toscano lo sostituisce a inizio ripresa per non rischiare. Da un giocatore della sua caratura ci si aspetta più pulizia e lucidità nella gestione del possesso.
Contini (Siracusa):Soffre la fisicità dei centrali etnei e non riesce mai a entrare realmente in partita. Poche le palle toccate, nessuna vera conclusione nello specchio, e tanta difficoltà nel dialogare con i compagni offensivi. Nel finale spreca anche l’unica occasione utile. Il suo contributo offensivo è quasi nullo, e il Siracusa paga l’assenza di un riferimento concreto in avanti.
Testata giornalistica Aut.Trib. Arezzo n. 7/2017 del 29/11/2017
Partita IVA 01488100510 - Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 18246
Direttore Responsabile: Ivan Cardia
© 2025 tuttoc.com - Tutti i diritti riservati
