Viterbese, Maurizi: "Non mi aspettavo di essere richiamato ma ci speravo"

08.04.2021 16:15 di Dario Lo Cascio Twitter:    vedi letture
Viterbese, Maurizi: "Non mi aspettavo di essere richiamato ma ci speravo"

Secondo capito per Agenore Maurizi sulla panchina della Viterbese. Come riportato dal sito ufficiale gialloblu, l'allenatore ha dichiarato: “Di sicuro non mi aspettavo di essere richiamato sulla panchina della Viterbese ma in cuor mio ci speravo perché in Italia un allenatore può lavorare solo nella società dove è stato esonerato. Ma ci speravo soprattutto perché la Viterbese è gestita da un presidente ambizioso che ha dimostrato con i fatti che vuole raggiungere determinati risultati. Nel mercato di gennaio, infatti, non si è tirato indietro ampliando la struttura con videocamere al campo, una palestra ed ha assunto un direttore sportivo capace, di categoria superiore. E poi sono stati acquistati a gennaio calciatori di spessore. Questo aspetto mi ha portato a sperare che potesse accadere qualcosa per cui io potessi dimostrare a me stesso, alla mia famiglia, ai tifosi, alla società e ai calciatori che ho allenato, le mie potenzialità. Ad onor del vero in precedenza non sono stato in grado per fatti che non sto qui a spiegare che sono legati a ciò che stiamo vivendo tutti: in quel periodo siamo stati investiti da questo maledetto virus e, quindi, non è stato possibile per me dare tutto. Ero insoddisfatto in ogni allenamento e non riuscivo a trasmettere quello che volevo alla piazza e ai calciatori.

Ora sono felice di poter fare di nuovo il mio lavoro con un obiettivo ben chiaro che è quello di fare il massimo in queste quattro partite. Ho trovato una squadra serena e ben preparata, almeno da quanto visto nel primo allenamento. I ragazzi hanno la giusta serenità e, quindi, sono fiducioso circa il nostro percorso in queste quattro settimane. Siamo in un momento in cui bisogna dare il massimo senza accontentarsi di raggiungere una semplice salvezza che è a portata di mano e che dipende solo da noi. Dobbiamo saper gestire la pressione per poter ottenere un risultato migliore. La pressione nel mondo del calcio fa la differenza e io negli ultimi anni ho vissuto situazioni del genere, so cosa significa gestire la pressione per raggiungere i risultati. Questa squadra, così come è costruita in questo momento, non si può porre dei limiti e non deve avere paura di nessun avversario, come ha sempre fatto d’altronde. Stando fuori ho visto molte partite della Viterbese e devo dire che, indipendentemente dall’idea di calcio di ogni allenatore, la squadra è tonica.  Ora sta a me tirare fuori il massimo da tutti i calciatori, compresi quelli che hanno giocato meno, per dare un segnale per il futuro. Ho trovato una squadra compatta e questo mi fa ben sperare”.