Salvatore Papa ❤ Deborah Pace

La rubrica di TC, con le interviste alle compagne dei calciatori in Lega Pro: mogli, compagne e fidanzate si raccontano
06.04.2019 00:00 di Claudia Marrone Twitter:    vedi letture
Salvatore Papa ❤ Deborah Pace
© foto di TuttoC.com

Salvatore Papa, centrocampista classe '90 attualmente in forza al Ravenna, dove milita ormai da due anni, come presenza fissa anche in campo. Una città, Ravenna, che non ha accolto però solo il giocatore, perché con lui, per la prima volta da tempo immemore, sono approdate in Romagna altre due persone: un baby uragano di nome Giovanni, e la compagna Deborah Pace, che ai lettori di TuttoC.com racconta la loro storia d’amore.

Deborah, partiamo dalle origini: come, dove e quando vi siete conosciuti tu e Salvatore?
“Ci siamo conosciuti nel 2009 a Verona, quando lui giocava nel Chievo. Verona è la mia città natale, avevamo amici in comune e siamo usciti un paio di volte in compagnia, poi piano piano è scoccato qualcosa, ma mai potevamo immaginare fosse qualcosa di così importante. Anche perché dalla stagione calcistica successiva la nostra storia si è trasformata in una relazione a distanza: io sempre a Verona per il lavoro e lui in giro per l’Italia per lavoro! Per otto anni abbiamo viaggiato per amore. Ho preso treni aerei, anche solo per stare insieme 2 giorni: non è stato per niente semplice, se mi guardo indietro non so proprio come abbiamo fatto!”.

Olè! Subito il lato bello e brutto del calcio, i mille viaggi che alle volte si devono fare! Ti è pesato molto?
“Viaggiare è bello, è stato bello, girando si possono vedere tante diverse realtà, ma a livello di coppia alle volte è capitato anche di vedersi una volta al mese. Ed è tosta, anche perché poi subentra la necessità di avere maggiore stabilità: quando lui è andato a Cuneo per me era un sogno, era più vicino, e li sono cambiate tante cose”.

In che senso?
“Abbiamo deciso di avere un figlio, e da quando sono rimasta incinta sono andata a vivere con lui, facendo la parrucchiera non potevo più lavorare. Poi voglio che Giovanni, che adesso ha otto mesi, stia anche con il papà, quindi ora siamo tutti a Ravenna”.

Aspetta, ferma: quindi c'è un baby Papa!
“Un baby Papa che quando aveva una settimana di vita aveva già la sua prima pallina. Salvatore, quando ci dissero che era un maschietto, si preoccupò subito di vedere se era desto o sinistro...” (ridiamo a crepapelle).

Tutto molto interessante! Spero per te che il calcio ti piaccia...
“Devo dire per forza che mi piace! Ma pensa che è stata la mia condanna fin da piccola: ho tre fratelli che giocano, sono stata sempre immischiata in questo mondo, ma non mi è mai piaciuto!”.

Va beh, magari Giovanni giocherà a basket, a tennis, farà nuoto.
“Il padre lo disereda! (ridiamo di nuovo, ndr) Magari mi salvavo se era femmina...”.

Guarda che esiste il calcio femminile...
“No, l'avrei cresciuta con il tutù” (ridiamo ancora, impossibile non farlo, ndr).

E comunque c'è Giovanni, quindi sei senza speranza. Pronta per una vita nel pallone???
“Tu mi prendi in giro... ma sai che dobbiamo pure guardare le partite in tv??? E anche in silenzio, è una tragedia! E Salvatore mi prende in giro, mi chiama Mourinho, perché provo ad applicarmi, ma proprio non capisco!”.



Le regole magari te le spiegherà Giovanni. Io sono buona, non ti chiedo neppure quella del fuorigioco!
“Tanto non la so. Salvatore ha provato a spiegarmela anche con la storia della borsa alla cassa... ma sai che c'è? Che se voglio una borsa la prendo, la pago e festa finita” (si sprecano le lacrime dalle risate, ndr).

Ma a proposito di borse e borsoni... quale credi sia stato il momento più bello, calcisticamente parlando, per Salvatore?
“Dice sempre che ama entrare allo stadio, e sentire il profumo dell'erba. Poi quando ha visto Giovanni allo stadio per la prima volta: è stato davvero molto emozionante. Anche perché è stato anche con me in sala parto, mi ha aiutato”.

Non se ne trovano molti che riescono a “sopportare il peso” di una sala parto!
“E' vero! Ma comunque anche con Giovanni è un papà molto presente, premuroso: lo fa dormire, lo fa giocare, lo cambia, mi aiuta in tutto! Però è molto apprensivo, alle volte diventa pesante, al contrario mio che invece sono molto più tranquilla. Nel complesso, comunque non posso rimproverargli niente”.

E invece, come uomo, hai qualcosa da rimproverargli???
“Salvatore è un ragazzo stupendo,e non lo dico solo perché sono la sua compagna, ma perché è davvero una persona buona e solare, con la battuta sempre pronta, è divertente e di compagnia. Ha un solo difetto: è molto ordinato e perfettino... un vero rompipalle! Si può dire? Su questo ci scontriamo spesso perché io invece sono il perfetto opposto, molto disordinata. Ma come si dice, gli opposti si attraggono no?!?”.

Direi proprio di si...
“Aspetta, però ha un altro difetto, ora che ci penso: non mi ha mai fatto la proposta di matrimonio! Ecco!”.

Molto male! Ma compensa almeno con i regali???
“Decisamente si! Il ciondolino con i brillanti che mi ha fatto per la nascita di Giovanni è stato bellissimo, ma Giovanni non ha proprio eguali!”.

E con le dediche in campo, invece, come si comporta?
“Ha sempre dedicato il gol ai tifosi, uno solo a me e Giovanni...”.

Non si può, massacralo pure!
“Solo quando vinse il campionato di Serie con il Cuneo mi dedicò la vittoria, perché ero davanti a lui e quando lo intervistavano gli avevo già fatto segno che sennò gli avrei staccato la testa” (ridiamo, ndr).

Ora un retroscena te lo svelo io: queste interviste portano bene, è capitato che dopo averla fatta siano arrivate proposte di matrimonio...
“Perfetto. Possibilmente vorrei un solitario, con proposta in riva al mare, tanto in estate andiamo sempre in Calabria dalla sua famiglia!”.

Ottimo! Ma... hai ancora altro da dire al tuo futuro marito, mettiamo pressioni, attraverso questa intervista?
“Dopo tutte le cose che gli dico sempre... e dai, parlo solo io in casa, lui è troppo riflessivo! A parte gli scherzi, voglio augurargli tutta la fortuna del mondo, spero che sia sempre così”.

© foto di TuttoC.com
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