2023, sia l'anno delle riforme: chi al posto di Ghirelli? Governo, ipotesi restrizioni negli stadi sia subito smentita

31.12.2022 00:00 di Luca Esposito Twitter:    vedi letture
2023, sia l'anno delle riforme: chi al posto di Ghirelli? Governo, ipotesi restrizioni negli stadi sia subito smentita
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Tra un panettone e un altro ci apprestiamo a salutare questo 2022 che lascia in eredità una serie di problematiche che le autorità competenti dovranno affrontare seriamente nell'anno che sta per arrivare. A partire dalla poltrona vuota per il ruolo di presidente. L'addio di Francesco Ghirelli ha rappresentato il proverbiale fulmine a ciel sereno e, con riforme da attuare e decisioni da prendere, è assolutamente necessario individuare quanto prima il profilo giusto per restituire un pizzico di serenità alla Lega Pro e a tutte le società che partecipano a questo campionato così importante. In tanti si aspettavano un dietrofront e, lontano dalle luci dei riflettori, molti presidenti hanno preso contatti con Ghirelli per rinnovare stima e fiducia. Non è bastato, si volta inevitabilmente pagina e vedremo quale sarà il profilo scelto per ridare forza e credebilità all'intero sistema. A proposito di credibilità, speriamo non venga meno il nuovo Governo che, latitante sotto il profilo degli aiuti economici e incredibilmente restio a riconoscere in pieno il ruolo sociale del calcio e dello sport in generale, ha ricevuto in giornata una relazione del Ministero della Salute in cui non si esclude la possibilità di limitare gli assembramenti in occasione di eventi che richiamanoi l'attenzione di un pubblico numeroso. Tradotto: dopo tre anni, chiusure, vaccini, green pass e restrizioni si materializza l'incubo di nuove restrizioni negli stadi, sarebbe davvero la mazzata definitiva a tanti presidenti che spendono senza incassare e che hanno fatto notevoli sacrifici in epoca di crisi. Chi rimborserebbe e tutelerebbe gli abbonati? Speriamo sia soltanto una ipotesi estrema e non una decisione già maturata sotto traccia, la gente è stanca e vuole vivere in condizioni di normalità pur senza sottovalutare la problematica. Quanto al calcio giocato, è stato il periodo del valzer delle panchine. Era nell'aria l'esonero di Di Michele, la Turris si affida a Fontana che ha salvato l'Imolese con un'autentica impresa. Troppi cambi di guida tecnica potrebbero essere controproducenti, ma obiettivamente l'ex bomber della Salernitana aveva una media punti da retrocessione diretta. Colombo resiste a Pescara ma la crisi è sotto gli occhi di tutti, a Messina finisce in modo burrascoso l'era Auteri e prevarrà la soluzione interna. Ci sono le forze per un mercato importante come merita la piazza? Staremo a vedere. Traballa Semioli a Novara, la Torres ha esonerato Greco e, dopo ore e ore di casting e rifiuti, potrebbe annunciare Sottili. Ma sono i giocatori a scendere in campo e a fare la differenza, ragion per cui c'aspettiamo un gennaio intenso pur con i noti problemi economici che potrebbero incidere e non poco.

Riflessione sull'Avellino. Ben vengano i rinnovi dei calciatori di maggiore spessore e personalità (a partire dal portiere Pane) ma pensare di rinforzarsi con D'Angelo appare utopia. Non si tratta di criticare o meno l'atleta in quanto tale, ma chi - da capitano - abbandonò la nave sperando di vincere altrove non può assolutamente aggiungere nulla ad un gruppo che si sta ritrovando e che ha bisogno di leader attaccati alla maglia per riemergere. Ci sembra una mossa azzardata da parte della dirigenza, non crediamo in giro non ci possano essere giocatori nello stesso ruolo che garantiscano un rendimento maggiore. Le vie del calcio sono davvero infinite, quanto accade oggi può essere ribaltato domani. Ma tant'è. Cogliamo comunque l'occasione per fare i complimenti alle squadre in vetta alla classifica: la FeralpiSalò, straordinaria, dovrà sudare molto nel 2023 data la concorrenza agguerritissima, negli altri gironi sembrano obiettivamente troppo superiori Reggiana e Catanzaro. Ma un augurio di buon 2023 a tutte, indistintamente. Prime o ultime, squadre da playoff o che disputeranno i playout. Con questa crisi e con un sistema che rischia di saltare va solo applaudito chi continua a investire anche solo un euro per un campionato dispendioso come quello di Lega Pro.