A Rimini si intravede una luce in fondo al tunnel: dopo pochi mesi l'avventura (da brividi) della Bulding Company è agli sgoccioli. Ma la nuova proprietà saprà salvare il club dal fallimento?
L'avventura della Bulding Company alla guida del Rimini si avvia verso la fine a distanza di pochi mesi dal suo sbarco, nell'agosto scorso, che non solo non ha portato i benefici sperati, ma anzi – se possibile – ha peggiorato una situazione già complicata spingendo il club romagnolo verso un fallimento che ora si sta cercando in ogni modo di scongiurare. Anche perché il tempo stringe, le prossime scadenze – sia per lo stadio sia per quanto riguarda i pagamenti – sono ormai prossime e di soldi in cassa non sembrano essercene abbastanza per evitare il peggio: che vuol dire nuova penalizzazione in classifica, sfratto dallo stadio e la possibilità di non riuscire più a scendere in campo e venire dunque esclusi dal campionato con largo anticipo.
In queste ore in terra romagnola si susseguono le voci e gli incontri: se da un lato è stato smentito il contatto con un gruppo rappresentato dall'avvocato Simone Campolattano (“In merito alla nota diffusa dall’avvocato Simone Campolattano, relativa a un presunto interesse di acquisizione del Rimini F.C. per conto di un’altra società, il Club precisa che non è arrivata nessuna comunicazione da parte di questo gruppo” si leggeva in un comunicato lunedì) dall'altra si annunciava l'esistenza di una trattativa (“Il Rimini F.C. conferma che sono già in corso delle trattative per la cessione delle quote societarie, condotte con la massima serietà e nel pieno rispetto della riservatezza”, si leggeva sempre nella stessa nota). E nelle ultime ore le trattative con questa società hanno subito un'accelerazione che fa ben sperare.
E già entro la fine della settimana potrebbe arrivare la tanto attesa fumata bianca che potrebbe voler dire salvezza. I condizionali sono d'obbligo perché dei possibili compratori si conosce poco, sembrerebbe essere un'azienda milanese con sede anche a Verona, e visti i precedenti non bisogna stappare lo champagne prima del dovuto onde evitare nuove delusioni. Quel che è certo è che nella piazza riminese non si attende altro che l'addio dell'attuale proprietà, fortemente contestata ormai da diversi mesi (se non fin da subito), con la speranza che arrivi una vera svolta e non, come successo altre volte in altre piazze, di un prolungarsi di un'agonia che Rimini, il Rimini e i suoi tifosi non meritano certamente di vivere.
La nuova proprietà riuscirà a salvare il club da sicuro fallimento? A questa domanda ora è impossibile rispondere, anche se l'augurio è che ci riesca, e solo nei prossimi giorni quando si conosceranno nomi e solidità finanziaria dei nuovi compratori ci si potrà sbilanciare maggiormente sul futuro del Rimini. Che intanto attende con ansia una nuova svolta.
Testata giornalistica Aut.Trib. Arezzo n. 7/2017 del 29/11/2017
Partita IVA 01488100510 - Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 18246
Direttore Responsabile: Ivan Cardia
© 2025 tuttoc.com - Tutti i diritti riservati