E' tempo di verdetti per Como e Cavese, ma la lotta per non tornare in Serie C? Dalla quasi condannata Virtus Entella all'Ascoli (e non solo): ecco tutte le papabili alla retrocessione a quattro giornate (più recuperi) dalla fine

Si avvicina la retrocessione per i liguri, il Pescara e la Reggiana. Il Cosenza deve ridurre il gap dai bianconeri per sperare ancora: con gli attuali 5 punti niente playout.
27.04.2021 00:00 di  Valeria Debbia  Twitter:    vedi letture
E' tempo di verdetti per Como e Cavese, ma la lotta per non tornare in Serie C? Dalla quasi condannata Virtus Entella all'Ascoli (e non solo): ecco tutte le papabili alla retrocessione a quattro giornate (più recuperi) dalla fine
© foto di TC

Ancora una giornata da disputare in Serie C (oltre ai recuperi Pontedera-Pro Vercelli e Cavese-Turris, in programma mercoledì), ma alcuni verdetti sono stati già scritti, tanto che dopo la Ternana altre due protagoniste hanno detto addio alla categoria: il Como, promosso in Serie B dopo cinque anni di assenza, e la Cavese, retrocessa in Serie D dopo tre stagioni tra i professionisti.

La stessa cosa non si può dire della Serie B, dove di giornate ancora da giocare ce ne sono quattro (oltre a tre recuperi, di cui uno sotto la lente d'ingrandimento della giustizia sportiva) e di responsi definitivi - almeno per ciò che interessa a noi, quindi le retrocesse in terza serie - nemmeno l'ombra. Al contrario della scorsa - pur travagliata - stagione, quando il Livorno disse addio alla cadetteria con ben cinque turni di anticipo, le protagoniste attuali sono ancora aggrappate con le unghie e con i denti all'aritmetica, che però lascia pochi margini di azione, quantomeno per quanto riguarda la posizione traballante della Virtus Entella.

Calendario alla mano, abbiamo quindi deciso di studiare per voi quali potrebbero essere le candidate al ritorno in Serie C, tenendo presente che le ultime tre retrocedono direttamente mentre la quarta viene individuata da due gare, di andata e ritorno, fra la quartultima e la quintultima. I playout non verrebbero però disputati nel caso tra le due ci fosse un distacco di più di 4 punti, cosa che accade allo stato attuale, visto che tra Ascoli e Cosenza passano attualmente 5 lunghezze:

Virtus Entella (22 punti): ultima classificata, con praticamente nessuna possibilità di ottenere la salvezza diretta (la prima squadra attualmente salva, il già citato Ascoli, dista 15 lunghezze). Ridotte al lumicino anche le possibilità di salvarsi tramite i playout (ora lontani almeno 11 punti). E' vero che sono ancora 15 i punti a disposizione dei liguri (con una gara da recuperare, proprio contro il Pescara, penultimo, questo pomeriggio, all'andata asfaltato per 3-0), ma è anche vero che gli stessi dovrebbero inanellare un filotto, sperando nelle contemporanee sconfitte delle dirette avversarie. Da segnalare, però, che alla squadra - attualmente allenata da Volpe e precedentemente da Vivarini - in stagione è riuscita una sola volta di conquistare un tris di successi consecutivi (oltre ad un poker di pareggi) e che i dati relativi a gol fatti e subiti regalano la fotografia di un undici col peggior attacco e la peggior difesa della categoria. Per la Virtus Entella - che già alle 16 odierne potrebbe vedere quasi firmata la propria condanna - sarebbe un addio alla cadetteria dopo due stagioni di militanza.

Pescara (28 punti): penultima classificata, come già evidenziato con la gara contro il fanalino di coda Entella da recuperare alle 14 odierne. 9 le lunghezze che la dividono dall'Ascoli e 5 quindi dalla ipotetica possibilità di agguantare la zona playout. Il Delfino - per il secondo anno consecutivo - deve lottare fino alla fine per meritarsi la cadetteria (la scorsa stagione staccò il pass grazie al successo ai playout contro il Perugia). Sul suo cammino due scontri diretti, con Cosenza e Reggiana, che potranno dire tanto ed accorciare le attuali distanze (-4 dai Lupi con l'andata chiusa sullo 0-0, -3 dai granata con lo scontro diretto d'andata a favore). Dalla loro gli abruzzesi - che hanno vissuto due cambi in panchina, da Breda a Oddo a Grassadonia - hanno l'attuale striscia di risultati utili che perdura da tre turni (un successo e due pareggi), sembrano quindi essere nella giusta forma per affrontare questo rush finale e allontanare lo spettro della C da cui mancano da 11 stagioni.

Reggiana (31 punti): terzultima classificata, a 2 lunghezze dagli ipotetici playout e a -6 dalla sempre ipotetica salvezza diretta. I granata potrebbero salutare la cadetteria dopo una sola stagione, cioè dopo aver vinto lo scorso anno la finale playoff contro il quotatissimo Bari, a causa di un cammino costellato anche dalle conseguenze del Covid-19 e di un periodo buio durato da metà a dicembre a metà gennaio, con 7 sconfitte ed un solo pareggio, ed una ulteriore astinenza dal successo iniziata a fine febbraio e che perdura tuttora (10 giornate senza vittorie, con un poker di ko consecutivi). Il peggior momento quindi per affrontare il rush finale con avversari che stanno lottando anch'essi per salvarsi (il già citato Pescara, forte del blitz dell'andata, poi Pordenone e Vicenza) e per i playoff (Spal).

Cosenza (32 punti): quartultima classificata, ma - come già evidenziato - attualmente retrocessa per direttissima a causa dei 5 punti di distacco dall'Ascoli quintultimo. Cammino costellato da troppi pareggi per i Lupi calabresi e provenienti da un tris di passi falsi di fila, con Occhiuzzi finito sulla graticola ma alla fine confermato dal presidente Guarascio. Rush finale terribilmente ostico per i rossoblù che dovranno vedersela con lo scontro diretto col Pescara (sperando di fare meglio del pari senza reti dell'andata), con Empoli e Monza in lotta per la A e il Pordenone (attualmente ancora in lotta per la salvezza). Il Cosenza retrocederebbe in C dopo tre stagioni di B, caratterizzate anche da un exploit da decimo posto.

Ascoli (37 punti): quintultima classificata ed attualmente salva per il già citato distacco di 5 punti dal Cosenza quartultimo (contro cui - tra l'altro - la squadra marchigiana è capitolata sia all'andata sia al ritorno, dato non da poco in caso di recupero dei Lupi calabresi). I bianconeri - che hanno patito un avvio con l'handicap visto che la prima vittoria è giunta solo a fine 2020 - sembrano ora nelle condizioni migliori per affrontare queste ultime quattro giornate, sulla spinta del tris di successi che ha corroborato lo spirito. Il problema è che sulla loro strada troveranno l'Empoli lanciato verso la A, oltre a Reggina, Cittadella e Chievo, tutti in lotta per i playoff. A Sottil - subentrato a Rossi, a sua volta subentrato a Bertotto - l'arduo compito di permettere ai marchigiani di brindare alla salvezza per il sesto anno consecutivo.

Frosinone (40 punti): sestultima classificata e quindi attualmente salva, con 3 lunghezze di vantaggio sull'Ascoli e ben 8 sul Cosenza, potrebbe comunque vedersi nuovamente risucchiata nella lotta salvezza visto il pessimo ruolino di marcia da cui proviene (sono infatti 7 giornate che i ciociari non macinano successi, solo 3 punti conquistati frutto di 3 pareggi con una sola rete segnata), nonostante il cambio in panchina con l'avvento di Grosso in luogo di Nesta. Gli avversari che si pareranno di fronte ai gialloblù saranno poi tutti in lotta per obiettivi di livello (dai playoff per Pisa, Spal e Reggina alla salvezza per il LR Vicenza) e quindi ci sarà da sudare per staccare il pass per la permanenza in categoria e non tornare in terza serie, da dove il Frosinone manca da 7 stagioni.

Pordenone (41 punti): +4 sull'Ascoli e +9 sul Cosenza, i quasi due mesi di flessione (tra il 13 febbraio e il 2 aprile), con 6 sconfitte e solo 2 pareggi, hanno portato i neroverdi a doversi guardare le spalle e hanno convinto la dirigenza a dare il benservito a Tesser in favore di Domizzi. Quest'ultimo ha finora conquistato 2 successi, 1 pareggio e 1 sconfitta. Strano vedere il Pordenone in questa situazione, dopo che il primo anno in cadetteria dei neroverdi era stato caratterizzato dall'exploit della semifinale playoff e il sogno massima serie: quest'anno c'è invece da strappare la salvezza per non tornare in C dopo sole due stagioni e per farlo la squadra friulana dovrà vedersela ancora con due avversari in lotta per lo stesso obiettivo (Reggiana, già battuta 3-0 all'andata, e Cosenza, anche se quest'ultimo all'ultima giornata con la possibilità di vederlo già retrocesso) e due in lotta per la A diretta o tramite playoff (Salernitana e Venezia). 

LR Vicenza (41 punti): i biancorossi - che condividono lo stesso punteggio dei neroverdi, ma hanno gli scontri diretti a favore - sembrerebbero poter dormire sonni tranquilli allo stato attuale, se non fosse che il ruolino di marcia li vede essere incappati in un tris di passi falsi consecutivi che lasciano presagire un rush finale in apnea. Saliti dalla C nella scorsa stagione, resa complessa dall'esordio della pandemia che aveva portato il Consiglio Federale a decidere per la promozione 'd'ufficio' delle prime tre classificate al momento dello stop, i veneti - per poter mettere il timbro definitivo sulla loro permanenza in categoria - dovranno vedersela con la Virtus Entella (probabilmente aggrappata alle ultime residue speranze che le concederà l'aritmetica), Brescia (ancora in lotta per un posto al sole nei playoff), oltre a Frosinone e Reggiana, che abbiamo appena visto essere avversarie dirette nella lotta per la salvezza.

Cremonese (43 punti), Brescia (44 punti), Pisa (44 punti): è giusto citare anche queste tre squadre, nonostante in realtà - con 6 e 7 punti di vantaggio sull'Ascoli - sarebbe abbastanza 'fantascientifico' ritrovarle in questi ultimi quattro turni impelagate nella lotta salvezza. Addirittura le si potrebbe ancora appese al sogno playoff (pur nella consapevolezza che - con il Chievo che deve recuperare ancora una gara - virtualmente sono lontani 7 punti per i grigiorossi e 6 per le altre due contendenti, che - tra l'altro - ancora devono affrontarsi nella gara di ritorno) piuttosto che a guardarsi le spalle, anche se - come sottinteso - l'aritmetica ancora non le ha messe del tutto in salvo. Quel che è certo è che solo un tracollo, una sequela di risultati negativi consecutivi, associati logicamente a una serie di risultati positivi delle inseguitrici, le metterebbe pesantemente nei guai.